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Diritti Umani: se ne parla al Senato.

Diritti Umani: se ne parla al Senato. INPEF invita alte Istituzioni di settore By Redazione Il Parlamentare on 30 maggio 2015 Diritti Umani a tutela dell’Infanzia e della Famiglia. INPEF convoca nel Senato le Alte Istituzioni e incita alla collaborazione. Si parla anche di Comunicazione Etica e di Cibo Sano con la Fondazione “Paolo di Tarso”. Ad Ottobre i primi progetti di cooperazione. A cura di Viviana Normando – Direttore Gruppo ComunicareITALIA/ “Grazie per quanto mi avete dato”: con queste parole pronunciate dal Presidente del Senato della Repubblica Italiana Pietro Grasso si è concluso l’importante Seminario sui “Diritti Umani e Diritti dei Bambini. Sensibilità, coscienze e strumenti”, dove è intervenuto a relazionare il Gruppo ComunicareITALIA della Fondazione “Paolo di Tarso” sul tema “Diritto all’informazione e alla verità con le nuove tecnologie” e sui “Diritti Umani di accesso al Cibo Sano”. Temi che nel 2016, anni del Giubileo della Misericordia, in linea con i contenuti che INPEF ha sviluppato in modo eccellente, daranno vita ad una BIENNALE che della tutela dei Diritti Umani ne farà il cuore della propria mission. DIRITTI UMANI: DAL SENATO DELLA REPUBBLICA ALLA CAMERA DEI DEPUTATI Il corso è consistito in due giornate di studio di altissimo profilo umano, formativo, istituzionale, tenutosi, in una prima fase, presso il Senato della Repubblica Italiana il 26 e 27 maggio 2015 e che si concluderà il prossimo 9 ottobre presso la Camera dei Deputati, con la proposta o la presentazione di progetti concreti a favore dei Diritti Umani da parte dei corsisti. Il simposio, che ha visto la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani colma di uditori e partecipanti, è stato promosso dall’INPEF – Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare e dall’ANPEF – Associazione Nazionale di Pedagogisti Familiari, ed ha affrontato linee progettuali non comuni: da un lato vi è stata l’eccezionalità dell’evento nel cuore delle Istituzioni dello Stato Italiano, dall’altro si vuole a tutt’oggi produrre un esito qual è quello della presentazione di progetti comuni per il tramite proprio dei destinatari. “E tra i consegnatari, tra i rappresentanti di diversi ambienti di lavoro, amministratori locali, agenzie educative – ha detto la Prof.ssa Vincenza Palmieri Presidente di  INPEF – sono stati in prima linea, in particolare, insegnanti, educatori, amministratori locali, funzionari pubblici, volontari, operatori del diritto, operatori dell’informazione, esperti delle professioni d’aiuto. Tra i relatori e docenti per formare un pool di testimonial di Diritti Umani vi sono stati negli svariati ambiti: esperti in Diritti Umani, rappresentanti di Istituzioni nazionali, internazionali, di associazioni, della società civile, giuristi, esperti di scienze dell’educazione”. DIRITTI UMANI: GIUSTIZIA E SICUREZZA, LIBERTA’ E CULTURA, ISTRUZIONE E DEMOCRAZIA, SALUTE E BENESSERE “La prima sessione – ha specificato la Prof.ssa Stefania Petrera Giudice Onorario presso la Corte di Appello di Roma Responsabile Relazioni Istituzionali INPEF tracciando un primo resoconto del seminario – è stata ‘Giustizia, Sicurezza e Diritti umani’: giustizia come sistema organizzato di garanzie, rapporto equilibrato con le istituzioni giudiziarie in caso di conflittualità di natura varia. La seconda è stata ‘Libertà, Cultura e Diritti Umani’: libertà come espressione, libertà di movimenti, di partecipazione e cultura come accesso libero a servizi locali specifici nonché