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Borgo Valsugana: Francesco Miraglia alla presentazione del libro di Vincenza Palmieri “Non so  se sai di Bibbiano”

BORGO VALSUGANA (17 ottobre 2023). L’avvocato Francesco Miraglia del Foro di Madrid  sarà ospite venerdì 20 ottobre, alle ore 18, alla presentazione del libro “Non so se sai…di Bibbiano” (Armando Editore) di Vincenza Palmieri. L’incontro, moderato dal giornalista Emanuele Paccher, si svolgerà alla sala Marcellina Paternolli nel municipio di Borgo Valsugana (Trento): presenzieranno, oltre a Francesco  Miraglia, autorità istituzionali, il pedagogista familiare Salvo Pappalardo, gli attivisti per i diritti umani e testimoni eccellenti.

Il libro ripercorre la vicenda dello scandalo di Bibbiano: quattro anni anni fa, grazie all’inchiesta della procura di Reggio Emilia denominata “Angeli e Demoni“, è stato scoperchiato un sistema di affidamenti illeciti di bambini, sottratti alle famiglie sulla base di dichiarazioni e relazioni manipolate, esclusivamente a scopo di lucro. Una vicenda abietta, di cui si è occupata la magistratura e anche professionisti come Francesco Miraglia, uno dei massimi esperti in Diritto minorile e familiare e considerato uno dei fautori della scoperta e messa in luce del sistema, che oltre ad aver seguito dei casi collegati alla vicenda di Bibbiano si è battuto affinché questo scandalo non passasse sotto silenzio. Perché il principio ispiratore del lavoro di  Miraglia da sempre è quello di impegnarsi costantemente contro la prassi, attuata di molti istituzioni, di valutare anziché aiutare i genitori in difficoltà, alimentando poi un vero e proprio mercato sulla pelle dei loro bambini, che vengono allontanati spesso con pretesti pretestuosi, in affidamenti temporanei che finiscono con il trasformarsi in adozioni mascherate.

Francesco Miraglia, “l’avvocato dei bambini”, è esperto di Diritto di Famiglia e Diritto Minorile, giornalista e scrittore. Ha svolto numerosi incarichi tra i quali mediatore familiare 2), mediatore criminale e intelligence nell’investigazione (Istituto Universitario della Mediazione Vibo Valentia 2013), docente e direttore di master all’Inpf (Istituto Nazionale Pedagogia Familiare) e relatore alla Commissione d’inchiesta sugli affidi Comune di Ferrara (dicembre 2020). È autore anche dei volumi “L’avvocato dei bambini”, “Bambini prigionieri”, “Papà portami via da qui”, “Servizi sociali,a ffidi e genitorialità”, “Mai più un bambino”, “Ridateci i nostri figli!”. Tutte pubblicazioni rivolte ai tanti problemi della violazione dei diritti dei minori, degli emarginati e dei più deboli in generale. Temi cui  si dedica da oltre vent’anni, con risultati che ne hanno fatto uno degli esperti più noti e seguiti in tutta Italia, soprattutto in materia di Diritto penale, di famiglia e minorile.

Verona: fratellini allontanati dai genitori, il più grande scappa e torna a casa.

Il ragazzo ha detto: “Voglio stare con il mio papà e la mia mamma”, ma il piccolo è ancora lì.

Verona (29 luglio 2023). Ieri sera il più grande dei due fratellini di Verona è scappato dalla comunità ed è tornato a casa in treno: un ragazzino di soli 13 anni da solo sui mezzi pubblici. Per fortuna il viaggio è andato bene e verso le sei di sera ha suonato al campanello di casa dei genitori. La mamma lo ha accolto in casa e ha chiamato subito la comunità. Ha provato anche a chiamare la tutrice e i servizi sociali ma non ha trovato nessuno.

Ecco il racconto concitato della mamma: “Appena l’ho visto, l’ho abbracciato forte e ho cercato di parlare con lui. Lui non voleva dire nulla. Ho avvisato subito la comunità. Hanno parlato con lui dicendogli che se non tornava in comunità aggravava le cose e quando ha detto che non sarebbe tornato gli hanno detto che avrebbero chiamato le forze dell’ordine. Lui era molto scosso dopo la telefonata. Quindi ho provato a chiamare i servizi sociali ma con esito negativo e ho cercato anche di contattare la tutrice ma non c’è stato nulla da fare. A quel punto ho chiamato i Carabinieri. Si è presentato un brigadiere che ha parlato con mio figlio. Nel frattempo è arrivata anche l’educatrice della comunità che ha parlato con lui ma non ha voluto in nessun modo andarsene dicendo «voglio stare con il mio papà e la mia mamma». Alla fine vista la determinazione del bambino e constatato che era in una casa accogliente dove vivono serenamente i suoi due fratelli più piccoli sono andati via dicendo che avrebbe deciso il tribunale cosa fare.”.

