Bimba di 7 anni molestata nella casa famiglia
I genitori tenuti all’oscuro per settimane
VERONA (13 Aprile 2021). Una bambina di sette anni da settimane viene molestata nella casa famiglia nella quale da cinque mesi è costretta a vivere insieme al fratello di 11, dopo essere stati trasferiti dalla comunità ove erano collocati precedentemente, essendo state riscontrate notevoli negligenze da parte della comunità stessa, allontanati dai genitori solo perché questi non avevano un lavoro e perché la madre aveva segnalato gli episodi di bullismo ai quali il figlio veniva sottoposto a scuola. Gli operatori della struttura e i Servizi sociali di Verona per settimane hanno taciutole violenze che la piccina subisce da un altro ragazzo ospite della medesima struttura, mentendo continuamente ai genitori e riferendo loro che i bambini stavano invece bene e non avessero problemi di sorta. Con grande sgomento i genitori hanno saputo soltanto dieci giorni fa quanto invece era ripetutamente accaduto alla loro bambina costretta da tempo a subire gravi e ripetute molestie fisiche e sessuali.
E pensare che la piccola in quella casa famiglia non ci sarebbe più dovuta stare: a luglio del 2020 il tribunale aveva chiesto ai Servizi sociali di Verona di provvedere a valutare con solerzia il rapido rientro dei bambini all’interno del nucleo famigliare. Ma la loro negligenza ha fatto sì che i bambini continuassero a rimanere alloggiati in comunità: se solo fossero stati ottemperanti alle disposizioni del giudice, tutto questo non sarebbe accaduto.
«Come si può permettere che una bambina di appena 7 anni venga ripetutamente violentata all’interno di una comunità, in cui alloggia perché dovrebbe essere protetta?» dichiara l’avvocato Miraglia, al quale i genitori si sono rivolti. «Ma dove erano gli operatori, chiamati per loro ruolo, compito e professione a sorvegliare i ragazzi che gli vengono affidati? Costoro non si devono più occupare di minori! O sono in malafede o sono conniventi, perché non hanno avvertito immediatamente la famiglia degli abusi subiti da questa bambina».
I genitori hanno denunciato alla Procura di Verona l’assistente sociale e la psicologa dei Servizi sociali di Verona, l’avvocato curatore dei due minori e i coniugi responsabili della comunità familiare vicentina per i reati di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice, violenza sessuale, violenza privata, lesioni personali, abbandono di minori, maltrattamenti in famiglia.
«Purtroppo ad oggi» prosegue l’avvocato Miraglia, «nonostante le molteplici comunicazioni, rimaste prive di riscontro, non consentendo ai genitori di vedere la loro figlioletta, costoro non sanno come stia la bambina, con chi trascorra le sue giornate e se la stessa sia stata immediatamente allontanata dalla situazione di pericolo».