Servizi sociali: spesa doppia, ma niente spazi
Servizi sociali: spesa doppia, ma niente spazi
Non è solo un servizio ‘anomalo’ quello che il Comune di Castelfranco dedica al ‘sociale’ ma anche un servizio che sembra fare acqua da tutte le parti e a cui mancano spazi e strutture.
A denunciarlo è l’avvocato Francesco Miraglia che, in città, sta seguendo diversi casi legati a situazioni di famiglie con minori: «I genitori ed i bambini che vengono separati per qualche motivo dal servizio sociale o da sentenze del Tribunale hanno comunque diritto ad una serie di incontri periodici che sono importantissimi per l’equilibrio di tutte le persone coinvolte – spiega Miraglia -.
A Castelfranco, invece, capita che genitori e figli separati per un periodo non abbiano nemmeno un luogo dove incontrarsi.
Quando va male le famiglie sono costrette a spostarsi in una struttura che si trova a Reggio Emilia e quando va ‘bene’ ci si ritrova qualche ora all’ospedale della città».
«Ovviamente si tratta di scelte assolutamente deleterie per la salute e il benessere di cittadini, adulti e bambini, che vivono situazioni già estremamente difficili e delicate» conclude Miraglia.
Suona strano sapere che ai servizi sociali di Castelfranco manchino gli spazi, soprattutto considerando che per gestire il servizio ‘in doppia’ il Comune spende (solo di stipendi) più di 6000 euro al mese.
In città infatti i servizi sociali (come anche quelli scolastici) funzionano così: oltre al ‘classico’ assessore (pagato dal Comune come dipendente) addetto a seguire i servizi sociali, esiste anche una ‘Istituzione per la gestione dei servizi’ che comprende un presidente (che ha più o meno lo stesso ruolo dell’assessore) e che è coadiuvato a sua volta da un intero consiglio di amministrazione e da un direttore.
«Tutti, ovviamente, a busta paga in carico ai cittadini – fa notare Giorgio Barbieri della Lega Nord che ha denunciato il fatto con un esposto inviato qualche giorno fa alla Corte dei Conti – e il tutto va esattamente duplicato in quanto vale anche per i servizi scolastici».
Secondo la denuncia della Lega alla base del ‘doppio servizio’ vi sarebbe una ‘spartizione partitica’ di questo ramo della macchina comunale, che vede rappresentate tutte le componenti dell’alleanza che governa la città: «Idv, Sinistra democratica e Pd…
dentro ci sono proprio tutti – insiste Barbieri – e non ci sembra normale che un’intera squadra di calcio, sia necessaria per gestire i servizi scolastici e sociali a Castelfranco».
A conti fatti, ogni mese per i soli stipendi relativi alla gestione di un servizio andrebbe a spendere più di 6000 euro, ma al di là dei contenuti politici, nei confronti dei cittadini seguiti dal servizio, con la mancanza di strutture e spazi sembra profilarsi anche un vero …
disservizio.(al.
pe.)
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