alle informazioni, come premiazione di talenti. La terza, nella seconda giornata, è stata ‘Istruzione, Democrazia e Diritti Umani’ come diritto all’istruzione, all’informazione per tutta la vita, all’accessibilità delle informazioni. La quarta è stata ‘Salute, Benessere e Diritti umani’ come diritto alla salute, allo sport, allo svago. Il 9 ottobre 2015 nella Camera dei Deputati vi sarà il monitoraggio delle iniziative di educazione e promozione dei Diritti Umani realizzate o individuate nei diversi contesti territoriali: progetti educativi, iniziative di formazione, pubblicazioni a tema, manifestazioni artistiche, eventi culturali, altro”. Sarà allora che i corsisti acquisiranno l’attestato INPEF di educatore in Diritti Umani, ove Avvocati e Giornalisti Pubblicisti e Professionisti accederanno rispettivamente ai crediti formativi dei rispettivi Ordini di appartenenza. Un progetto richiede – ha detto la Prof.ssa Stefania Petrera – ideazione, creatività, concretezza, risorse umane ed economiche, capacità di analisi, programmazione, anticipazione del futuro, organizzazione, assunzione di decisioni, gestione dell’imprevisto (in pedagogia l’obiettivo fa riformulato), gestione di processi. Cosa si fa: va scelta una tematica, analisi del contesto di intervento, identificazione dei destinatari, definizione della tipologia di attività, individuazione della finalità. Poi occorre la costituzione della rete delle risorse necessarie, la definizione degli obiettivi da perseguire e così via. Il tutto da riassumersi in una breve formula: ‘SMART’ ovvero ‘simple’ (gli obiettivi formulati chiari); ‘measurable’ se si sono raggiunti i risultati; ‘achievable’ la verifica se ci sono altre esperienze in tal senso, ‘realistic’ se sono compatibili con le risorse umane materiali economiche disponibili e ‘time scale’ disamina del tempo necessario”. Ricordiamo che il Seminario è stato patrocinato tra le altre Istituzioni dal Senato della Repubblica, dal Ministero degli Affari Esteri, dell’UNAR (Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), dall’Ambasciata dello Stato Plurinazionale della Bolivia. LA PRIMA GIORNATA DEL SEMINARIO “L’esperienza dei Diritti Umani – ha detto la Prof. Vincenza Palmieri – deve costituire un modello e non è da demandare ad esperienze sporadiche ma occorre formare gli educatori, formulare progetti appositi in una rete istituzionale, quindi sostenere e incentivare a presentare leggi adeguate per l’attuazione dei provvedimenti. Una giornata intensa che ha visto anche la Fondazione “Paolo di Tarso” formatrice del pool di testimonial sui Diritti Umani, per il tramite della Dott.ssa Viviana Normando Direttore Responsabile del Gruppo ComunicareITALIA.it, che ha l’obiettivo di promuovere in rete comunicazione etica. “L’Italia – e’ stato detto dagli illustri relatori (si veda www.ilvaticanese.it; www.pedagogiafamiliare.it) – subisce molte contravvenzioni dall’Europa, per questioni relative alla tortura, all’ambiente, in particolare nell’area della famiglia, sanzioni proprio al nostro Paese che ha una serie infinite di leggi sulla famiglia e siamo una Nazione che tiene molto alla famiglia ed alle sue tradizioni”. “Qui presente – ha ricordato la Prof.ssa Palmieri – c’e’ l’Associazione che si occupa dei nonni che non possono vedere i nipoti nel caso di separazioni – Associazione Nonne Nonni penalizzati dalle separazioni onlus – e ricordiamo che vi sono 40.000 minori affidati a soluzioni alternative alle famiglie in Italia, con somministrazione di psicofarmaci. I bambini, infatti, nelle case famiglia devono dormire, non possono r
