Bimba di 4 anni morta in circostanze misteriose: La triste storia di Alessandra fra abbandoni e lentezza della giustizia

Bimba di 4 anni morta in circostanze misteriose: La triste storia di Alessandra fra abbandoni e lentezza della giustizia

 

Castelvenere / Tufino – Sul corpo della bimba segni di maltrattamenti, scottature, graffi, lividi ed evidente stato di malnutrizione. La storia di Alessandra Di Meo, la bimba morta a soli 4 anni in circostanze ancora tutte da chiarire, è davvero triste e piena di “si poteva fare sicuramente meglio e prima”. Il risultato di una serie di circostanze è stato la morte della piccola, avvenuta lo scorso 13 dicembre in un’abitazione ubicati a Tufino in paese in provincia di Napoli, quasi al confine con Avellino.
Alessandra era figlia di Alfonsa, 25enne di Castelvenere, e di Giuseppe, 23enne di Nola. La coppia per un periodo visse a Castelvenere (in provincia di Benevento) poi si separò perché l’uomo decise di andare a convivere con un’altra donna.
Fu sottratta alla madreLa morte di Alessandra
Pochi giorni fa, 13 dicembre 2024, la tragica conclusione con la morte di Alessandra Di Meo trovata priva di vita sotto la scale di casa, secondo la coppia con cui viveva, la piccola sarebbe caduta dalle stesse scale. Non è d’accordo la Procura della Repubblica che ha aperto una indagine a carico della coppia a cui Alessandra fu lasciata dal padre. Si ipotizzano i reati di maltrattamenti e omicidio colposo.
I maltrattamenti
Sul corpo della bimba segni di maltrattamenti, scottature, graffi, lividi ed evidente stato di malnutrizione. Per questa ragione gli investigatori ipotizzano a carico della coppia i reati di maltrattamenti e omicidio colposo.
L’autopsia
I medici hanno analizzato il corpo della piccola per oltre tre giorni, hanno fatto analisi, test e verifiche, non hanno trascurato nulla, dovranno stabilire con certezza le cause della morte e saranno importanti anche per capire se c’è stato un ritardo nel chiamare i soccorsi. C’è grande attesa per la relazione tecnica dei periti.
Le due telefonate
Nell’immediatezza della tragedia vennero fatte due telefonate al 118: nella prima si faceva riferimento a una broncopolmonite, nell’altra, invece, si parlava della caduta dalle scale.

LA PRECISAZIONE DELL’AVVOCATO MIRAGLIA:
“Il mio Assistito – Giuseppe Di Meo – non ha mai abbandonato la figlia Alessandra così come si evince invece dall’articolo sopracitato. E’ stato già chiesto con lettera del 30.12.2024 del sottoscritto, ai Servizi Sociali del Comune di Tufino se e quando gli stessi hanno effettuato visite domiciliari presso l’abitazione di collocazione della minore, se e quando sono state redatte relazioni circa lo stato della piccola Di Meo Alessandra, se e quando è stato informato il Tribunale dei Minorenni circa la collocazione presso cui si trovava, se e quando è stata redata una relazione di valutazione circa le capacità di accudimento della coppia in cui era collocata Alessandra. Attendiamo urgente riscontro a quanto chiesto da parte dei Servizi Sociali di Tufino, i quali erano a conoscenza già dall’agosto/settembre 2024 della collocazione della minore. Per il resto, confidiamo nel lavoro della Procura al fine di chiarire tutti gli aspetti di questa vicenda e le relative responsabilità che hanno portato al decesso della piccola