Questa mattina il ragazzino ha colazionato felicemente con la mamma e il papà; dopo ben quattro anni di istituzionalizzazione era molto felice di questo momento di normalità. “Ora dobbiamo ridargli la serenità e la felicità che solo la sua famiglia può dargli. Ho provato più volte a contattare i i servizi e la tutrice anche per il fratellino più piccolo che ora si sentirà sperduto da solo in comunità senza il fratello a cui era molto legato. Visto che non rispondono lascerò che sia l’avvocato a contattarli”, ha concluso la mamma.

Secondo la prof.ssa Vincenza Palmieri, Consulente Tecnico della famiglia: “Il rocambolesco rientro a casa del ragazzino non ci stupisce. Aveva manifestato più volte il desiderio di rientrare in famiglia e la sua è la reazione di un essere umano esasperato dalla mancanza di ascolto da parte delle Istituzioni. Non si può ignorare o peggio sedare per sempre la naturale aspirazione di un bambino. Quello che preoccupa è la situazione del piccolino che è rimasto da solo in comunità, dato che da quattro anni a questa parte il fratellino maggiore era ormai diventato il suo punto di riferimento affettivo perché il calendario delle visite con i genitori, che non posso che definire disumano, prevedeva incontri di un’ora ogni due settimane in una situazione di cattività. Non posso nemmeno immaginare che cosa proverà adesso questo bambino. È urgente riportarlo a casa per permettere all’affetto dei genitori e del fratello di lenire e curare il trauma della lontananza dai suoi affetti e per prevenire qualunque altra reazione traumatica.
Il piccolino, in questa situazione è oggetto di una grave tortura fisica e mentale. E, a riguardo, sarà interessante sentire anche dal più grande, ora a casa, cosa accadeva in struttura…”.

Per l’avvocato Miraglia: “La vicenda dei fratellini è una delle tante situazioni che dimostrano ancora una volta come la giustizia minorile ha bisogno di una profonda riforma che riguardi soprattutto i giudici che devono mettere al centro delle loro decisioni il diritto del minore a vivere nella propria famiglia.
È inammissibile che il Tribunale, abbia fondato la sua decisione appiattendosi completamente alle relazioni dei servizi sociali.
Addirittura non considerando la volontà degli stessi minori che lo hanno gridato a tutti compreso il Giudice di voler tornare dalla loro mamma e dal loro papà.
Anni fa, dopo la vicenda del piccolo Marco, l’allora amministrazione si è preoccupata di difendere la propria immagine invece che attivare un processo di riforma. Oggi si vedono le conseguenze della loro latitanza oltre che nella storia di questi due fratellini anche per quanto riguarda il piccolo Luca. Lancio un appello al Sindaco per questa famiglia ma anche per tutte le altre famiglie e bambini di Verona che chiedono giustizia.”.

Nel frattempo in città stanno continuando ad essere appesi cartelli e selfie di sostegno per i due fratellini che sono poi postati nel gruppo Facebook Io sto con i fratellini veronesi. Le firme per la petizione online per i due fratellini strappati di Verona (indirizzate a: Presidente del Consiglio On. Giorgia Meloni, Presidente della Regione Veneto dott. Luca Zaia, Assessore alla Sanità e ai Servizi Sociali dott.ssa Manuela Lanzarin, Garante dell’Infanzia e Adolescenza avv. Mario Caramel e Sindaco di Verona dott. Damiano Tommasi) continuano ad aumentare con ben 500 sottoscrizioni. Siamo ancora in attesa della risposta del Sindaco alle 1.000 firme depositate alcuni giorni fa.

 

In considerazione della situazione del piccolo fratellino ancora rinchiuso in comunità e dell’inerzia dell’Amministrazione e dei Servizi Territoriali, oltre a continuare le azioni di supporto per questa famiglia, la manifestazione indetta sabato 2 settembre alle ore 11.00 in Piazza Brà non verrà cancellata.

Francesco Miraglia ospite dell’ambasciata svizzera

ROMA (30 giugno 2023). Tra gli ospiti al grande ricevimento organizzato martedì 27 giugno dall’Ambasciata svizzera per celebrare la Festa nazionale elvetica, era presente anche l’avvocato Francesco Miraglia del foro di Madrid. Un evento al quale hanno presenziato anche il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, e numerosi ambasciatori, diplomatici e autorità. L’invito a Francesco  Miraglia è stato rivolto direttamente dall’ambasciatrice Monika Schmutz Kirgóz e dall’addetta alla Difesa, il Tenente colonnello Laurence Boillat, e arriva dopo una serie di importanti riconoscimenti anche a livello internazionale.

