Camera dei deputati. Miraglia Tag

  • Sort Blog:
  • All
  • Articoli Recenti
  • Comunicati stampa
  • Design
  • Evidenza
  • GALLERIA
  • In Evidenza
  • L'inchiesta
  • L'indiscreto
  • La giustizia e la mala giustizia
  • La Vetrina
  • Le vostre storie
  • Minori
  • Modern
  • Primo Piano
  • Principale home
  • Psichiatria
  • Scelta di campo
  • Sentenze
  • Senza categoria

Quale uguaglianza nei diritti umani?

 
Lunedì 26 novembre un convegno a Roma. Tra i relatori l’avvocato Francesco Miraglia
ROMA (19 novembre 2018). Si parla di diritti dei minori nel convegno promosso da Acmid donna, Centro studi Averroè e Ciatdm Coordinamento internazionale associazioni per la tutela dei diritti dei minori, il prossimo 26 novembre, alle 15, nella Sala della lupa presso la Camera dei Deputati, a Montecitorio. A quasi trent’anni dalla firma della convenzione Onu su Diritti dell’infanzia, approvata il 20 novembre 1989, si sente la necessità di interrogarsi se il documento (attualmente sottoscritto da 194 Stati e ratificato in Italia nel 1991) venga applicato realmente o sia stato invece disatteso, come purtroppo viene da pensare, leggendo di violenze, crimini, abusi fisici e psicologici perpetrati ogni giorno contro bambini e ragazzi in ogni angolo del mondo. I lavori, in due sessioni, inizieranno dopo i saluti dell’onorevole Anna Rita Tateo e vedono tra i relatori anche l’avvocato Francesco Miraglia, cassazionista-penalista del Foro di Roma, esperto di Diritto di famiglia e Diritto minorile.
«Tocco con mano quotidianamente in tutta Italia casi di bambini che vengono maltrattati dalle istituzioni stesse, che sarebbero invece chiamate ad aiutarli, ma che finiscono con il calpestarne i diritti» sottolinea l’avvocato Miraglia. «Occorre continuare ad aiutare coloro che si trovano in difficoltà, ma anche fare sì che vengano approvate a livello nazionale ed europeo delle nuove leggi che tutelino i minori e il loro contesto familiare. Un impegno importante che mi sono assunto insieme all’avvocato Ulpiano Morcavallo, ex giudice della Corte suprema di Cassazione, che porteremo anche presso la Corte europea dei Diritti dell’uomo di Strasburgo».