PRELEVANO FIGLIA: LEGALE, INTERVENGANO ALFANO E GIOVANARDI
2010-07-18 12:20
PRELEVANO FIGLIA: LEGALE, INTERVENGANO ALFANO E GIOVANARDI
‘E’ CASO MALAGIUSTIZIA’. LA NONNA, ‘FUI MINACCIATA DI MORTE’
REGGIO EMILIA
(ANSA) – REGGIO EMILIA, 18 LUG – Chiede l’intervento del ministro della Giustizia Angelino Alfano e del sottosegretario Carlo Giovanardi, titolare delle Politiche familiari, l’avvocato Francesco Miraglia, legale dei genitori reggiani con problemi di tossicodipendenza alle spalle che due giorni fa hanno prelevato la figlia di cinque anni da una casa vacanze gestita dalle suore a Marina di Massa, in Toscana, e dei quali da allora si sono perse le tracce. Le loro ricerche sono state disposte in tutta Italia e anche nelle zone di frontiera. “Anna Giulia è con il papà e la mamma, sta bene e non ci sono problemi”, ha ribadito anche oggi il legale, che chiede agli esponenti del Governo “di capire cosa è successo”, perché “questo è un caso di malagiustizia. Se due genitori cercano giustizia da soli, vuol dire che qualcosa non funziona”. In particolare, Miraglia chiede che venga disposta un’ispezione sia al Tribunale per i minorenni di Bologna sia al Cenacolo Francescano di Reggio Emilia, la struttura alla quale é stata affidata la bambina, “per capire come è stato possibile il suo allontanamento” sia nel marzo scorso dalla casa-famiglia di Reggio (dove i genitori, Massimiliano Camparini e Gilda Fontana, la prelevarono la prima volta) sia due giorni fa nella casa vacanze. Il legale rileva tra l’altro che, nonostante il Tribunale dei minori abbia sospeso la patria potestà ai genitori nell’agosto di due anni fa affidando la bambina ai servizi sociali, solo a partire dal prossimo settembre è previsto un intervento di sostegno psicologico alla piccola. “E fino ad oggi?”, si domanda. Miraglia – che mantiene i contatti con i genitori – replica anche alle preoccupazioni manifestate dall’avvocato Sabrina Tagliati, tutore della bambina nominata in aprile (dopo il primo ‘rapimento’), secondo la quale “la bimba in questo momento è in pericolo, e quando i genitori sono entrati nella casa vacanze ha reagito male, cercando l’aiuto delle religiose”. Per Miraglia, invece, il tutore “si è fatta un’ idea dei genitori solo sulla base di quello che ha letto negli atti”, e poi, “che cosa le avrebbero potuto raccontare di diverso le suore?”. Preoccupata per la sorte della bimba si è detta anche la nonna materna, Liana Cartinazzi, che aveva già chiesto al tribunale di potersi occupare di Anna Giulia e che ai cronisti ha detto di essere stata in passato “minacciata di morte da Massimiliano. Lui ha sempre detto che, se mi incontra, mi taglia la gola. Ma a me interessa solo la bambina, spero di averla prima o poi”. Alle sue parole Miraglia replica affermando che, sulla base di una relazione dei servizi sociali al Tribunale, nel settembre 2008 “la nonna era stata dichiarata incapace di occuparsi della bimba”. Il legale aggiunge poi che gli stessi genitori “sono stati dichiarati incapaci dal Tribunale anche perché hanno scelto di rivolgersi all’ opinione pubblica. Ma un cittadino, quando vede che le istituzioni non funzionano, che cosa può fare altrimenti?”. E sui possibili sviluppi della vicenda: “Non siamo noi ora a dover dare delle risposte, ma le aspettiamo”. (ANSA).
GIO/ S57 S57 S0B QBXJ
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