Ragazzino bullizzato a scuola e tolto ai genitori insieme alla sorella: il tribunale sospende il provvedimento
Il 31 luglio il giudice ascolterà finalmente i due adolescenti e i loro genitori
JESOLO (5 luglio 2018). «Siamo riusciti intanto a fermare il provvedimento di allontanamento dalla famiglia, che il tribunale dei Minorenni di Venezia aveva tentato di eseguire persino con un ingente dispiegamento di forze dell’ordine armate». L’avvocato Francesco Miraglia segna un punto nella completa vicenda che vede due ragazzini di Jesolo, fratello e sorella di 15 e 14 anni, che Servizi sociali e tribunale dei Minorenni vorrebbero affidare a una famiglia diversa. La motivazione? I genitori avevano segnalato alla scuola che il figlio aveva subito ripetuti atti di bullismo. Non erano stati creduti e anzi, i Servizi sociali avevano ritenuto (pur in assenza di colloqui e perizie) che non fossero mai accaduti, ma che fosse un modo con cui il giovane tentasse di nascondere i maltrattamenti subiti dai familiari.
«Dopo tre volte in cui persino con le forze dell’ordine hanno tentato di allontanare da casa i ragazzi», prosegue l’avvocato Miraglia, «con un dispiegamento che non si usa nemmeno con i criminali più pericolosi, i genitori si sono rivolti a me, per cercare di far valere le proprie ragioni e almeno di farsi ascoltare, oltre che riavere la custodia dei ragazzi. Ebbene, abbiamo richiesto al tribunale di “disporre la convocazione delle parti al fine di valutare se a distanza di più di un anno l’interesse dei due ragazzi sia effettivamente la collocazione etero familiare” e ci hanno ascoltati: i genitori e i due fratelli saranno sentiti in udienza il prossimo 31 luglio: avranno così finalmente la possibilità di poter raccontare la loro verità”
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