Ad aprile Francesco Miraglia era stato premiato per l’impegno in difesa dei minori nel corso della cerimonia del “Premio Solidarietà Italiana 2023 – l’avvocato dei bambini”, organizzato da C.I.C.S. (Comitato Internazionale Cooperazione Sviluppo). A marzo era stato invitato in qualità di relatore all’università “Agora” di Oradea, in Romania, a tenere una conferenza agli studenti della facoltà di Giurisprudenza. «Ho sempre avuto particolarmente a cuore la collaborazione con i Paesi esteri – commenta Miraglia – proprio in difesa dei minori: ho avviato infatti negli anni scorsi delle proficue collaborazioni con le istituzioni e i cittadini dell’Ecuador e del Senegal, prendendo in carico alcuni casi nei quali dei minori stranieri erano stati allontanati dalle loro famiglie senza motivo, ma solo per la mancata conoscenza delle leggi italiane oppure per quei giri d’affari organizzati sulla pelle dei bambini, di cui la vicenda Bibbiano è solo una punta dell’iceberg».

In questa direzione, oltre ai dieci libri scritti in questi anni, va anche un opuscolo dato recentemente alle stampe per diffondere la conoscenza delle leggi italiane: «Servizi sociali, affidi e genitorialità: qualcosa da chiarire», redatto dallo stesso Miraglia insieme con l’associazione Peribimbi.it.

Non tutti i mali per vengono per nuocere!

(L’Aquila 14 giugno) Il Tribunale per i Minorenni dì  L’Aquila diversa composizione collegiale: dichiara non luogo a provvedere  sulla dichiarazione di adottabilità. I bambini rimangono nella famiglia di origine.

Di solito, tanto rumore per nulla, in questo caso  nno!!!

Francesco Miraglia riceve il premio Solidarietà Italiana 2023

Roma (15 aprile 2023). Nel corso della cerimonia del “Premio Solidarietà Italiana 2023”, organizzato da C.I.C.S. – Comitato Internazionale Cooperazione Sviluppo, il 15 aprile presso la Sala Alessandrina del museo monumentale della Storia dell’arte sanitaria a Roma, l’avvocato del Foro di Madrid Francesco Miraglia è stato premiato per il suo impegno quale “avvocato dei bambini”. Il prestigioso riconoscimento, infatti, è stato assegnato a personalità dello sport, musica, medicina, politica e imprenditoria che si sono impegnate, e lo sono ancora, in attività sociali e di solidarietà.

Francesco Miraglia, da anni si batte contro il sistema degli affidamenti illeciti e gli allontanamenti “facili” dei minori dalle proprie famiglie, che molto spesso coinvolgono persone fragili o straniere e mascherano delle vere e proprie adozioni. Miraglia è sempre e comunque dalla parte dei bambini, in difesa dei loro diritti e del loro benessere. Autore di numerose pubblicazioni, alcune delle quali riportano casi di ampia rilevanza mediatica di cui si è occupato personalmente in qualità di legale, il suo grande impegno nei confronti della tutela dei minori è stato riconosciuto a livello internazionale e ha portato alla stretta collaborazione con l’ambasciata dell’Ecuador e con il consolato del Senegal per la messa in atto di progetti di tutela dei minori stranieri in Italia.

Numerosi, poi, i riconoscimenti pubblici ricevuti fino ad oggi: premio del Comitato Cittadini umani per l’impegno proficuo nella tutela dei diritti degli svantaggiati e, in particolare, nella sorveglianza dei diritti fondamentali delle persone (Milano, 2008); Alto riconoscimento “Ogni bambino è una stella” (Verona, 2011); Medaglia d’oro premio internazionale “Maison des artistes” per l’impegno sociale (università La Sapienza, Roma, 2012); Riconoscimento “Life Gates 2015” per l’impegno in difesa dei minori e del diritto alla vita (2015); Premio Le Fonti legal awards Diritto penale (Milano, 4 aprile 2019); Premio nazionale “Pedagogia familiare” (V edizione) “Per le battaglie vinte, per la dignità restituita alle famiglie, perché la prima linea è l’unica che garantisce il futuro”.

