Padova: due gemellini tolti alla madre speriti nel nulla
Nessuno sa dove siano finiti: servizi sociali e tribunale non rispondono da anni
Avvocato Miraglia: «Il tribunale per i minorenni di Venezia emani un provvedimento»
PADOVA (7 febbraio 2025). Due gemellini di cinque anni risultano ufficialmente scomparsi dal sistema di assistenza sociale, senza che vi sia alcuna informazione chiara sulla loro attuale situazione. Allontanati dalla madre nel gennaio del 2022, non solo non vengono fatti incontrare alla donna, che risiede a Padova, ma da allora vige un silenzio assordante da parte delle autorità competenti.
I servizi sociali e il tribunale per i minorenni di Venezia, che avrebbero dovuto garantire la tutela dei minori e fornire aggiornamenti alla madre, non rispondono da anni alle richieste inoltrate.
Oltre alla totale assenza di informazioni sul loro stato di salute, non è dato sapere se i gemelli si trovino in una casa famiglia o siano stati affidati a terzi.
Ancora più inquietante è il fatto che non sia neppure chiaro se i due fratellini siano ancora insieme o siano stati separati.
La situazione ha gettato la madre in un limbo burocratico e umano che dura da tre lunghi anni, durante i quali ha incessantemente tentato di ottenere risposte dalle istituzioni preposte, senza alcun successo.
Le ripetute istanze presentate dal legale della donna, l’avvocato Miraglia, non hanno mai ricevuto alcuna risposta concreta. “Da tre anni questa donna è parcheggiata in un limbo – afferma l’avvocato Miraglia – nel quale sono stati sospesi gli incontri con i figli e non è mai stato avviato alcun progetto di sostegno alla genitorialità, volto al naturale riavvicinamento della madre ai suoi bambini. Nessuno si sta occupando di lei e le tre istanze, oltre a memorie e comparse conclusionali presentate negli ultimi tre anni, non hanno ricevuto la benché minima risposta dal tribunale veneziano”.
Il caso appare sempre più sconcertante se si considera che la madre ha rispettato ogni richiesta delle autorità per dimostrare la sua idoneità a riprendere con sé i figli. Dopo l’allontanamento dei bambini, avvenuto quando avevano appena due anni, la donna ha riorganizzato la propria vita e ha intrapreso un percorso psicoterapeutico sotto la guida di uno specialista di fama nazionale. Il percorso ha certificato l’assenza di disturbi della personalità, confermando la sua capacità di prendersi cura dei propri figli. Nonostante questi sforzi, però, nulla si è mosso: le autorità competenti continuano a ignorare ogni richiesta, lasciando questa madre nell’incertezza più totale.
La situazione, oltre ad essere un evidente caso di negligenza amministrativa, rappresenta una palese violazione del diritto di una madre a conoscere le condizioni dei propri figli. “Da tre anni proviamo, a suon di istanze, ad ottenere dal tribunale per i minorenni e dai servizi sociali una qualche forma di risposta e di informazione sulle condizioni di vita e di salute dei bambini – continua l’avvocato Miraglia – ma nessuno risponde. Questa madre è stata, di fatto, abbandonata dalle istituzioni”.
L’assenza di riscontri ufficiali solleva interrogativi inquietanti: dove sono i gemellini? Chi si sta occupando di loro? Perché non si permette alla madre di sapere nulla sulla loro sorte? In una società civile e moderna, non è accettabile che due bambini possano “sparire” senza lasciare traccia e che le istituzioni preposte alla loro tutela rimangano inerti di fronte a una richiesta legittima di chiarimenti.
L’appello dell’avvocato Miraglia è chiaro e diretto: “Chiediamo al tribunale di sbloccare la situazione e di emettere almeno un provvedimento, qualunque esso sia, in modo da poter esercitare il nostro diritto. Nell’interesse anche dei bambini, che da tre anni crescono senza mamma”.
L’auspicio è che questa denuncia pubblica possa finalmente smuovere le coscienze e portare a una risposta concreta e immediata da parte delle istituzioni, affinché venga fatta luce sulla sorte dei gemellini e venga garantito il loro diritto a crescere in un ambiente amorevole e sicuro.
Alla luce della grave negligenza istituzionale e del silenzio del tribunale per i minorenni di Venezia, che non è la prima volta che assume un atteggiamento simile, lanciamo un appello alla politica locale affinché venga fatta luce sull’operato dei servizi sociali e sulle decisioni prese a discapito della madre e dei bambini.
Inoltre, ci rivolgiamo direttamente al Ministro della Giustizia, affinché intervenga per verificare il comportamento del tribunale veneziano, che sembra ignorare ripetutamente il dovere di garantire trasparenza e giustizia nelle questioni che riguardano il benessere dei minori. Il diritto dei bambini a crescere in un ambiente sicuro e il diritto di una madre di sapere dove si trovano i suoi figli non possono essere ignorati.