Bambino di quattro anni picchiato dal padre
Il tribunale lo ha affidato al genitore violento, nonostante un procedimento per maltrattamento verso l’ex moglie
Agghiaccianti le urla e le suppliche del piccino che invoca il padre di smettere, registrate dai vicini di casa
BERGAMO (14 dicembre 2018). «Papà basta, papà smettila» urla un piccino di quattro anni, tra singhiozzi disperati e rumori di sedie che si spostano. Ecco cosa è costretto a subire un bambino così piccolo e indifeso, figlio di genitori separati, che il tribunale ha affidato al padre, nonostante su di lui penda un procedimento penale per violenza domestica e maltrattamenti verso la madre. La quale non è potuta intervenire in auto del figlio, sebbene avvertita dai vicini di casa, perché sempre il tribunale le ha vietato di avvicinarsi al bimbo, se non un’ora sola a settimana in un ambiente protetto, in presenza delle assistenti sociali. Mercoledì sera il piccino era lì in casa, con il padre orco e i vicini che impotenti sentivano le sue urla strazianti. Nemmeno due telefonate al 112 lo hanno sottratto alla furia paterna: alla porta di quel padre violento non si è presentato nessuno. La madre ha sporto immediatamente querela presso la questura di Bergamo e ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica. «Chiederemo una nuova perizia e che il tribunale riveda le sue decisioni e affidi il bambino alla madre» annuncia l’avvocato della donna, Francesco Miraglia. «Incredibile poi la motivazione che ha spinto i Servizi sociali e il tribunale a togliere il bambino a sua madre: secondo la perizia tecnica del tribunale, la donna soffrirebbe della Sindrome di Münchhausen, per cui inventerebbe traumi psicologici e malattie per attirare l’attenzione. Quadro smentito dai Servizi psichiatrici che l’hanno successivamente vista e valutata, secondo i quali la signora è perfettamente sana, certo provata dallo stress che questa situazione le causa». Ancora più incredibile è l’aver affidato il bambino al papà, indagato appunto per maltrattamenti e violenza verso l’ex moglie. Sono stati almeno due i casi in cui anche il piccino, la scorsa primavera, aveva raccontato di essere stato picchiato dal padre (una volta presentava addirittura vistosissimi lividi). Ma non gli hanno creduto: troppo piccolo, non sa cosa dice, si inventa tutto.
«Per fortuna c’è la registrazione dei vicini di casa, che lo hanno sentito urlare disperato e angosciato: urla che spezzano il cuore» prosegue l’avvocato Miraglia. «Ci auguriamo che alla luce di queste prove qualcuno intervenga con celerità a porre fine al calvario che sta vivendo questo bambino e che gli sarebbe stato risparmiato se non fosse stato per quella perizia, campata per aria, di cui nessuno finora ha voluto presentarci gli elementi sulla base dei quali è stata emessa».
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