Botte e rapina a una lucciola: arrestati
ieri mattina nel carcere di S. Anna davanti GIP dott.ssa Losavio si è celebrata l’udienza di convalida dei tre ventenni che nella notte di giovedì 22 hanno adescato una prostituta rubandogli la borsetta.
Lo stesso giudice, ha deciso di convalidare l’arresto con contestuale applicazione della misura cautelare dell’obbligo di dimora.
A tal proposito, in qualità avvocato di fiducia di uno dei ragazzi coinvolti, nonché quale stesso cittadino di questa città, sento il bisogno di rivolgermi all’opinione pubblica.
I fatti, senza dubbio sono gravi e odiosi, indice di totale assenza di senso di responsabilità.
I tre ragazzi hanno ripetutamente definito, durante l’udienza, una “bravata” la loro azione così dimostrando di non percepire la gravità della loro condotta.
È giusto punire in modo esemplare chiunque commetta reati simili, sarebbe sbagliato, però, criminalizzare tre ragazzi di 20 anni.
Questi comportamenti di fatto sono senza dubbio sono la punta dell’iceberg di un malessere dei nostri giovani e della nostra società.
Bisognerebbe chiedersi perché i nostri giovani si rendono protagonisti di simili azioni?
E’ sicuramente giusto che i tre ragazzi rispondano per le loro responsabilità, per quanto riguarda il mio assistito oltre a chiedere scusa proporremo un risarcimento danno alla donna aggredita, ma sarebbe altrettanto opportuno e giusto che tutti insieme le istituzioni, scuola e politica, si chiedino perché certi episodi accadano?
E’ solo noia?
O un malessere più grave che colpisce i nostri giovani?
In questi anni, qual è stata la politica a favore dei giovani da parte della nostra amministrazione?
Qual è la politica giovanile dei nostri amministratori?
Spero che oltre ai programmi facili e soprattutto pubblicitari, i nostri assessori provinciali e comunali alle politiche giovanili comincino ad affrontare seriamente la politica dell’abbandono scolastico, la politica del degrado e del precariato giovanile, la politica del tempo libero e la politica della stessa partecipazione.
E’ auspicabile che i nostri amministratori presentino progetti di più ampio respiro, prevedendo una serie di interventi a favore e con i giovani.
I giovani sono il futuro e se è giusto punirli ed educarli è altrettanto giusto aprire spazi e percorsi alternativi… alla noia.
Pertanto come cittadino modenese mi auguro che questa grave vicenda non serva solo a criminalizzare questi 3 ragazzi, ma piuttosto diventi presto terreno di confronto affinché si sensibilizzi maggiormente il rispetto, l’educazione, i valori morali ed etici tra gli uomini e soprattutto tra i nostri giovani.
Avv. Francesco Miraglia
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