minori Tag

  • Sort Blog:
  • All
  • Articoli Recenti
  • Comunicati stampa
  • Design
  • Evidenza
  • GALLERIA
  • In Evidenza
  • L'inchiesta
  • L'indiscreto
  • La giustizia e la mala giustizia
  • La Vetrina
  • Le vostre storie
  • Minori
  • Modern
  • Primo Piano
  • Principale home
  • Psichiatria
  • Scelta di campo
  • Sentenze
  • Senza categoria

Francesco Miraglia ospite dell’ambasciata svizzera

ROMA (30 giugno 2023). Tra gli ospiti al grande ricevimento organizzato martedì 27 giugno dall’Ambasciata svizzera per celebrare la Festa nazionale elvetica, era presente anche l’avvocato Francesco Miraglia del foro di Madrid. Un evento al quale hanno presenziato anche il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, e numerosi ambasciatori, diplomatici e autorità. L’invito a Francesco  Miraglia è stato rivolto direttamente dall’ambasciatrice Monika Schmutz Kirgóz e dall’addetta alla Difesa, il Tenente colonnello Laurence Boillat, e arriva dopo una serie di importanti riconoscimenti anche a livello internazionale.

Ad aprile Francesco Miraglia era stato premiato per l’impegno in difesa dei minori nel corso della cerimonia del “Premio Solidarietà Italiana 2023 – l’avvocato dei bambini”, organizzato da C.I.C.S. (Comitato Internazionale Cooperazione Sviluppo). A marzo era stato invitato in qualità di relatore all’università “Agora” di Oradea, in Romania, a tenere una conferenza agli studenti della facoltà di Giurisprudenza. «Ho sempre avuto particolarmente a cuore la collaborazione con i Paesi esteri – commenta Miraglia – proprio in difesa dei minori: ho avviato infatti negli anni scorsi delle proficue collaborazioni con le istituzioni e i cittadini dell’Ecuador e del Senegal, prendendo in carico alcuni casi nei quali dei minori stranieri erano stati allontanati dalle loro famiglie senza motivo, ma solo per la mancata conoscenza delle leggi italiane oppure per quei giri d’affari organizzati sulla pelle dei bambini, di cui la vicenda Bibbiano è solo una punta dell’iceberg».

In questa direzione, oltre ai dieci libri scritti in questi anni, va anche un opuscolo dato recentemente alle stampe per diffondere la conoscenza delle leggi italiane: «Servizi sociali, affidi e genitorialità: qualcosa da chiarire», redatto dallo stesso Miraglia insieme con l’associazione Peribimbi.it.

Non tutti i mali per vengono per nuocere!

(L’Aquila 14 giugno) Il Tribunale per i Minorenni dì  L’Aquila diversa composizione collegiale: dichiara non luogo a provvedere  sulla dichiarazione di adottabilità. I bambini rimangono nella famiglia di origine.

Di solito, tanto rumore per nulla, in questo caso  nno!!!

Verona: litigano con i servizi sociali: il Tribunale li punisce “a metà”

Avvocato Miraglia: «I genitori sono gli stessi, ma il tribunale ha emanato disposizioni diverse per ogni figlio. Illogico» 

VERONA (5 giugno 2023). Sembra senza fine la vicenda di una coppia di Verona, tenuta lontana da due dei suoi quattro figli perché si è permessa di criticare i Servizi sociali e la comunità dove i bambini non sono stati adeguatamente seguiti, bensì abbandonati a sè stessi. La loro colpa è stata quella di denunciare pubblicamente la presenza di cibo scaduto, servito in una struttura gestita, tra l’altro, dal Comune di Verona. E il Tribunale per i minorenni di Venezia ha tolto loro i figli: ma, ed è qui l’assurdo, assumendo delle decisioni differenti per ognuno dei quattro bambini.

«Questi genitori sono stati puniti “a metà” – commenta l’avvocato Miraglia, legale della coppia   – in quanto i due figli maggiori, di 13 e 8 anni, dovranno vivere con famiglie affidatarie, la figlia di 6 anni potrà invece rimanere a vivere con i genitori, che però su di lei avranno una responsabilità genitoriale limitata. Per l’ultimogenito il tribunale non si è mai pronunciato e va tutto bene. Ma come fanno gli stessi genitori ad essere inadeguati con alcuni figli e con altri no? O sono inadeguati come genitori con tutti o con nessuno. Non ci capisce con quale logica il tribunale abbia deciso in maniera così diversa, differenziando le disposizioni. C’è qualcosa che non va». Hanno presentato pertanto reclamo alla Corte d’appello di Venezia.

