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Francesco Miraglia  in Diretta Streaming: “Manipolazioni Mediatiche e l’Odio in TV”

Stasera alle ore 21, in diretta streaming, si terrà un importante dibattito sul tema delle manipolazioni mediatiche e dell’odio in TV, organizzato dall’Associazione Papà Insieme. Questo evento è stato promosso in risposta alle recenti polemiche scatenate dalle dichiarazioni di Mauro Corona durante la trasmissione “È sempre Carta Bianca”. L’obiettivo è approfondire la questione e proporre soluzioni concrete per contrastare la diffusione di contenuti discriminatori nei media.

Tra gli altri, interverrà  Francesco  Miraglia sulla Legge Mancino e le Dichiarazioni di Mauro Corona

Nel contesto delle polemiche suscitate dalle dichiarazioni di Mauro Corona durante la trasmissione “È sempre Carta Bianca”, è fondamentale richiamare l’attenzione sulla normativa vigente e sulla necessità di ulteriori misure per contrastare la diffusione di contenuti discriminatori. La Legge del 25 giugno 1993, n. 205, comunemente nota come legge Mancino, è un atto legislativo della Repubblica Italiana che sanziona e condanna frasi, gesti, azioni e slogan aventi per scopo l’incitamento all’odio, alla violenza, alla discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali.

La legge Mancino non è la prima normativa italiana in materia di discriminazione. L’art. 3 della Costituzione garantisce il diritto all’uguaglianza e, già nel 1975, con la legge n. 654, l’Italia aveva recepito la Convenzione di New York sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale del 1966. Tale legge puniva con la reclusione da uno a quattro anni chi diffondeva “idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale” e chi incitava alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici o nazionali.

Con la legge 101 del 1989, l’articolo della legge del 1975 fu esteso alle “manifestazioni di intolleranza e di pregiudizio religioso”. Nel 1993, con l’art. 1 della legge Mancino, l’articolo fu riformulato per includere le seguenti sanzioni:

Reclusione da uno a quattro anni per chi diffonde idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico. Reclusione per chi incita alla discriminazione o all’odio, o incita a commettere violenza o atti di provocazione alla violenza. La legge Mancino inoltre vieta “ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo avente tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi.” Chi partecipa a tali organizzazioni è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni, mentre i promotori o dirigenti sono puniti con la reclusione da uno a sei anni. Nel contesto sociale attuale, è cruciale adottare un linguaggio che non sottolinei le differenze, evitando di creare concetti di superiorità e inferiorità. Questo approccio perpetua cicli di ineguaglianza e gerarchia. Invece, la comunicazione dovrebbe ispirarsi ai principi di uguaglianza e valorizzare l’unicità dei singoli individui e delle loro esperienze. È essenziale un linguaggio inclusivo che eviti generalizzazioni lesive dei principi di pari opportunità.

Le dichiarazioni di Mauro Corona durante la trasmissione di Bianca Berlinguer, sebbene possano essere state concepite a fin di bene, finiscono per creare una disparità. Parlare di superiorità implica automaticamente che un gruppo di individui, in questo caso un genere, è inferiore rispetto a un altro. Dal punto di vista legale, le affermazioni di Corona rientrano nella normativa vigente, in particolare nella Legge Mancino e nell’art. 604-bis del Codice Penale, che sanzionano comportamenti discriminatori e incitanti all’odio. Tuttavia, queste leggi dovrebbero essere ulteriormente integrate e rafforzate per proteggere più efficacemente contro la comunicazione discriminatoria. A tal proposito, si avanzano le seguenti proposte di integrazione dell’Art. 604-bis:

Introduzione di un nuovo articolo di legge che sancisca esplicitamente il divieto di comunicazione discriminatoria di genere nei mezzi di comunicazione di massa, con particolare attenzione ai programmi televisivi e radiofonici.  Pene severe pecuniarie e detentive, inclusa la reclusione fino a 5 anni, per chiunque sia responsabile della produzione o diffusione di tali contenuti. L’obbligo di allontanamento immediato dal lavoro e l’esclusione permanente dall’albo di appartenenza per i professionisti coinvolti.

Implementazione di un meccanismo di controllo e monitoraggio dei contenuti trasmessi, con potere di intervento immediato da parte delle autorità competenti. È fondamentale chiarire che queste proposte non intendono limitare in alcun modo la libertà di espressione, ma piuttosto garantire che questa venga esercitata nel rispetto dei diritti e della dignità di ogni individuo. Solo così si può costruire una società più equa e giusta, che garantisca i diritti umani universali.

