Bimbi sottratti. Udienza Anna Giulia Camparini
Dopo l’udienza celebrata ieri al Tribunale per i minorenni di Bologna e i vari articoli pubblicati sui quotidiani locali, sembra opportuno fare alcune precisazioni. Non può e non deve meravigliare che i genitori di Anna Giulia siano rimasti equilibrati e sereni pur sapendo da più di un anno dove si trovi la figlia, non deve assolutamente meravigliare che questa difesa abbia chiesto che la bambina venga ascoltata dai Giudici, naturalmente nel modo più tutelante per la stessa, non deve assolutamente meravigliare che i genitori di Anna Giulia non si arrendano all’idea che Anna Giulia diventi orfana, come del resto non può e non deve meravigliare che la tutrice abbia sostenuto che la bambina non chieda più dei genitori come non desta meraviglia il fatto che la stessa tutrice si sia opposta a che la bambina venga sentita dai Giudici del Tribunale e che abbia negato, seppur in modo balbuziente, che Anna Giulia si trovi in un posto segreto, e che ella stessa non abbia un profilo Facebook e che non faccia parte di una fantomatica “Combriccola del Casale”: “Non so che cos’è, o meglio posso spiegare ma meglio di no”
Piuttosto quello che deve indignare l’opinione pubblica e anche le autorità giudiziarie è quanto si è fatto presente ieri all’udienza: pare che tutti i protagonisti di questa vicenda (tutrice, avvocati di controparte, presunta famiglia affidataria e altri…) facciano tutti parte della cosiddetta “La Combriccola del Casale” del resto quanto questa difesa sostiene è facilmente dimostrabile da Facebook senza contare che sullo stesso Social Network pare che girino le foto di Anna Giulia mentre va a scuola, mentre recita, mentre fa attività sportiva etc….
A questo punto mi rivolgo pubblicamente sia al Presidente del Tribunale per i Minorenni, sia al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni e alla stessa Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, affinché si faccia chiarezza su questi presunti intrecci. Sarebbe davvero grave che si alimentasse quel sospetto attraverso cui gli affidamenti siano considerati un vero e proprio scippo che va ad alimentare quel vero e proprio mercato sulla pelle dei bambini anche da questa difesa più volte denunciato.
Mi rivolgo inoltre al Ministro di Grazia e Giustizia per invitarlo ad inviare gli ispettori del Ministero presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna affinché si accerti su come siano stati gestiti in passato affidamenti e adozioni e faccia chiarezza su tutti quegli affidamenti e su tutte quelle adozioni che si presentano come veri e propri scippi non solo ai danni dei bambini stessi ma anche di intere famiglie. Sin da adesso tutta la documentazione riferita alla cosiddetta Combriccola del Casale è a disposizione sia delle Autorità giudiziarie e sia eventualmente dello stesso Ministro di Grazia e Giustizia.
Pubblicato da ImolaOggiCRONACA, NEWS dic 6, 2013
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