Superate le difficoltà inziali, questa coppia si è dimostrata molto attenta e affettuosa verso i propri figli, preoccupata delle loro condizioni di salute fisica e mentale per ciò che hanno subito negli anni di istituzionalizzazione in cui sono stati lontani da casa. Non sono state somministrate loro le adeguate terapie mediche e psicologiche pur regolarmente prescritte e uno dei ragazzi è stato molestato in comunità da un altro ospite senza che gli operatori avvertissero i genitori. Il padre aveva chiesto spiegazioni sul motivo per cui, nonostante portasse abiti nuovi ai bambini, questi si presentassero con le scarpe rotte. La madre poi – e la vicenda aveva avuto grande risalto mediatico – si era “permessa” di far notare come il cibo servito in comunità fosse scaduto, ricevendo come risposta dall’allora assessore al Sociale che pur scaduto il cibo era comunque commestibile! Comprensibile l’atteggiamento critico di questi genitori nei confronti dei Servizi sociali, che avrebbero invece dovuto aiutarli. Ma anziché comprensione e sostegno la madre ha ricevuto in cambio una denuncia per maltrattamenti dalla stessa struttura. Un’accusa peraltro ingiusta, rivelatasi totalmente infondata tant’è che nel novembre scorso la mamma è stata assolta con formula piena dal Tribunale Penale di Verona. «Circostanza, quest’ultima, che non è stata minimamente tenuta in considerazione dal Tribunale per i minorenni di Venezia – prosegue l’avvocato Miraglia – nel momento in cui ha assunto la decisione di limitare così pesantemente a questa coppia la responsabilità genitoriale e i rapporti con i figli. È chiaro che, al di là dei processi, la vicenda “Bibbiano” ha fatto emergere l’esistenza di un vero e proprio “sistema”, esteso in tutta Italia: se litighi o critichi i Servizi sociali, questi ti tolgono i figli, alimentando il business del sistema di affidi e delle comunità. Uno dei principi di valutazione della capacità genitoriale degli psicologi del Cismai (il coordinamento italiano servizi contro il maltrattamento e l’abuso all’infanzia), di cui facevano parte anche i responsabili della vicenda di Bibbiano, è proprio la verifica del rapporto che i genitori instaurano con i Servizi sociali. Va bene quindi cambiare il sistema della Giustizia con riforme come la Cartabia, ma qui è necessaria e urgente una riforma dell’intero sistema legato agli allontanamenti e agli affidi dei minori».

 

 

Ancona: madre indagata per violenza sessuale nei confronti dei figli, ma vive ancora con loro

Avvocato Miraglia: “La cosa più incredibile sono gli incontri protetti per il padre”

ANCONA (23 maggio 2023). «Il mondo va alla rovescia» commenta l’avvocato Miraglia, riferendosi all’incredibile vicenda vissuta da un uomo di Ancona, padre di due bambini di 5 e 7 anni, che non può vederli se non nel corso di incontri protetti. Sono ospitati in una comunità educativa insieme alla madre, la quale però è indagata per reati abietti commessi nel loro confronti: atti sessuali con minorenne, sequestro di persona, maltrattamenti contro familiari. Nell’estate scorsa i bambini venivano prelevati con la forza, dall’abitazione del padre e dei nonni paterni, dagli Assistenti Sociali, con l’ausilio della forza pubblica ( in tutto almeno 10 persone), per essere collocati con la madre presso una comunità, protetta.  Il Tribunale per i Minorenni disponeva  che  “corrisponde alla necessità di superare gli ostacoli frapposti dal padre nell’esercizio della responsabilità genitoriale, ed assicurare il collocamento dei minori in contesto tutelante e di supporto al prosieguo del percorso avviato, nell’interesse dei minori medesimi, tiene conto di dare attuazione a tale obiettivo con modalità idonee a favorire il riavvicinamento alla madre in situazione di vita protetta, della necessità di verificare il pieno recupero di autonomia da parte della madre; la prescrizione di incontri protetti padre – figli.

A distanza di 10 mesi, la mamma risulta essere indagata per  atti sessuali con minorenne, sequestro di persona, maltrattamenti nei confronti dei propri figli.

Proprio in questi giorni, la Procura della Repubblica di Ancona ha chiesto l’incidente probatorio.

E’ quanto meno discutibile   – sostiene l’avv. Miraglia- che i bambini, nonostante tutto continuino a rimanere collocati in comunità con la madre,  e che il padre li continui ad incontrarli in ambiente protetto.

Ancora più incredibile è quanto risponde il Tribunale per i Minorenni alle varie istanze, di revoca del collocamento comunitario dei bambini presentate dal padre: “Visto, si valuterà ogni ulteriore provvedimento all’esisto dell’istruttoria”

In altre parole, per il Tribunale per i Minorenni il capo di imputazione provvisorio formulato dalla Procura della Repubblica di Ancona non ha nessun valore,  è semplicemente carta straccia.

E’ proprio vero nel nostro paese il vero scandalo è che nulla fa scandalo.