imanere svegli così come nei reparti di psichiatria peraltro per adulti. Incredibile. Ma questo il Gruppo ComunicareITALIA.it accanto ad INPEF lo aveva già denunciato. “Ci sono – ha proseguito Vincenza Palmieri – anche tuttavia strutture meravigliose, educatori competenti che accolgono bambini per davvero in difficoltà poichè dobbiamo sapere che c’è il Bello. Noi monitoriamo, cerchiamo di capire, è un dovere oltre che un Diritto Umano. Bisogna garantire certezze per quelle fasce più deboli che non possono stare qui a parlare, anche se noi facciamo di tutto per stare insieme ai bambini dell’Ecuador, a dei talenti meravigliosi a cui noi dobbiamo dare spazio, dignità e forza. Ma sporchiamoci le mani e portiamo giustizia, sanità, diritto e diritti e avremo realizzato quella che è la grande bellezza”. Detto e assicurato da una donna, la Prof.ssa Palmieri, Docente presso l’Università degli Studi della Basilicata, psicologa e pedagogista, che ogni giorno con il suo staff pensa a salvare anche un solo minore lavorando ininterrottamente. L’intervento del Presidente del Senato della Repubblica Pietro Grasso LA COMMISSIONE INFANZIA E ADOLESCENZA Interviene la Senatrice Rosetta Enza Blundo della Commissione in Senato di Infanzia e Adolescenza: “E’ questo un incontro seminario, da noi fortemente voluto, che vuole attenzionare sui diritti dell’uomo e dell’infanzia, è importante che noi ce ne facciamo carico e che ciascuno possa salvaguardare i diritti umani. Nel nostro Paese vi è questa realta’: quando vengono messi in pericolo i diritti umani allora è il momento in cui vengono affermati con maggiore forza e vediamo invece il rischio che non vengano riconosciuti. Una situazione particolare che crea una condizione di pericolo. ‘I boschi continuano ad essere distrutti nonostante le suppliche’ come esprimeva una ragazza, Arianna Pagano, nel video presentato nel Seminario e vincitore dell’XI Concorso Scolastico Nazionale di Serra International Italia. La Compagnia “I Diversi Talenti” Il problema è una sordità istituzionale, dove tutti dobbiamo essere più consapevoli e disponibili. Cito anche le autorità locali che si trovano tra il dovere fare e non potere fare. Le persone fragili stanno aumentando, sta crescendo il numero di coloro che sono in difficoltà, il lavoro è a rischio. La nostra è una Repubblica fondata sul diritto al lavoro e questo seminario non si chiude cosi poichè prevede un momento di ritorno con i progetti messi in piedi nella nostra rete e ciò che conta è che ci stiamo muovendo con Associazioni come INPEF e ANPEF e il loro contesto, cui fare riferimento ovvero alla positività di persone che lavorano con competenza. Ringraziamo l’Associazione dei nonni la cui presidente nonostante la tarda età, Maria Bisegna, sta combattendo ed è importante l’alimentazione adeguata, l’identificazione del Cibo Sano – per cui si adopera la Fondazione “Paolo di Tarso” – per prevenire le Malattie non Trasmissibili. Ci riferiamo al lavoro come dignità e sostentamento: le persone devono lavorare e avere la possibilità di vivere, deve esserci il diritto a vivere nel proprio paese, come una scuola libera che viva del diritto allo studio. I presupposti per un’ottima riuscita del seminario intanto ci sono tutti, è ben valido e ben strutturato ed ha il compito delicato e arduo di formare sentinelle di diritti umani. Siamo uomini e donne che vogliamo impegnarci nei diritti della persona e dei minori che non hanno voce”. I DIVERSI TALENTI E IL DIRITTO ALLA FELICITA’ A questo punto si esibiscono con una rappresentazione teatrale da lasciare senza parole i ragazzi di Messina, la compagnia de “I diversi talenti”, per chiederci: ‘chi sono gli angeli?’