Incontro “Residenze Sanitarie Psichiatriche Effetti collaterali (Le regole, le leggi, i desideri)”

Incontro “Residenze Sanitarie Psichiatriche Effetti collaterali (Le regole, le leggi, i desideri)”

 Incontro “Residenze Sanitarie Psichiatriche Effetti collaterali (Le regole, le leggi, i desideri)” Una riflessione sulle condizioni in cui vivono i malati psichiatrici Venerdì 8 febbraio 2013, Sala Benjamin, via del Pratello, 54 a Bologna Manicomi, residenze protette, pazzi, Trattamento Sanitario Obbligatorio, Leggi Ciccioli. Una serie di parole che sono entrate a far parte del linguaggio comune e dietro alle quali si celano realtà “scomode”, persone bisognose di cure, leggi e regole precise che spesso non vengono rispettate. Situazioni sulle quali si preferisce tacere o nascondere…fino a quando “ci scappa il morto” e allora diventa difficile non parlarne. Ed è proprio con la convinzione che è importante confrontarsi anche su tematiche scottanti e discuterne apertamente che è stato organizzato l’incontro “Residenze sanitarie psichiatriche Effetti collaterali (Le regole, le leggi, i desideri)”, che si terrà il prossimo 8 febbraio 2013, a partire dalle ore 18, presso la Sala Benjamin, via del Pratello, 54 a Bologna. All’evento parteciperanno Maria D’Oronzo, del Centro di Relazioni umane (Bologna), l’Avvocato Francesco Miraglia del Foro di Modena, Vito Totire di Medicina Democratica, il Lab57/Alchemica -Laboratorio Antiproibizionista, gli Operatori Sociali X un coordinamento metropolitano e l’Unione Sindacale di Base – Coop Sociali. Durante l’iniziativa verranno affrontate diverse tematiche quali la chiusura dei manicomi, la proposta di legge dell’Onorevole Carlo Ciccioli “Disposizioni in materia di assistenza psichiatrica”, il Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO), l’introduzione del Trattamento Sanitario Prolungato (TSP), il rapporto tra il paziente e le strutture psichiatriche, il cambiamento delle residenze psichiatriche da socio-riabilitative a riabilitative assistenziali. “Ritengo – spiega l’avvocato Francesco Miraglia – che sia importante ricordarsi che stiamo parlando di persone, persone psichiatrizzate e non di oggetti, verso i quali bisogna portare innanzitutto rispetto e promuovere il loro diritto alla libertà. Già nel libro “Italiani da Slegare”(Nunzia Manicardi, Koinè Nuove Edizioni, 2010) ho affermato che anche se nel nostro Paese i manicomi sono stati chiusi da tempo, se anche le camicie di forza sono state abolite, si continua a legare. Con fascette, con spallacci, con sponde, con farmaci. L’essenziale è che i “matti” non possano muoversi. Spesso, va ricordato come la contenzione, venga purtroppo utilizzata, sempre più, per sopperire a carenze di personale o per generiche esigenze di ordine pubblico. Ma la contenzione è assolutamente inaccettabile, in quanto è violazione dei più elementari diritti costituzionalmente protetti posti a tutela della dignità della persona umana”. Una serata che prende spunto e vuole ricordare Michael Passatempi, un ragazzo di appena 20 anni con problemi psichiatrici, che la sera del 27 agosto 2012 morì nella “Casa Dolce” di Casalecchio di Reno (Bologna) dove era ricoverato sembrerebbe per “imprudenza, negligenza e imperizia” di tre operatori sociali, due uomini e una donna, che dopo averlo invitato a riconsegnare la Play station, come previsto dal regolamento, non essendo stati ascoltati, avrebbero cercato di immobilizzare il giovane provocandone però l’asfissia e la morte.

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