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Novità Editoriale: Ma il problema sono io?!” di Francesco Miraglia e Daniela Vita in uscita in tutte le migliori librerie ad aprile per Armando Editore.

Intrappolate in un sistema che dovrebbe garantire loro tutela e protezione, le vittime di violenza domestica si trovano spesso a dover affrontare una nuova forma di abuso, un secondo trauma, più subdolo e meno visibile, ma altrettanto devastante: la vittimizzazione secondaria.

E’ questo il tema affrontato nel libro “Ma il problema sono io?!” scritto, con rigore e passione civile, da Francesco Miraglia e Daniela Vita, in uscita ad aprile 2025 per Armando Editore.

Un tema troppo spesso taciuto.

Francesco Miraglia, avvocato del Foro di Madrid e fondatore dello Studio Legale Miraglia Associato, è autore di numerosi volumi dedicati alla tutela dell’infanzia, della famiglia e dei diritti delle persone più fragili. Da anni è in prima linea nella difesa di chi non ha voce, con un impegno costante contro le ingiustizie che colpiscono papà, mamme, minori e famiglie vulnerabili.

Daniela Vita, avvocato del Foro di Reggio Calabria, specializzata in diritto penale e diritto di famiglia, è un’autrice impegnata nella tutela dei diritti umani, con particolare attenzione ai diritti delle persone con disabilità tra Italia e Spagna.

Uno scenario di vicende processuali, svela la genesi della vittimizzazione secondaria, ad opera di un sistema incapace di riconoscere che la violenza si può manifestare anche nelle forme più invisibili e subdole e non sempre e necessariamente in quelle più eclatanti.

Tra radici culturali, prassi e declinazioni giuridiche nei procedimenti di separazione e affidamento la violenza domestica viene minimizzata, relativizzata, derubricata a “conflitto familiare”,

Donne  e madri, così, delegittimate, dipinte come alienanti ostili, manipolatrici, conflittuali, private del loro ruolo genitoriale e i figli … allontanati.

Un paradosso che insinua nelle vittime un dubbio lacerante: “Ma il problema sono io?!”

Una domanda lucida, fondata e necessaria. Non solo un titolo provocatorio.

A impreziosire il volume, la presentazione della Prof.ssa Laura Dumitrana Rath Bosca, figura di spicco nel panorama del diritto civile e di famiglia presso l’Università Agora di Oradea (Romania); la prefazione della Dott.ssa Sabina Cannizzaro, Presidente dell’Associazione Donne Reggine, da anni attiva sul territorio Nazionale nella difesa delle donne vittime di violenza e dell’infanzia; e la postfazione della Prof.ssa Vincenza Palmieri, Presidente dell’INPEF – Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare di Roma, ambasciatrice per i Diritti Umani e pioniera della Pedagogia Familiare in Italia, da sempre in prima linea contro gli allontanamenti forzati e nella difesa dei diritti dei minori.

“Ma il Problema sono io?!”non è solo una lettura che rivela una drammatica realtà. E’ anche un appello alla riforma, un invito a restituire valore alla parola giustizia, affinché torni ad essere sinonimo di ascolto, rispetto, e comprensione delle reali dinamiche familiari.

Indispensabile per chi lavora nel mondo del diritto, dell’educazione, dei servizi sociali e, necessario a tutti per comprendere, denunciare e contrastare le VIOLENZE subite da troppe donne.

Sport e disabilità: abbattiamo le barriere, costruiamo inclusione

(Roma 26 febbraio)La Camera dei Deputati ospiterà un incontro di grande rilevanza dedicato al tema dello sport e della disabilità. Questo evento vuole essere un’opportunità per avviare un dialogo costruttivo sulle sfide e sulle opportunità legate all’inclusione nello sport, permettendo così di favorire l’accesso equo e la partecipazione attiva delle persone con disabilità alle attività sportive.

Interverranno autorevoli rappresentanti istituzionali e del mondo dello sport. Tra i partecipanti di spicco, il Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, il Capogruppo di Forza Italia in Senato Maurizio Gasparri, il Capogruppo di Forza Italia alla Camera Paolo Barelli, il Responsabile Nazionale del Dipartimento di Forza Italia Alessandro Cattaneo, la Responsabile Nazionale del Dipartimento Disabilità e Sociale di Forza Italia Fiammetta Modena, il Responsabile Nazionale del Dipartimento Sport di Forza Italia Fabrizio Bittner, il Consigliere Regionale Forza Italia Angelo Tripoldi e il Garante Ombra della Disabilità Filippo Sala. La loro presenza testimonia l’importanza di una riflessione approfondita sulle politiche sportive inclusive e sul loro impatto sociale.

