Mamma assolta dall’accusa di violenza sessuale ma continua a non poter vedere i figli
Mamma di Cesate racconta la sua storia ai Fatti Vostri su Rai due accompagnata dal suo legale Francesco Miraglia
Esprimere la propria indignazione, raccontare la propria esperienza di malagiustizia per evitare che altri simili episodi si ripetano. Con questo intento lo scorso 7 novembre Rosanna Romano, accompagnata dal suo legale Francesco Miraglia del Foro di Modena è stata ospite della trasmissione i Fatti vostri condotta, su Rai Due, da Giancarlo Magalli.
Una vicenda triste a cui la redazione del programma ha voluto dare voce approfondendo le vicissitudini di questa mamma che abita a Cesate, nell’hinterland milanese e che da diversi anni non può vedere i suoi figli (di 8 e 6 anni) perché in un primo tempo accusata di aver saputo che i suoi figli venivano abusati e di non aver fatto nulla per impedirlo e ora, perché deve sottoporsi a nuovi accertamenti giudiziari e psicologici al fine di dimostrare di essere un “buon genitore”.
Una denuncia pesante, un’enorme bugia quella a cui è stata sottoposta la donna e che di recente è stata smascherata con l’assoluzione della stessa dal reato di violenza sessuale. Malgrado Rosanna Romano sia stata dichiarata innocente continua a vedere pochissimo i suoi figli e per questo il suo legale, l’avvocato Francesco Miraglia, sta lottando affinché tutto questo cambi.
Un problema quello dei maltrattamenti e degli abusi sui minori, che come ha ricordato Ilaria Dionisi, nel servizio andato in onda colpisce quasi 100 mila vittime. Dati, presentati dalle associazioni “Terres des hommes” e dal “Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia (CISMAI)” che denunciano come tra le diverse forme di violenza, l’abuso sessuale colpirebbe 6 minori su mille e che esso verrebbe prevalentemente consumato in famiglia, ad opera dei parenti come è successo in questa storia. Sì perché dopo aver subito per anni le botte del marito, l’uomo insieme al nonno e alla nonna paterni dei bambini ha deciso di accanirsi sui due piccoli.
“Dopo essere stata assolta lo scorso 9 luglio – ha spiegato Rosanna Romano – ho potuto rivedere mia figlia qualche giorno fa, per un’ora (ogni due mesi) mentre mio figlio non lo vedo da tre anni e mezzo. Attendo ancora che le cose cambino”.
Da parte sua l’avvocato Francesco Miraglia ha sottolineato come: “la situazione sia paradossale in quanto la mia cliente, dopo essere stata assolta, deve ora sottoporsi ad un altro processo che è quello della reintegrazione della patria potestà e dimostrare di essere capace di fare la mamma. Inoltre il capo di imputazione era riferito ad un periodo in cui la mia assistita, per assurdo, non frequentava e non vedeva i figli che erano già stati collocati dalla nonna come suggeritole dai Servizi Sociali. Ha dovuto difendersi da un’accusa che inevitabilmente non c’era. Lo abbiamo fatto presente alla Procura, al giudice per le indagini preliminari … ”.
Ora malgrado la situazione sia chiarita Rosanna Romano è stata invitata a fare ulteriori percorsi per poter rivedere i propri figli, che prevedono incontri con lo psicologo e “protetti” con i figli.
“Ho deciso nel 2009 di lasciare mio marito – ha concluso la donna – dopo tante percosse e ho chiesto aiuto ai servizi sociali un collocamento in casa famiglia dopo aver fatto denuncia ai Carabinieri. Non essendo possibile mi hanno invitato a portarli dai suoceri. Io fino ad agosto 2009 non ho mai avuto problemi con loro, poi…”.
In seguito l’inizio del calvario che ci auguriamo possa terminare presto, permettendo a una famiglia di ritornare ad essere tale.