Reggio Emilia: Francesco Miraglia relatore al convengo ” La paura è il massimo strumento di controllo”

Cosa c’è dietro il caso “Bibbiano” e gli affidi illeciti

REGGIO EMILIA (28 marzo 2023). Conoscere è l’unico modo di essere liberi, recita il sottotitolo del convegno “La paura è il massimo strumento di controllo” in programma sabato 1 aprile alle 19.30 all’hotel Mercure Astoria di Reggio Emilia. Tra i relatori saranno presenti anche l’avvocato del Foro di Madrid Francesco Miraglia, e la scrittrice e assistente sociale Antonella Betti, autrice del libro “Vite strappate in Italia dagli anni ’70 ad oggi”. Entrambi conoscono bene il sistema degli affidi illeciti e della facilità con la quale Servizi sociali e Tribunali per i Minorenni portano ogni anno circa 40mila bambini e ragazzi ad essere allontanati dai loro genitori, per andare ad arricchire i gestori delle case-famiglia oppure a diventare vittime di adozioni “mascherate” presso coppie che non possono avere figli.

I provvedimenti di allontanamento hanno anche alimentato il business delle case-famiglia, dove gestori ed educatori si arricchiscono grazie ai cospicui finanziamenti pubblici: paradossalmente costa più allontanare e mantenere un bambino fuori dalla sua famiglia, che aiutare direttamente i suoi genitori. Ma nessuno interviene. Il caso più eclatante di questo sistema, che ha scoperchiato un vero e proprio vaso di Pandora, è quello scaturito dall’inchiesta “Angeli e demoni”, sugli affidi illeciti di Bibbiano e della Val d’Enza.

« Purtroppo il  “sistema Bibbiano” esiste e riguarda tutta l’Italia, – sottolinea Miraglia – spesso ci si approfitta della povertà culturale ed economica delle persone, oppure delle difficoltà a comprendere la lingua e le leggi italiane come accade per molte famiglie straniere. Ma non sono immuni nemmeno persone abbienti e professionisti: tutti, anche per un solo momento di fragilità, possono ritrovarsi vittime di questo sistema, in cui è facile cadere, ma difficilissimo uscire. Da anni mi batto affinché si faccia chiarezza su come operano i Servizi Sociali che stilano relazioni approssimative; sulla fretta e superficialità con cui i Giudici deliberano gli allontanamenti; sulle amministrazioni comunali, che pagano per mantenere i bambini nelle case-famiglia, senza preoccuparsi di verificare  le competenze di queste comunità, se siano idonee, se i bambini ospitati si trovino davvero bene e siano debitamente accuditi».

Presentazione “L’avvocato dei bambini” all’Università “Agorà” di Oradea, Romania

La 23 martie 2023, Universitatea Agorà a avut un invitat de excepție, și anume Francesco Miraglia, avocat al Baroului din Madrid și fondator al Cabinetului de Avocatură Miraglia Associato din Modena, care a prezentat studenților Facultății de Științe Juridice și Administrative cartea „The avocatul copiilor Prea multă putere fără control: așa se construiește falsul abuz domestic și custodia ilegală”. (Armando Editor Roma 2022)
Francesco Miraglia are o vastă experiență în dreptul familiei, adică în drepturile minorilor, și o bună colaborare cu comunitățile internaționale, ceea ce l-a determinat să accepte invitația de la Universitatea Agorà.
La întâlnirea cu Francesco Miraglia au participat și Radu Florian, decanul Facultății de Științe Juridice și Administrative, Laura Dumitrana Rath Boșca, directorul CCOC, Sidonia Lupaș, consilier juridic al Asociației Smile, Avv. Marc Darius etc.
În cadrul evenimentului a activat și doamna Violeta Puștea, Reprezentantul Avocaților în România.
Ca și alte comunități de origine străină, cetățenii români din Italia se trezesc de prea multe ori supuși intervenției serviciilor sociale, care îndepărtează copiii și tinerii din familiile lor și îi încredințează structurilor și comunităților. Problema minorilor străini scoși din locuințe este o adevărată urgență, o urgență care ar trebui luată în considerare de către instituțiile abilitate care sunt solicitate să intervină. Adesea, din cauza necunoașterii limbii italiene și a legilor, în fiecare an zeci de copii și tineri de origine străină sunt îndepărtați din familii și încredințați structurilor și comunităților de primire, spre deosebire de ceea ce se întâmplă în alte țări europene, unde autoritățile preferă să rămână cu membrii familiei.
Comunitățile străine din Italia, care luptă și se angajează să stopeze acest fenomen, au început o colaborare fructuoasă cu ilustrul avocat al Baroului din Madrid Francesco Miraglia, care de-a lungul anilor a urmărit cazurile minorilor scoși din familii pentru „fals”. “motive. El îi ajută pe membrii comunităților străine să descifreze și să înțeleagă legile italiene. Francesco Miraglia a fost consultant al instituțiilor și cetățenilor din Ecuador și Senegal, reprezentându-i în cazurile minorilor. Împreună cu asociația Peribimbi.it, a scris și distribuit broșura „Servicii sociale, plasament și parentalitate: ceva de clarificat”.
După prezentarea cărții a avut loc o dezbatere interesantă în care au fost prezentate cazuri reale pe care ilustrul avocat al Baroului din Madrid Francesco Miraglia le-a rezolvat în prestigioasa sa carieră.
Evenimentul a avut loc în Sala Albastră timp de două ore.
Suntem recunoscători lui Francesco Miraglia pentru că a împărtășit vasta sa experiență și expertiza juridică studenților Universității Agorà, contribuind astfel la dezvoltarea cunoștințelor lor juridice.
Mulțumim și doamnei Viotea Puștea, reprezentanta ei în România, pentru această oportunitate.