. E tra questi non solo i ragazzi autistici o diversamente abili che si esibiscono e che devono integrarsi ed esprimersi a pieno ma anche ad esempio vengono citati, proprio tra quegli angeli, magistrati uccisi dalla mafia come i giudici Falcone e Borsellino. Diritti Umani – Sala Zuccari del Senato: I Diversi Talenti La Sala Zuccari diviene un palcoscenico dei diritti umani con attori che sembrano interpretare film da oscar e che invece sono solo ragazzi bravissimi che cercano, bene, di superare la loro diversità con le proprie capacità e valide guide, intraprendendo la strada del ‘teatro dell’anima’. Un percorso che emoziona, che li fa emozionare, che li incentiva alla volontà, al metodo, al manifestare con costanza le proprie capacità. Come hanno fatto in Senato dove nelle due giornate si sono esibiti ben cinque volte. Diritti che hanno profondamente colpito anche il Presidente del Senato Pietro Grasso che si è rivolto ai ragazzi con parole affettuose. I ‘Diversi Talenti’ si sono esibiti a Roma per la prima volta nell’ambito dell’edizione 2015 del Premio Internazionale Medaglia d’oro Maison des Artistes. IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER I DIRITTI UMANI Poi interviene la Prof.ssa Cristiana Carletti Esperta del Comitato Interministeriale per i Diritti Umani – MAECI. “Il Comitato – dice la Prof.ssa Carletti anche Docente presso l’Università di Roma Tre – deve parlare con tutti, non solo con l’Italia ed ha una lunga tradizione per far fronte alle richieste internazionali che chiedono all’Italia cosa si fa dei Diritti Umani, con tantissimi rappresentanti di tutte le due strutture ministeriali e non. Il Comitato è stato aggiornato nel 2013, abbiamo Ministeri, Amministrazioni ed Enti. Ecco alcune attività: il nostro Comitato effettua un sistematico esame delle misure legislative e amministrative ed è un lavoro molto faticoso, con una serie di processi che noi monitoriamo su cui diciamo come optare, migliorare, siamo sentinelle, promuoviamo le necessità che ci vengono manifestate e così da rispondere in maniera precisa con il percorso che riguarda l’apparato amministrativo. In merito al tema dell’infanzia il nostro Paese è considerato un pioniere, un modello e in altre tematiche si notano delle difficoltà, in un lavoro che continua in una legislazione che è perfettibile. Sollecitiamo la buona volontà di lavorare sui settori più deboli come espressione della buona volontà del Paese e questo intanto viene apprezzato in Europa. Maria Vincenza Palmieri – Presidente INPEF – Pietro Grasso Presidente del Senato della Repubblica Il Comitato deve compilare rapporti periodici ma il lavoro è sequenziale e anche quotidiano, operando con imput delle associazioni. Dobbiamo partire dal basso, dal livello locale. Tutta l’attività viene presentata al Parlamento una volta l’anno, partecipiamo in iniziative nazionali e internazionali, elemento importante che viene stimato nel sistema internazionale nel contatto con la società civile. I nostri interlocutori ad esempio sono le Nazioni Unite e il Consiglio in Europa, ove il Comitato dialoga con organismi di controllo, con un altro compito di produrre una relazione quadriennale sul sistema del nostro Paese a 360 gradi e poi con un focus specifico sui diritti d’infanzia e all’adolescenza. Attuare un’azione di monitoraggio ma anche propositivo nel sistema Unesco ove tutte le informazioni che abbiamo dato sono piaciute moltissimo è già soddisfacente per l’Italia. Vi sono tantissime convenzioni, ad