Anna Giulia deve stare con la sua famiglia
Reggio Emilia, 30 luglio 2010 – “Un buon genitore può avere dei problemi?”. Se lo chiede lo psichiatra Roberto Valgimigli, consulente di parte insieme al padre Camillo nella perizia disposta dal Tribunale per i Minorenni di Bologna. «Se anche i genitori avessero avuto problemi di tossicodipendenza, cosa che escludo visto che da due anni si sottopongono a regolari controlli — spiega — Non capisco perché sia stato deciso di allontanare la bimba dai genitori: nella comunità di recupero di San Patrignano ci sono molte coppie con bambini».
Lo psichiatra, in accordo anche con l’avvocato della coppia Francesco Miraglia, chiede una nuova perizia psicologica sui genitori e sulla piccola di 5 anni — che dopo il ritrovamento è giusto torni all’anonimato che è dovuto ai minori. «In alternativa — continua lo psichiatra — chiedo che venga assegnato un supervisore che controlli l’andamento della perizia per capire se Massimiliano Camparini e Gilda Fontana abbiano capacità genitoriale».
Intanto al tribunale di Massa i coniugi Camparini si rivedranno dopo il loro arresto al confine con la Svizzera. Il gip dovrà interrogarli per decidere se confermare la misura cautelare in carcere o prendere provvedimenti alternativi. «In base alla decisione vedremo come muoverci con il tribunale dei minorenni di Bologna — spiega la tutrice Sabrina Tagliati — Se verranno confermate le misure cauteleri avremmo più tempo per decidere dove starà la bimba. Se verranno liberati, invece, dovremmo tutelare la piccola per evitare che possano portarla via di nuovo».
L’avvocato Miraglia ha già fatto richiesta al tribunale dei minorenni per avere una valutazione psicologica della bambina nel più breve tempo possibile. «Inoltre — dice — abbiamo presentato un’istanza perché il tribunale valuti la collocazione della bimba in un contesto parentale, in attesa del giudizio dei genitori. Successivamente la piccola potrà stare con la madre in una struttura protetta». Secondo l’avvocato, i carabinieri che hanno seguito l’indagine, sarebbero in possesso di foto che dimostrano che la bambina stava bene insieme ai genitori.
«Non voleva staccarsi da loro, è stato il padre a convincerla ad andare con gli agenti della polizia elvetica — continua Miraglia — Come può dire la Tagliati che la bimba era felice di vedere le suore, come può un bimbo star bene in un istituto?».
Poi Miraglia replica alle parole dell’avvocato della nonna materna, Marco Scarpati, che si chiedeva se i genitori «fossero stati adeguatamente avvertiti delle responsabilità a cui andavano incontro». «Vorrei sapere in che veste mette in dubbio il mio operato — replica Miraglia ironicamente — Come professore universitario, come presidente dell’associazione che si occupa di minori, come ospite televisivo o ex candidato sindaco. E come fa a sapere quello che mi sono detto con i miei clienti, devo forse denunciarlo per spionaggio?». Anche lo psichiatra Camillo Valgimigli risponde a Scarpati ma con toni più pacati. «Stimo Scarpati, è un ottimo professionista ed è un esperto in adozioni — dice lo psichiatra — Se crede giusto presentare un esposto lo faccia pure, non ho niente da nascondere».
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