il Seminario “Il Minore autore di reati”
COMUNICATO STAMPA
Il 3 dicembre l’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare propone
il Seminario “Il Minore autore di reati”
Con l’intervento di testimonianza “Ero una baby squillo, oggi parlo alle giovani donne”
Nell’ambito del Master in Pedagogia Giuridica Forense e Penitenziaria – novità sperimentata con grande successo dall’INPEF quest’anno – sabato 3 dicembre si terrà un Seminario straordinario, gratuito e aperto al pubblico (accreditato presso l’Ordine degli Avvocati di Roma) sul tema del “Minore autore di reati”.
Gli argomenti trattati, di straordinaria attualità, abbracceranno la tematica da più ottiche complementari, percorrendola nei suoi punti fondamentali:
- Il reato come espressione del disagio esistenziale
- Le Baby-gang: caratteristiche e organizzazione interna
- Il DPR 448/88
- Le attività dei Centri per la Giustizia Minorile
- La progettazione di rete e gli interventi educativi di recupero, di sostegno e di educazione all’autonomia personale rivolti ai minori collocati in comunità educative.
- L’Ordinamento Penitenziario e la sua attuazione: le criticità del trattamento e del reinserimento dei minori autori di reato.
- La progettazione di rete degli interventi di recupero e di rieducazione rivolti ai minori ristretti negli Istituti Penali per i Minorenni
per giungere, infine, alla composizione e simulazione di un progetto reale.
Il Seminario sarà condotto la mattina dalla Prof.ssa Stefania Petrera (Giudice Onorario c/o la sezione Minori della Corte di Appello di Roma, Pedagogista Familiare) ed il pomeriggio dall’Avv. Francesco Miraglia (Penalista, Esperto in Diritto di Famiglia e Minorile) assieme all’Avv. Carmen Pino (Penalista, Esperta in Diritto di Famiglia e Minorile).
In particolare, a rendere tale evento assolutamente unico, si assisterà ad una testimonianza davvero particolare dal titolo “Ero una baby squillo, oggi parlo alle giovani donne”, fortemente voluto dal Presidente Palmieri e realizzato grazie all’Avv Miraglia, difensore della ragazza che è oggi al contempo vittima e reo.
<<Il mio compagno non mi ha mai obbligato, è vero. Ma mi ha fatto capire che se non avessimo avuto soldi a sufficienza, visto che poco dopo l’inizio della nostra relazione è rimasto senza lavoro, se ne sarebbe andato all’estero e io non volevo perderlo. Era il mio punto di riferimento; così ho pensato che, in quel modo, sarei riuscita a mantenere entrambi […] Avevo 16 anni, nessuna esperienza. Ero invaghita e non mi rendevo conto della terribile strada che stavo per intraprendere>>.
Un evento di tale portata ribadisce concretamente l’importanza di non avere burocrati della formazione a parlare alle nuove generazioni ed evidenzia nel contempo la necessità di sostenere chi rompe il muro della vergogna e dell’omertà.
“Non possiamo pensare che sia una sorta di outing” – commenta in proposito il Presidente Vincenza Palmieri – ma, anzi, rappresenta la manifestazione di una presa di coscienza che passa attraverso la formazione delle giovani generazioni e che si allinea alla prassi, per noi abituale, di avvalersi di professionisti che lavorano quotidianamente sul campo e che ne sono testimoni con la propria vita. Come la nostra amica, che potrà criticamente rispondere alle domande sui perché individuali e sociali tale fenomeno delle baby squillo sia oggi così frequente.
E’ un fenomeno, infatti, molto più sommerso di quanto non riusciamo neanche ad immaginare. E la difesa dei Diritti Umani passa anche attraverso la prevenzione dello sfruttamento sessuale delle bambine e dei bambini.
Siamo orgogliosi di poter dare il nostro piccolo contributo”.
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