Inchiesta “Angeli e demoni” di Reggio Emilia: implicata l’assistente sociale che fece allontanare Anna Giulia Camparini.
L’avvocato Miraglia: ”Chiederemo la revocazione della sentenza di adozione”
REGGIO EMILIA (27 giugno 2019). Tra le diciotto persone raggiunte da misure cautelari emesse all’interno dell’inchiesta “Angeli e Demoni”, vi è anche l’assistente sociale che per prima redasse la relazione che causò l’allontanamento di Anna Giulia Camparini, la bimba strappata ai genitori per false accuse di spaccio di droga e data in adozione a un’altra famiglia. Fa parte anche lei delle persone indagate tra quelle che compongono la rete di servizi sociali della Val D’Enza, accusate di false relazioni per allontanare i bambini e collocarli in affido retribuito da amici e conoscenti. «Tanto tuonò, che piovve» commenta l’avvocato Francesco Miraglia, che segue da anni la vicenda dei Camparini, come di tante altre che hanno avuto come oggetto le sentenze di allontanamento emesse dal Tribunale dei minorenni di Bologna. «Alla luce di queste indagini» prosegue l’avvocato Miraglia, «chiederemo la revocazione della sentenza di adozione, in quanto chiaramente emanata su relazioni false».
La psicologa che, montando accuse false contro i Camparini, ha convinto il tribunale a darla in adozione, è implicata nell’inchiesta “Veleno”, mentre l’assistente sociale che scrisse la prima relazione conto i due coniugi è indagata in questa recentissima inchiesta “Angeli e demoni”. «Proprio questa signora mi denuncio all’ordine degli avvocati» continua l’avvocato Miraglia, «in quanto, a suo dire, millantavo falsità nei suoi confronti. E’ chiaro che invece di ragione ne avevo tanta, e da vendere persino! Ma abbiamo capito, finalmente, con chi abbiamo avuto a che fare in questi dieci anni? E’ chiaro il motivo per cui ci siamo scagliati conto la “mala gestio” del Servizi sociali emiliani e del Tribunale dei minorenni di Bologna? Sono anni che denunciamo abusi di questo tipo, come il caso di Anna Giulia o del padre definito “pazzo” e allontanato dai suoi bambini o ancora della madre che, denunciati gli abusi subiti dal marito, si è ritrovata senza i figli. Ma se anche il sistema dei Servizi sociali era distorto da queste persone, mi domando: i giudici del Tribunale dei minori dove erano? Che hanno fatto? Come hanno svolto il loro lavoro? . Da anni denunciamo come i Giudici si limitino in moltissimi casi a fare un “copia e incolla” delle relazioni presentate dagli assistenti sociali, acquisendole come veritiere e vere, senza richiedere ulteriori approfondimenti e perizie. E’ fuori di dubbio che qui c’è da fare chiarezza a 360 gradi, Tribunale dei minorenni compreso».
Senza contare i traumi psicologici che decine di bambini hanno vissuto e stanno vivendo a causa di questi allontanamenti forzati e immotivati e che saranno ben peggiori allorché, una volta cresciuti, scopriranno di essere stati le pedine di un intreccio di interessi che nulla avevano a che vedere con il loro benessere: a chi andranno a chiedere conto se non al tribunale che li ha resi orfani, pur avendo genitori amorevoli?
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