Alessandra Mussolini a Mattino 5: la mamma che ha denunciato ha subito una violenza
A Mattino 5 è andato in onda il secondo atto di quella che si profila come una saga a puntate, con tinte fosche e tanti interrogativi che ancora aspettano risposta. In studio Antonella Flati di Pronto Soccorso Famiglie – il gruppo di volontari che ha raccolto per primo la denuncia di M.C., l’autrice del filmato e delle foto documentate all’interno della casa famiglia Sergiacomi di Montalto nelle Marche -, L’avv. Francesco Miraglia (che ha firmato un esposto sulla vicenda) e l’on. Alessandra Mussolini dagli studi romani di Mediaset. La Mussolini, Presidente della Commissione Bicamerale sull’infanzia e l’adolescenza, era già intervenunella precedente puntata della scosa settimana, e ha riconfermato il proprio interesse a continuare nel lavoro di verifica del settore che, grazie a questa vicenda, si è già aperto e continuerà nelle prossime settimane.
Sotto accusa, manco a dirlo, è tutto il “sistema” delle comunità di accoglienza per minori, un universo sconosciuto ai più, ma frutto inevitabile di cattive prassi adottate da tribunali minorili e servizi sociali – che non praticano quasi più il sostegno domiciliare, preferendo allontanare i bambini dalle proprie famiglie – e da forti interessi economici. In collegamento telefonico è intervenuto anche il legale della casa famiglia, che ha abbozzato – con scarso successo – una timida difesa dei suoi assistiti, rinviando il tutto a future determinazioni dei giudici e, sopratutto, non rispondendo alle domande più semplici e, certamente, più imbarazzanti. La richiesta della Mussolini di quantificare il guadagno giornaliero della struttura per ogni bambino ospitato è ancora nell’aria, priva di qualunque accenno di risposta da parte dell’avvocato.
Per il resto, la puntata ha riservato alcune accuse pesantissime, e sollevato interrogativi inquietanti. All’indomani della interrogazione dei radicalisul fattaccio del T.S.O. alla mamma autrice del filmato, è trapelata la notizia che M.C. sarebbe anche stata maltrattata. Il condizionale è d’obbligo, ma averlo sentito dalla bocca dell’on. Mussolini non consente di stare tranquilli. Nelle prossime ore le notizie su questi sviluppi saranno sempre più chiare.
Altro interrogativo riguarda il Sindaco di Montalto, e cioè colui che ha autorizzato il trattamento sanitario obbligatorio in qualità di massima carica sanitaria del comune. Ebbene, pare che il dr. Guido Mastrosani, di professione medico, sia anche il medico condotto di molte delle persone ospitate nella struttura. Ai più questa circostanza sarebbe apparsa come una situazione di conflitto di interessi che, forse, il sindaco avrebbe dovuto evitare (per es. astenendosi e dando mandato al Vice Sindaco di concerto con l’assessore competente).
E mentre nel piccolo comune marchigiano si è scatenata una guerra tra fazioni opposte – chi sta con i denuncianti, e chi sta con gli operatori della casa famiglia – sta emergendo che il titolare della convenzione avrebbe precedenti per truffa, con condanne già eseguite in passato. Il Sindaco non ne era al corrente ?
Di certo c’è solo una cosa: non è finita qua.
Per il resto, la puntata ha riservato alcune accuse pesantissime, e sollevato interrogativi inquietanti. All’indomani della interrogazione dei radicalisul fattaccio del T.S.O. alla mamma autrice del filmato, è trapelata la notizia che M.C. sarebbe anche stata maltrattata. Il condizionale è d’obbligo, ma averlo sentito dalla bocca dell’on. Mussolini non consente di stare tranquilli. Nelle prossime ore le notizie su questi sviluppi saranno sempre più chiare.
Altro interrogativo riguarda il Sindaco di Montalto, e cioè colui che ha autorizzato il trattamento sanitario obbligatorio in qualità di massima carica sanitaria del comune. Ebbene, pare che il dr. Guido Mastrosani, di professione medico, sia anche il medico condotto di molte delle persone ospitate nella struttura. Ai più questa circostanza sarebbe apparsa come una situazione di conflitto di interessi che, forse, il sindaco avrebbe dovuto evitare (per es. astenendosi e dando mandato al Vice Sindaco di concerto con l’assessore competente).
E mentre nel piccolo comune marchigiano si è scatenata una guerra tra fazioni opposte – chi sta con i denuncianti, e chi sta con gli operatori della casa famiglia – sta emergendo che il titolare della convenzione avrebbe precedenti per truffa, con condanne già eseguite in passato. Il Sindaco non ne era al corrente ?
Di certo c’è solo una cosa: non è finita qua.
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