 

Viterbo: anarchia nelle istituzioni

Sindaco, servizi sociali e tutore “stracciano” la sentenza del tribunale riguardo tre fratellini

VITERBO (13 Marzo 2023). C’è un tribunale che sentenzia e una serie di istituzioni pubbliche che invece di eseguire il provvedimento, agiscono in modo tutto diverso. A discapito della felicità di tre bambini e della sentenza di un Tribunale.

I genitori, rivoltisi all’avvocato Miraglia, sono ricorsi in Appello e hanno scritto al presidente del tribunale per i minorenni di Roma. In attesa dell’udienza prevista per maggio ci si interroga: ma in provincia di Viterbo le regole chi le fa?

I tre bambini hanno 12, 6 e 3 anni, abitano nel Viterbese e per alcune difficoltà familiari il Tribunale per i minorenni di Roma lo scorso aprile ha emesso un decreto di adottabilità, pur conservando la possibilità per i bimbi di continuare a vedere i genitori naturali, secondo un preciso calendario di incontri. Che però sono stati improvvisamente sospesi dai Servizi sociali. Il motivo? Non alterare l’equilibrio dei bambini e “capire meglio la situazione”. «Ma cosa c’è da capire? – sottolinea l’avvocato Miraglia –. I bambini sono affezionati ai genitori e un giudice ha stabilito che debbano continuare a frequentarsi. Non è che il vero “obiettivo” sia gettare le basi per rendere questi tre bambini “orfani di genitori vivi” attraverso la comp0leta inottemperanza di una sentenza?». Gli assistenti sociali avrebbero preso la decisione di sospendere gli incontri di comune accordo con il curatore dei bambini, la comunità in cui alloggiano e il sindaco del loro Comune di origine, dopo aver sentito il “giudice dell’adozione”, figura che nemmeno esiste dal punto di vista giuridico. Insomma, che si nasconde dietro a questa vicenda? Il proseguo è ancora più incredibile «Ci siamo rivolti allora al giudice tutelare – prosegue l’avvocato Miraglia – che tra i compiti ha di accertarsi che le sentenze vengano correttamente  rispettate. Ancora più incredibile è quanto è successo in udienza, una settimana fa,  davanti al Giudice Tutelare, lo stesso giudice  ha chiesto rivolgendosi al Sindaco e all’avv. del Tutore e dei servizi un appiglio per giustificare in mancato rispetto della sentenza del TM di Roma: ma che gli serve per agire? Deve solo limitarsi ad applicare la sentenza e ad assicurarsi che tutti la rispettino. “Non pensiate che io abbia paura di emettere un provvedimento” ci ha detto allora. E quindi cosa aspetta ad intervenire? Che i bambini si dimentichino dei genitori? Siamo all’anarchia totale!».

L’avvocato Miraglia ha scritto quindi al presidente del Tribunale per i minorenni, per appurare se effettivamente  se qualche Giudice ha autorizzato ad non rispettare il  provvedimento emesso della stessa autorità giudiziaria oppure se i servizi sociali nel caso hanno millantato una siffatta autorizzazione.

A questo punto penso che in entrambi i casi siamo difronte ad una gravità assoluta,  che merita attenzione da parte del Presidente del Tribunale per i minorenni ed eventualmente anche inviando gli atti alla Procura della Repubblica competente affinché si faccia chiarezza.

La famiglia ha intanto denunciato sindaco, assistenti sociali, curatori e responsabili della comunità per mancata ottemperanza ad un provvedimento di un giudice, abuso di ufficio e omissione di atti d’ufficio.

… ma tutto ciò a chi giova!!!