All’evento sarà presente anche l’avvocato Francesco Miraglia del Foro di Madrid, Presidente di A.N.I.D.D. Spagna, e l’avvocato Daniela Vita del Foro di Reggio Calabria , Vicepresidente della stessa associazione . La loro partecipazione sottolinea l’importanza della tutela dei diritti delle persone con disabilità e il loro costante impegno per promuovere un accesso equo allo sport e alla vita sociale.

Grande rilievo avrà anche la presenza dell’ingegner Pasquale Marasco, Presidente dell’Associazione A.N.I.L.D.D. realtà di primaria importanza nell’ambito dell’inclusione sportiva e della promozione di politiche accessibili per le persone con disabilità. L’A.N.I.L.D.D. si distingue per il suo impegno costante nel sostenere iniziative volte a garantire pari opportunità nello sport, abbattendo ogni barriera che possa ostacolare la partecipazione attiva di tutti. Il contributo dell’associazione e la sua esperienza nel settore offriranno spunti di riflessione preziosi per i partecipanti e per il mondo istituzionale.

Un altro aspetto significativo sarà l’attenzione dedicata al libro “Ci sono anch’io: La disabilità è una dimensione della diversità umana”, un’opera di Francesco Miraglia e Daniela Vita, pubblicata da Armando Editore. Il testo rappresenta un contributo fondamentale per comprendere la disabilità come una componente naturale della società e un’occasione di crescita per tutti.

L’obiettivo di questo evento è quello di analizzare le barriere ancora presenti nel mondo dello sport per le persone con disabilità, individuare soluzioni e proposte concrete per favorire l’inclusione sportiva e promuovere politiche e iniziative capaci di garantire a tutti l’accesso e la partecipazione alle attività sportive. La giornata offrirà un’opportunità di confronto tra rappresentanti istituzionali, esperti del settore e atleti, con la presentazione di buone pratiche e modelli innovativi volti a rendere lo sport più inclusivo e accessibile.

L’evento rappresenta un’importante occasione per sensibilizzare e stimolare un cambiamento culturale e strutturale nel mondo dello sport. L’inclusione non è solo un diritto, ma una necessità per costruire una società più equa e aperta a tutti. Confrontarsi, proporre soluzioni e impegnarsi attivamente è il primo passo verso un futuro di maggiore partecipazione e uguaglianza.

 

Sabato 18 febbraio, a Piazza Libertà, si parlerà di disabilità con Daniela Vita e Francesco Miraglia, che presenteranno il loro nuovo libro: “Ci sono anch’io”.

Dopo “L’avvocato dei bambini”, Francesco Miraglia (avvocato del Foro di Madrid) torna sulla scena con un nuovo volume: “Ci sono anch’io”, scritto a quattro mani con l’avvocato Daniela Vita (Foro di Reggio Calabria) e edito da Armando Editore.  Sabato 18 febbraio, alle ore 20:30, gli autori saranno ospiti nel programma Piazza Libertà, condotto da Armando Manocchia su ByoBlu (canale 262 DT, Canale 816 SKY Canale 462 TVSAT), non solo per presentare il loro libro, ma anche per ribadirne il messaggio principale: ogni persona è unica, ha il diritto di essere diversa e di essere libera di esprimersi senza ostacoli.

Attraverso la storia di Sara, personaggio fittizio di una ragazza disabile, vengono ripercorse le norme civilistiche internazionali presenti in Convezioni, Trattati e Carte per la difesa dei diritti delle persone affette da disabilità. I documenti vengono esaminati con linguaggio semplice e comprensibile anche per chi non si occupa della materia, con la chiarezza propria di chi ha avuto un’esperienza radicata e durevole al fianco delle persone che hanno più bisogno di aiuto. Il libro non si limita a una presentazione di regole e leggi, ma getta luce su tutti gli inconvenienti quotidiani che deve affrontare chi, per qualunque motivo, non rientra negli schemi della “normalità”: dall’assenza delle istituzioni alla presenza di barriere culturali e architettoniche, i disabili si trovano a dover superare ostacoli talvolta anche minimi che, tuttavia, non consentono loro di godere di diritti fondamentali, che chi è normodotato dà spesso per scontato. Si tratta di un volume di sensibilizzazione, per rendere consapevoli non solo coloro che dimostrino interesse per il problema, ma anche gli stessi disabili, che spesso ignorano le norme che li tutelano e i servizi a cui hanno diritto.

Il sottotitolo “La disabilità è una dimensione della diversità umana” è emblematico: ogni persona è speciale e ha pari dignità, merita rispetto e la possibilità di comunicare la propria presenza, i propri pensieri e le proprie esigenze. Di dire, in sintesi, “Ci sono anch’io!”. Si tratta di principi che vengono sempre più spesso trascurati e che devono essere riaffermati con forza, come fanno gli autori in questa nuova opera.