La chiave per il cambiamento culturale di una nazione risiede nell’istruzione. Un linguaggio che valorizzi le differenze come fonte di crescita e ricchezza, piuttosto che elementi di competizione e avversità, può portare a cambiamenti strutturali nel linguaggio, nella società e nella politica. Questo nuovo approccio può infine portare a un sistema politico che difende e tutela i diritti di tutte le persone che compongono la nostra comunità.

“Solo attraverso un linguaggio che abbraccia le differenze possiamo spezzare le catene della discriminazione e costruire una società dove ogni voce è ascoltata e rispettata.”

                                                                   Francesco Miraglia

Reggio Calabria, 8 maggio alla libreria “Libro Amico” la presentazione del libro sulla disabilità “Ci sono anch’io” di Daniela Vita e Francesco Miraglia

Prima di tutto, desidero esprimere la mia gratitudine alla libreria “Libro amico” per averci dato questa meravigliosa opportunità e per l’eccezionale ospitalità che ci ha permesso di ritrovarci qui stasera.

Voglio ringraziare ciascuno di voi per essere qui, per la vostra presenza e per condividere con noi questo momento significativo.

Un ringraziamento speciale va agli altri relatori e all’Avvocato Ernesto Siclari, che ci onora con la sua presenza.

Il libro che presentiamo oggi è dedicato a chi cerca conoscenza e comprensione, per imparare prima a capire e poi ad agire di conseguenza. Racconta la storia di Sara, una ragazza disabile, che affronta la sua diversità giorno per giorno, mostrando gli sforzi e la forza interiore necessari per non lasciarsi abbattere e per vivere con dignità.

Attraverso la storia di Sara, il libro invita a riflettere sull’unicità di ogni persona, sul diritto alla diversità e sulla libertà di espressione in un contesto di eguaglianza.

Affermare “ci sono anch’io” è riconoscere la nostra unicità e trovare la nostra voce, anche quando può sembrare difficile farla sentire da soli.

Quest’opera si propone come un viaggio attraverso i principi di diritto che sono alla base della tutela delle persone, spesso trascurati e che richiedono di essere rafforzati senza cadere nella retorica.

In una prospettiva sociale e inclusiva, molto è stato fatto ma molto rimane ancora da fare. Il nostro libro esplora le diverse sfaccettature della disabilità, trattando il tema non solo come una questione di diritti, ma anche come una profonda espressione della diversità umana.

Si propone di sfidare i pregiudizi e di aprire un dialogo costruttivo sull’importanza delle differenze nella nostra società.

È fondamentale considerare la disabilità come parte naturale della vita umana, promuovendo l’inclusione a partire dalle scuole, per assicurare che bambini con e senza disabilità crescano insieme, apprezzando le diversità e sviluppando un senso di uguaglianza.

Gli educatori devono essere formati per soddisfare le esigenze di tutti gli studenti e utilizzare materiali didattici accessibili. È essenziale garantire che tutti gli spazi pubblici, i luoghi di lavoro, i trasporti e le piattaforme digitali siano completamente accessibili a persone con diverse disabilità.

Dobbiamo anche rafforzare le leggi che proteggono i diritti delle persone disabili e assicurare loro piena attenzione e supporto.

Recentemente, un episodio di esclusione di studenti disabili da una gita scolastica ha evidenziato quanto sia ancora lungo il cammino verso una società veramente inclusiva. Questi sono gli atteggiamenti e le politiche che il nostro libro sfida e contro cui lotta.

“Ci sono anch’io” ci insegna che l’inclusione non è un privilegio, ma un diritto. Ogni individuo, indipendentemente dalle sue abilità, ha il diritto di partecipare pienamente alla vita sociale ed educativa.

Dietro ogni disabilità si nascondono sogni, speranze e storie di resilienza che meritano di essere ascoltate. Ascoltiamole con il cuore aperto e lasciamoci ispirare dalla loro forza e determinazione.

Quando un bambino con disabilità partecipa a una gita scolastica, non solo apprende lezioni fuori dalla classe, ma insegna a tutti noi una lezione preziosa sull’inclusione, sulla forza e sulla gioia pura di essere riconosciuti come parte del gruppo.

Grazie ancora per essere qui con noi stasera. Spero che la lettura di questo libro vi ispiri tanto quanto la scrittura ha ispirato me.

