Storia di MC
Questa è la storia di MIMMO (nome di fantasia).
Mi chiamo Mimmo,
Ho avuto diverse volte a che fare con gli psichiatri nel 1970 appena maggiorenne durante una perquisizione venni trovato con della Methedrina, venni segnalato per uso di “Sostanze Stupefacenti” anche se la sua vendita era abbastanza libera. L’Ispettrice di Polizia e l’Ass. Sociale vollero che andassi alla clinica a Domegliara. Dovetti accettare; quando arrivai nel posto mi si chiusero i cancelli dietro la schiena. Mi accompagnava mio padre e mia sorella che chiese ma dove lo hai portato; ero a Marzana.
L’Ospedale Psichiatrico di Verona era diretto dal dott. Trabucchi. Io non volevo restare ma mi trattennero. Il direttore pretese che mi tagliassi i capelli, il motivo era l’igiene. Ci fu l’intervento dell’ispettrice Rossi; io dissi che se mi facevano fare una doccia tutti i giorni l’igiene era salva; ci furono tanti soprusi, la cura era quella usata per gli alcolisti. 10 flebo e il Neuleptil; il primo giorno che lo presi dormì sulla panchina del giardinetto interno al padiglione così dal giorno dopo non presi più la terapia e la sputavo così aumentarono la dose; dopo 25 giorni a mio padre dissero che dovevo rimanere ancora così non firmò. Scappai, mi ripresero e mi misero nel reparto chiuso con la divisa e ai piedi le ciabatte. Una settimana prima di Natale venne il parroco del mio paese a firmare e portarmi a casa.
Qualche anno dopo subì un ricovero coatto da parte del Sindaco di Cervia e ci portarono a Imola a S. Maria (’73) della Scaletta; lì subito io che ero già scappato da un altro ospedale fui portato dal reparto Osservazione al Reparto Chiuso, il peggiore che c’era; dopo la prima notte mi fecero andare nella sala giorno assieme a persone con grossissimi problemi, chiesi allo psichiatra di stare nel dormitorio, passai 30 giorni sempre a letto nella camerata che aveva anche 4 letti di contenzione, perciò ho passato tutto quel tempo a leggere libri gialli che mi davano gli infermieri in compagnia di minimo due internati sempre legati.
Anche lì dovette venire mio fratello più grande a firmare. Ho fatto conoscenza di gente definita Alcolizzata, rinchiusa da 10 – 15 anni poiché prima del divorzio era l’unica strada legale per levarsi di dosso un congiunto scomodo, si faceva entrare con un pretesto, e poi non si firmava per farlo uscire. Doveva ancora entrare in vigore la legge Basaglia.
Faccio fatica a scrivere particolari episodi comunque sono disponibile a portare testimonianza.
MC
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