esempio, sui diritti civili, politici, di tortura, sull’infanzia e sui diritti con disabilità. Portare avanti meccanismi di comunicazione significa dare possibilità a gruppi di individui che hanno segnalato la propria realtà e per cui la comunicazione avvisa poi la comunità internazionale. Nel rapporto con l’Europa c’è un dialogo interattivo con risposta immediata”. INVERTIRE LA LOGICA: SI INTERVIENE SUI DIRITTI UMANI QUANDO GIA’ SONO VIOLATI L’Avvocato Francesco Moncavallo, già Giudice, che sappiamo avere riportato a casa molti minori insieme alla Prof.ssa Palmieri, è intervenuto sulla necessità di un cambiamento di rotta poichè, come ha sott
olineato anche la Senatrice Blundo, è rimasto in Italia un passaggio importante come tratto comune tra passato, presente e futuro,  cioè la immagine che i diritti umani debbano essere tutelati quando ne riconosciamo la crisi e necessitano di quelle situazioni giuridiche per cui i diritti della persona quando vengono violati devono essere reintegrati e risarciti. Si tende a parlare dei diritti umani quindi per trattare direttamente la violazione dei diritti umani quando invece si deve parlare di Diritti Umani già a partire dalla consapevolezza della centralità della persona”. OCCORRE UN CAMBIAMENTO ANTROPOLOGICO CULTURALE Interviene l’Avv. Donatella Cere’ del Consiglio Nazionale Forense e sottolinea: “Manca un approccio culturale. Ci siamo trovati di fronte a mafia Capitale, al lucro sui diritti umani sui minori, sui rom, su talune case famiglia, al fenomeno delle baby squillo, alle violenze domestiche, al femminicidio, difendiamo gli ultimi ove il Consiglio Nazionale Forense ha sentito la necessità di invitarli per mostrare loro un nuovo approccio culturale. Mi hanno colpito i video mostrati, la maturità dei piccoli autori, mi ha impressionato il loro disagio ma anche il loro ottimismo, libertà, sogni, speranze. Serve un cambiamento antropologico culturale in un messaggio di speranza e di fiducia. Solo chi non prova a creare il futuro che vuole, dovrà accontentarsi del futuro che gli capita. IL DIRITTO ALLA FELICITA’ In Italia vi sono – ha detto la Prof.ssa Palmieri – due milioni di persone precarie e un milione di bambini poveri. In Venezuela vi è una cultura diversa, dove i diritti umani sono intesi come diritto naturale che deriva dalla propria natura fino alla convivenza sociale. Vi è il diritto alla felicità ad esempio. CONTRO IL TRAFFICO DEI MINORI Il Consigliere dell’ambasciata della Bolivia intervenuto per Antolin Ayaviri Gomez Ambasciatore Straordinario e Pluripotenziario dello Stato Plurinazionale in Italia, ha sottolineato tra le tante battaglie l’impegno nel dare diritto allo studio agli indigeni come anche l’impegno nel combattere il traffico dei minori”. NO AL CYBERBULLISMO Il prof. Pietro Faletta esperto Unar e’ intervenuto su come nel web vi sia un incontro e scontro tra diritti. Ad esempio non ci sono norme atte a far fronte del cyberbullismo ne’ in Italia ne’ a livello europeo, problema che andrebbe superato”. 15.000 BAMBINI SCOMPARSI IN ITALIA Ha ricordato la Prof.ssa Palmieri che il 25 maggio 2015 è stata la giornata internazionale dei bambini scomparsi. Vi è la necessità di avere informazioni corrette e spesso queste non sono comunicate ove avere la contezza numerica di ciò che accade è invece un diritto. Negli ultimi quindici anni vi sono stati 15.000 bambini scomparsi in Italia, inclusi bambini che vengono portati all’estero da uno dei due genitori. Il bambino così cambia nazionalità, lingua, cultura, sistemi mentali e ciò può produrre, davanti al cambiamento drammatico, questioni