Ci sono anch’io La disabilità è una dimensione della diversità umana

di Nunzia Manicardi

“Ci sono anch’io.” Quasi un grido di riconoscimento, che va ben oltre il titolo di un libro: il grido di riconoscimento di chi nella società viene etichettato come “diversamente abile” per fornirgli ipocritamente un ruolo attivo ma che in realtà, giorno per giorno, verifica che non è affatto così e che siamo ancora assai lontani da un’effettiva accettazione della diversità umana.

Si intitola proprio così: “Ci sono anch’io” (Armando Editore, Roma, dicembre 2022, pp. 278, € 26), il volume appena uscito in libreria che  Francesco Miraglia, insieme con  Daniela Vita, ha dedicato a questo argomento, a ulteriore arricchimento di un percorso non solo professionale ma anche editoriale che, sempre con Armando Editore, ha già prodotto altri suoi libri rivolti ai tanti problemi della violazione dei diritti dei minori, degli emarginati e dei più deboli in generale.

Sono questi, per altro, i temi a cui gli autori si dedicano da oltre vent’anni con risultati che ne hanno fatto degli esperti tra i  più noti e seguiti in tutta Italia soprattutto in materia di diritto penale, diritto di famiglia e minorile.

Il libro in oggetto, già dal sottotitolo, non lascia adito a dubbi: “La disabilità è una dimensione della diversità umana”. Questo è il concetto basilare che tutte le norme civilistiche internazionali dovrebbero aver già recepito essendo basato sulla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani promulgata dall’Onu nel 1948 e ribadita nella Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con disabilità nel 2006. Tra l’uno e l’altro documento ci sono state tante tappe intermedie, specialmente europee per quanto ci riguarda più da vicino: Convenzioni, Trattati e Carte che, passo dopo passo, hanno accompagnato il lento ma graduale e ormai irreversibile (così almeno si spera) percorso di crescita e di consapevolezza collettiva di un problema, quello dell’handicap e della diversità in generale, che può arrivare a riguardare ciascuno di noi, in un qualsiasi momento della nostra vita. Perché “diversamente abili” non solo si nasce, ma lo si può anche diventare.

È evidente, perciò, che la lettura di questo libro, molto dettagliato anche nei riferimenti tecnici ma di approccio e scrittura facilmente accessibili, è consigliata a tutti e non solo a chi ne è maggiormente interessato perché già coinvolto dal problema. Attraverso la storia di Sara, personaggio fittizio di una giovane disabile, vengono presi in esame tutti gli aspetti della realtà di vita che si trova ad affrontare chiunque, per qualunque motivo, non possa rientrare negli schemi della “normalità”: dall’accessibilità (non solo ai luoghi pubblici ma anche alla lettura e alla fruizione dell’arte e della musica) al diritto alla salute, all’istruzione e al lavoro, dal rispetto della vita privata alla partecipazione alla vita politica e pubblica, e così via lungo tutti gli aspetti normativi ed esistenziali, analizzati compiutamente e con attenta e partecipe cognizione di causa.

La presentazione dell’avvocato Francesco Morcavallo e la postfazione della pedagogista Vincenza Palmieri, anch’essi nomi ben conosciuti in riferimento alle problematiche in questione, completano questo interessante libro rivolto a coloro che sanno perché sappiano ancora di più e a coloro che non sanno perché imparino innanzitutto a capire e poi ad agire di conseguenza in una prospettiva sociale ed inclusiva in cui, se tanto è stato fatto, molto resta ancora da fare.

Novità Editoriale: Ci sono anch’io. La disabilità è una dimensione della diversità umana

Questo libro è dedicato a coloro che non sanno affinché imparino innanzitutto a capire e poi ad agire di conseguenza. Questa è la storia di Sara, disabile, che racconta la sua diversità giorno per giorno illustrando gli sforzi, le difficoltà e la forza interiore per non lasciarsi abbandonare e dare una dignità positiva alla propria vita.

La storia di Sara, che parla della sua disabilità, è un invito a riflettere sull’unicità di ogni persona, sul diritto di essere diversi e di potersi esprimere in condizione di parità con gli altri.

Affermare la propria esistenza, dire ci sono anch’io, significa riconoscere l’essere umano e trovarlo anche dove la voce è troppo flebile per arrivare da sola.

Questo libro si propone come un viaggio attraverso quei principi di diritto posti a fondamento della tutela della persona nei suoi aspetti più profondi.

Principi, troppo spesso trascurati, e che perciò hanno il bisogno di essere riaffermati, senza retorica.

In una prospettiva sociale e inclusiva, se tanto è stato fatto, molto resta ancora da fare.