Controlli nella residenza per minori Interviene il Garante per l'Infanzia

Controlli nella residenza per minori Interviene il Garante per l'Infanzia

L’autorità regionale bacchetta i Comuni di Salsomaggiore, di Fidenza e l’Ausl per  carenze nelle verifiche dopo le denunce di presunti maltrattamenti nella “Cà degli Angeli” di Tabiano Terme, per cui è imputato l’ex brigatista Flavio Amico

I controlli sulla residenza per minori “Cà degli Angeli” di Tabiano Bagni, finita nel mirino della magistratura per presunti maltrattamenti nei confronti di due giovani ospiti, sono stati carenti e insufficienti ad attivare opportuni interventi cautelativi. E’ l’opinione del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Emilia Romagna, Luigi Fadiga, che con un provvedimento dello scorso 27 maggio ha chiesto ai sindaci di Salsomaggiore Terme e di Fidenza e all’Ausl una “più puntuale applicazione della normativa e delle direttive regionali” concernenti la vigilanza sulle strutture di accoglienza per minorenni.  Il caso è emerso in seguito a un esposto dell’avvocato Francesco Miraglia ed è stato oggetto, nei mesi scorsi, di interrogazioni in consiglio regionale e anche in Parlamento. A fare scalpore soprattutto il fatto che il coordinatore della residenza “Cà degli Angeli” fosse all’epoca dei fatti Flavio Amico, ex brigatista condannato a 18 anni di reclusione per associazione sovversiva. Amico è attualmente imputato insieme alla moglie Margherita Fortisi presso il tribunale di Fidenza per presunti maltrattamenti e abuso dei mezzi di correzione nei confronti di due ragazzini originari del modenese, ospiti della struttura tra il 2008 e il 2009. Ancora oggi l’uomo lavora come educatore a Cà degli Angeli e in una casa famiglia a Fidenza, strutture collegate all’Onlus “We are here  –  Noi siamo qui” di cui è presidente la Fortisi.  Sul passato

di Flavio Amico il Garante è chiaro: “Il signor Amico risulta riabilitato da precedenti condanne, di cui pertanto non si deve tener conto”. Avrebbe scontato la condanna per associazione a banda armata tra il 1978 e il 1990 e ora può godere appieno dei diritti civili e politici. Rimane però aperta la questione dell’indagine per i presunti episodi di violenza. Il processo è già in fase avanzata, la prossima udienza è prevista a ottobre e la sentenza, probabilmente, per i primi mesi del 2014.  Amico è stato accusato da due operatori della struttura di aver picchiato due ragazzini con calci e pugni, di aver chiesto loro di sbattere la testa contro il muro e di aver legato cordini di cuoio al loro collo, fatti che sarebbero avvenuti tra il 2008 e il 2009. Il Garante dei minori ripercorre le tappe della vicenda. In seguito alle denunce, i Servizi sociali di Modena hanno ritirato i ragazzini dalla comunità.  La Commissione istruttoria del Comune di Salsomaggiore fa una visita ispettiva il 10 marzo 2009, ma all’epoca a Cà degli Angeli non vi è nessun ospite. Non emergono rilievi nella relazione al sindaco. L’ultima visita della Commissione è stata disposta dal Commissario prefettizio lo scorso febbraio, dopo il rilascio di autorizzazioni per variazioni di sede e del coordinatore responsabile della comunità (variazione, quest’ultima, risalente al settembre 2009). Dal verbale del sopralluogo non sono emersi particolari rilievi, tranne la mancanza di un progetto quadro per ogni ragazzo ospitato (sei minori).  “(…) fermo restando che sul fondamento delle accuse rivolte all?Amico l’unico giudice è la Magistratura”, il Garante sottolinea carenze nella verifica ispettiva del 2009, perché il verbale “non indaga né approfondisce i motivi dell’improvviso ritiro dei tre minori da parte dei servizi sociali invianti, benché avvenuto nei giorni immediatamente precedenti la data della verifica”. Da qui la sollecitazione ai sindaci dei Comuni di Salsomaggiore, di Fidenza e alle Ausl competenti per distretto. (maria chiara perri)

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