patologiche. Noi ascoltiamo bambini italiani, boliviani, ecuadoriani, ma ci sono tantissimi bambini che non possiamo ascoltare. In Venezuela per la prima volta viene considerato il diritto alla felicità perchè noi dobbiamo pretendere di essere felici e grazie alla D.ssa Belkis Spinale Primo Segretario dell’Ambasciata in Italia della Repubblica Boliviana del Venezuela ci ricorderemo di questo insegnamento. Educhiamo poi i nostri ragazzi al Diritto al rispetto, pretendendolo come il diritto alla felicità. LA CREATIVITA’: CENTRALITA’ DELLA PERSONA Il dott. Antonio Turco Responsabile Area Pedagogica del Carcere di Rebibbia ha raccontato come la prima esperienza di teatro in una casa di reclusione sia stata nel 1959 a Tivoli e come dal 1982 sia nata la compagnia teatrale a Rebibbia, la più antica. Nel 1984 per la prima volta i detenuti sono usciti dal carcere e si è deciso, dal teatro classico, di mettere in scena, invece, gli episodi degli stessi carceri, favorendo così la centralità del detenuto attraverso il teatro”. Il dott. Luigi Oppido segretario dell’Associazione Maison des Artistes ha ribadito come l’arte e la bellezza siano un necessario nutrimento dell’anima affinchè la creativita’ salvi l’uomo e il mondo. FONDAZIONE “PAOLO DI TARSO” IN PROGETTI CON INPEF, RELATORI E DESTINATARI Apprezzata la visione del lavoro in rete della Fondazione “Paolo di Tarso”con una premessa fondamentale fatta dalla Dott.ssa Viviana Normando Direttore Responsabile del Gruppo ComunicareITALIA.it, a proposito di come l’informazione debba attenersi alla verità e al rispetto della dignità della persona. Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” – intervento della Dott.ssa Viviana Normando – Etica nella Comunicazione Una dimensione, quella etica, utile alla nostra società dell’informazione che attraverso notizie corrette può indurre a scelte più consapevoli. Fatto riconosciuto anche dall’Ordine dei Giornalisti del Lazio e del Molise che stanno concedendo i crediti formativi per la giornata conclusiva del 9 ottobre 2015 del seminario proprio anche per la stima verso il lavoro del Gruppo ComunicareITALIA.it, www.gruppocomunicareitalia.it, per il suo attingere sempre dal Codice Deontologico dei Giornalisti nonché dall’attinenza alla Carta di Treviso, ad esempio, e dalla serietà di attività come la BIENNALE della Dieta Mediterranea per i Diritti Umani all’accesso al Cibo Sano da parte della Fondazione “Paolo di Tarso”, con particolare riferimento ai messaggi ed iniziative prodotte per la famiglia e per i bambini e al lavoro di tutela dei minori svolta da INPEF. Tra le Istituzioni che fanno squadra per il bene comune e che coopereranno insieme saranno certamente Fondazione “Paolo di Tarso” e INPEF, in una reciprocità istituzionale, in una interazione attiva in progetti tra relatori e destinatari del Seminario. CONDIVISIONE DEI PROGETTI Al via, dunque, in ambiente etico ed altamente istituzionale, la condivisione per la promozione dei temi sui Diritti Umani con i partecipanti al Seminario da parte del Gruppo ComunicareITALIA.it, guidato dal Direttore editoriale dott. Fabio Gallo, che potrà pubblicare le attività ed i progetti a partire proprio dalla BIENNALE della Dieta Mediterranea 2016 che pone tutta la sua attenzione ai Diritti Umani all’accesso al Cibo Sano perché bambini e famiglie siano garantiti in termini di sicurezza alimentare. Temi verso i quali un modello di comunicazione etica come quello sviluppato dalle Testate Giornalistiche del Gruppo ComunicareITALIA, trova la sua giustificazione. LA SECONDA GIORNATA DEL SEMINARIO ECCO