Francesco Miraglia

Reggio Calabria: 8 maggio  “Ci sono anch’io” La disabilità è una dimensione della diversità umana.

In una serata che permette di essere non solo un evento culturale ma un vero e proprio viaggio nel cuore dell’umanità, la libreria “Libro Amico” di Reggio Calabria si prepara ad accogliere la comunità per la presentazione del libro “Ci sono anch’io: La disabilità è una dimensione della diversità umana.

Quest’opera che si dipana attraverso le pagine scritte con dedizione e sensibilità da Daniela Maria Vita e Francesco Miraglia, sarà al centro di una serata di riflessione il prossimo 8 maggio 2024.

Questo importante volume, esplora le molteplici facce della disabilità, trattando il tema non solo come una questione di diritti ma anche come una profonda espressione della diversità umana. Il libro si propone di sfidare i pregiudizi e di aprire un dialogo costruttivo sull’ inclusione  e sul valore delle differenze  all’interno della nostra società.

La presentazione vedrà la partecipazione di una serie di relatori di spicco.

Gina Raglianti, Presidente dell’associazione AUSER “La Vita è Bella”, introdurrà l’evento con le sue riflessioni sull’importanza del sostegno comunitario nelle dinamiche dell’inclusione sociale.

L’Avvocato Ernesto Siclari, Garante Regionale dei diritti delle persone con disabilità, discuterà le implicazioni legali e i diritti fondamentali legati al tema della disabilità.

Il dibattito sarà moderato da Lillo Sergi, figura conosciuta nel panorama culturale locale, che guiderà la conversazione tra gli ospiti e il pubblico, assicurando uno scambio proficuo e informativo.

Inoltre, la psicologa Cinzia Barreca arricchirà la discussione con il suo punto di vista professionale sulle questioni psicologiche connesse alla disabilità e all’inclusione.

“Ci sono anch’io” si rileva quindi un’opera di grande attualità e necessità che interpella direttamente la comunità e la invita a riflettere ed agire in modo più consapevole e inclusivo.

21 aprile, Natale di Roma, il Premio Roma Eterna 2024

 

Desidero esprimere la mia più profonda gratitudine per il riconoscimento ricevuto oggi, in questa splendida occasione che celebra la grandezza e la storia di Roma, la città eterna. È per me un onore ricevere questo premio in una città che è stata testimone di secoli di cultura, arte e innovazione.

 

Ringrazio sinceramente Area Cultura & I.C.I.  per questo onore. Sono grato per il sostegno e la fiducia che mi avete dimostrato. Questo riconoscimento rafforza la mia determinazione a continuare il lavoro che svolgo con passione.

 

Un ringraziamento speciale va ai miei colleghi, mentori e alla mia famiglia, che mi hanno supportato in ogni passo di questo viaggio. Senza il loro costante supporto, non sarei qui oggi.

 

Infine, vorrei dedicare questo premio alla città di Roma stessa, che continua a ispirare e affascinare tutti coloro che hanno la fortuna di conoscerla. Grazie per avermi accolto e per continuare a essere una fonte di ispirazione senza tempo.

 

Grazie ancora a tutti per questo incredibile onore.

Francesco Miraglia

Francesco Miraglia con il libro “L’Avvocato dei bambini” nel corso di Laurea Magistrale in Innovazione e servizio sociale presso l’università di Padova.

La facoltà di scienze sociali, nella giornata di oggi, ospiterà Francesco Miraglia, autore del rilevante testo “L’avvocato dei bambini; Troppo potere senza controllo: ecco come si costruiscono i falsi abusi familiari e gli affidi illeciti” (Armando Editore).

Francesco Miraglia parteciperà come ospite speciale nel corso di “Innovazione socio-culturale nel lavoro di rete e comunità”, all’interno del percorso di laurea Magistrale in innovazione e servizi sociali.

L’evento avrà luogo presso la sede del Palazzo Ca’ Borin, in Via del Santo, Aula B2 e vedrà la partecipazione attiva degli studenti del primo anno della laurea magistrale.

Miraglia, noto sul territorio nazionale per il suo impegno nella difesa dei diritti dell’infanzia e autore di numerosi lavori sull’argomento, condividerà con gli studenti le sue esperienze dirette e il suo approccio alla tutela dei minori.

L’incontro si preannuncia come un’occasione unica per approfondire tematiche di grande attualità e importanza nel campo dei servizi sociali, con un focus particolare sul ruolo cruciale dell’innovazione nella risoluzione dei problemi sociali complessi.