Ennesimo caso di "allontanamento facile" a Genova

Ennesimo caso di "allontanamento facile" a Genova

Una giovane madre non vede i due bimbi da un anno: proprio la Liguria è tra le Regioni italiane in cui si allontanano più bambini dai genitori e questo alimenta il business delle case famiglia
 
GENOVA (15 ottobre 2018). Ci risiamo: ancora una volta il Tribunale dei Minorenni di Genova ha allontanato due bambini dalla loro madre, che pure li ama moltissimo. E dopo un anno, nonostante, per stessa ammissione del giudice, si rendeva necessario un provvedimento urgente per il bene dei due piccini (allontanati dalla madre rispettivamente a 22 mesi e a 5 giorni appena), questo non è stato emanato. La ragazza non sa nemmeno dove siano finiti i suoi due figli.
«Ci risulta persino che siano divisi e che nemmeno si conoscano» dichiara l’avvocato Francesco Miraglia, esperto in Diritto minorile, cui la giovane ligure si è rivolta. «Siano di fronte a un vero e proprio scandalo» prosegue Miraglia, «con un tribunale già denunciato più volte per aver assunto provvedimenti di allontanamento inutili e rivelatisi dannosi per i genitori e soprattutto per i bambini»
 
Tutto ciò, mentre la famiglia, seguita dall’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare, con il Presidente Palmieri aveva strutturato un innovativo progetto di rete e vicinato, per garantire alla famiglia stessa il supporto del territorio e la tutela degli affetti, nell’unica direzione suprema rappresentata dall’interesse dei Minori.
Non a caso la Liguria risulta, dopo la Sicilia, la Regione italiana in cui si allontanano maggiormente i bambini dai genitori, con una percentuale del 4,6 per mille. L’ultima Regione in classifica, l’Abruzzo, emette provvedimenti di allontanamento di minori soltanto per l’1,7 per mille.
Complessivamente in Italia il ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha stimato che nel 2010 siano stati portati via dalle loro famiglie 39.698 bambini e ragazzi: se si considera che le case famiglia ricevono anche 400 euro al giorno per un bambino accolto nella loro struttura, è logico immaginare quale business si alimenti sulla pelle dei più piccoli e indifesi.
 
Nel caso in questione alla giovane sono stati allontanati – e dichiarati adottabili – i due figli piccolissimi nel novembre del 2017, con la sospensione di ogni rapporto con lei; la quale, se dapprima riceveva qualche informazione e qualche foto di loro, da mesi non sa dove siano e come stiano. La più piccola ha compiuto un anno senza la mamma vicino: sono potute stare insieme per cinque giorni appena e la bimba le è stata letteralmente strappata dalle mani mentre si trovava ancora ricoverata in ospedale dopo il parto e mentre la stava allattando. «Dopo undici mesi» conclude l’avvocato Miraglia «è impensabile che il tribunale di Genova, sicuramente oberato di pratiche come tutti i tribunali italiani, non abbia trovato il tempo di emanare il provvedimento con cui aveva stabilito di ricongiungere madre e figli in una struttura protetta. Mi sono rivolto quindi alla Corte di Appello di Genova e alla Procura perché non vorremmo che questi due bambini venissero “arruolati” tra quei migliaia di bimbi orfani dei propri genitori in vita. Sarebbe inconcepibile che diventassero gli ennesimi figli di nessuno».
 
 
 

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