I DATI: I BAMBINI TORNANO A CASA Un resoconto concreto di cosa INPEF ha fatto negli ultimi tempi è stato raccontato dai protagonisti per il tramite del ‘Capitano’ come è stata definita la Prof.ssa Vincenza Palmieri. “E’ stato formato presso INPEF – ha detto la Prof.ssa Palmieri – un gruppo di lavoro che io presiedo come psicologa e pedagogista e di cui fanno parte l’Avv. Moncavallo e l’Avv. Miraglia. In questi giorni abbiamo fatto felici nonni di Ancona, dell’Ecuador, di Genova ove in Procura, ancora una volta, è stata confermata la collocazione di minorenni presso questi nonni che prima non potevano vedere i minori. Poi il superamento di un caso: genitori minorenni che si conoscono in casa famiglia, hanno un figlio e tutti e tre oggi vivono con i genitori ovvero i nonni. Un grande successo. Ancora a Torino un altro ragazzo adolescente è stato portato a casa in poco tempo ed è seguito da un progetto INPEF, ha avuto una borsa di
studio sulla metodologia di studio oltre che sull’attenzione a come recuperare il legame con genitori. Bisogna creare le condizioni perchè questi ragazzi restino a casa ma anche organizzare loro corsi di formazione. In cambio del corso di formazione il ragazzo, come grafico, farà il logo del progetto integrato INPEF-Ecuador e che appena ultimato egli stesso consegnerà all’Ambasciatore dell’Ecuador. A Genova, poi, un altro ragazzo è tornato in affido alla sua mamma. Con l’Ecuador c’è un lavoro integrato a tutti gli effetti poichè può occorrere, in casi più forti, che in questura debba intervenire il Console del Paese di provenienza del ragazzo oppure che l’Ambasciatore possa scrivere lettere per invitare le Istituzioni ad adoperarsi tempestivamente. Quello dell’Ecuador è un progetto integrato modello da trasferire nelle istituzioni, è un modo scientifico di lavoro. Un altro caso a Salerno dove un ragazzo era veramente in una condizione di non accesso da parte della famiglia ed anche qui la vicenda è in via di definizione e si avvierà verso la famiglia. Molti altri casi sono in sviluppo e stanno per andare in porto. PROSEGUE IL PROGETTO INTEGRATO ECUADOR-INPEF L’Ambasciatore dell’Ecuador Juan Fernando Holguin Flores dice: ‘Noi non ci fermeremo finche’ anche un solo bambino non tornerà a casa’. “Ogni bambino – continua la Prof.ssa Palmieri – quando non c’e’ il rischio deve tornare nel suo ambiente naturale. Qualcuno può pensare che dalla brutta strada non si possa uscire e noi abbiamo imparato che non è cosi e che non possiamo fermarci mai. Un buon motto per far cambiare il vento e’: ‘Non bisogna fermarsi mai e non si può essere da soli’. LO STAFF INPEF: UN ISTITUTO DI DIRITTI UMANITARI Ecco perche’ si devono avere buoni compagni di viaggio”. Parla quindi l’Avv. Francesco Moncavallo sulle vittorie del capitano Vincenza Palmieri, poi vi e’ un fuoriclasse e poi c’e’ la squadra perche’ il risultato del progetto sta negli esiti, c’e’ qui un Governo di un Paese qual e’ quello dell’Ecuador, che ha detto si e con cui non si e’ da soli. Parlare di Diritti Umani ha poco significato se non si dà strumento a chi deve esercitarlo per ottenerlo. Questi risultati devono essere dei punti di partenza, ci sono situazioni particolari, ancora una volta a Genova, dove minori sono sottoposti ad un procedimento minorile che dura da 15 anni e dove torneremo a giugno ma andremo anche a Roma e a luglio, nella Corte di Appello di Roma, diremo che un ragazzo di 8 anni e’ in comunita’ da tre anni perche’ qualcuno ha fatto su di lui trattamenti su cui la madre non era d’accordo. L’Avv. Francesco Miraglia sottolinea come questo progetto deve essere un modello per tantissimi bambini ancora collocati nelle case famiglia ma i progetti cosi ben vengano perchè è in questo modo ad esempio che l’Ecuador si mette al fianco dei cittadini. DIRITTO ALL’EUROPA E DIRITTO A VEDERE Si è parlato anche di come vengano presentati progetti formativi sul tema ‘quale Europa?’ da parte della Dott.ssa Maria Loredana La Civita dell’Universita’ di Roma Tre e di Athenaeum NAE. Stefania Leone Presidente dell’Associazione Disabili Visivi onlus ha parlato del Diritto alla lettura da parte di chi non vede. Occorre formare educatori che aiutino i non vedenti ad utilizzare strumenti innovativi che consentano a tutti la lettura, l’autonomia e la liberta’. IL DIRITTO ALLO SPORT: BENESSERE FISICO E FONTE DI RINNOVAMENTO INTERIORE “I valori dello sport sono fondamenti – dice l’Ambasciatore Alberto Schepisi Presidente Comitato Nazionale Sport contro Droga del CONI – a cominciare da un tifo positivo, uno dei nostri progetti in corso che condividiamo con INPEF, con cui abbiamo in comune l’occuparci di bambini e ragazzi. Promuoviamo uno sport che permette di ripetere il tempo e di dare altre opportunità di crescita, di sano antagonismo, di lealtà, con l’educazione alle regole della legalità. Lo Sport è il più efficace antidoto ad esempio contro i disturbi alimentari, dove l’esercizio è fonte di salute e benessere psicofisico, è prevenzione e va sempre di pari passo con una corretta alimentazione. Lo Sport è fonte di rinnovamento interiore, è patrimonio di ogni uomo e di ogni donna e la sua assenza non potrà mai essere compensata. La Prof.ssa Vincenza Palmieri, presidente INPEF ma anche membro del Comitato Nazionale Sport contro la droga – ricordiamo una delle battaglie più ardue dell’Inpef che è ‘Vivere senza psicofarmaci’ di cui testimonial è il Prof. Daniele Masala Campione Olimpico Docente Universitario di Cassino relatore nel Seminario – ha sempre sostenuto la positività della pratica dello sport anche nella vita, nelle scuole, per il recupero della persona, nelle case famiglia. I RAGAZZI DEVONO TORNARE IN FAMIGLIA La giornata si è conclusa con la benedizione di Padre Rovo Parroco della Casa Famiglia “Capitano Ultimo”. Padre Rovo ha ribadito come nel seguire ogni ragazzo della Casa Famiglia che gli è stata assegnata renderà conto a Dio per ogni vita che cresce in quel contesto. Le case famiglie – ha detto Padre Rovo – sono necessarie per superare alcuni problemi in taluni momenti per il ragazzo ma nel loro persistere sono un crimine contro l’umanità. I bambini devono tornare a casa, ove possibile, nelle loro famiglie e non possono essere sottratti alla loro ‘casa’ spesso anche per motivi futili. Cerchiamo di chiedere insieme una benedizione al Padre Eterno ricordando che la sua non è mai l’ultima benedizione è sempre la penultima”. OGNUNO DI NOI PUO’ ESSERE UNA SCINTILLA La prof.ssa Vincenza Palmieri, dopo la visita del Presidente del Senato e dopo avere ringraziato tutti – ha concluso il Seminario invitando i corsisti a prendere contatto tra loro, a presentare progetti sui Diritti dell’Uomo, sottolineando come nell’azione sia necessario essere spirituali, come sia indispensabile toglierci quella maschera, come hanno recitato ‘i Diversi Talenti’ e come ogni ragazzo debba essere una scintilla perché ognuno di noi può essere una scintilla, infiammare chi ci è vicino, permeare, resistere agli attacchi proprio perché quella scintilla ci rende esseri spirituali e più operativi insieme.
: http://www.ilparlamentare.it/2015/05/diritti-umani-se-ne-parla-al-senato-inpef-invita-alte-istituzioni-di-settore/