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Novità editoriale

I Malamente

Le nuove marginalità. Ragazzi messi alla prov

Nelle migliori librerie

Torna in libreria “I Malamente” (Armando Editore)

COMUNICATO STAMPA

 

Nessuno resti solo!

 Torna in libreria “I Malamente” (Armando Editore) di Vincenza Palmieri, Francesco Miraglia

 ed Eleonora Grimaldi

In una versione attualizzata, con sezioni del tutto originali, dedicata ai fatti di Caivano, la Giustizia Riparativa, la Mediazione, la Riforma Cartabia, le nuove marginalità

Non è una semplice ristampa. Sarebbe stato semplice, per quanto attuale, limitarsi a rendere nuovamente disponibile in libreria «I Malamente – le nuove marginalità, ragazzi messi alla prova», libro che dal 2013 in poi ha segnato un’epoca; ma ciò che è apparso urgente è stato tutt’altro genere di operazione.

«Ci sono libri e libri», raccontano con emozione gli autori Palmieri, Miraglia e Grimaldi, di fronte a questa rinascita fortunata. «Libri che durano una vita e libri più effimeri, figli del momento; che funzionano, “ballano una sola estate”, come un pezzo di moda». Ci sono volumi, invece, che sono «per la vita e per tutti».

«I Malamente», anche nelle intenzioni di Armando Editore, entusiasta di questa riedizione del tutto attualizzata, fa parte senza alcun dubbio di questa seconda classe di pubblicazioni.

-Perché, allora, rimettere mano a queste pagine che già avevano colpito così tanto?

«I Malamente», nella versione originaria, «aveva un focus molto preciso: quello della Mediazione Penale Minorile.

Con la Riforma Cartabia, però, si è introdotto un concetto nuovo, che ne ha ridefinito finalità e contorni: quello di Giustizia Riparativa».

Un diverso paradigma di base, quindi, nonché nuove modalità attuative.

La terminologia rinnovata – ci preme sottolinearlo – è quella che sostituisce il termine «Penale» (e il concetto di pena) con quello di «Riparazione»: riparazione delle conseguenze nefaste degli atti commessi, con particolare attenzione alla persona offesa.

Dal punto di vista teorico è un concetto rivoluzionario di cui è intuitivo cogliere la portata educativa: non è la punizione che porta al cambiamento del responsabile dell’atto, bensì la riparazione nei confronti della vittima dell’atto stesso.

 Al lettore salterà immediatamente all’occhio la scelta di una nuova copertina, di forte impatto. È il murale di Caivano, che raffigura le bimbe, vittime dei fatti gravi di cui i giornali tanto hanno narrato.

La scelta di tale immagine non è puramente estetica, non vuole ammiccare all’attualità nuda e pura. Ma intende, invece, farsi portatrice dell’approccio critico, analitico, che – anche nei confronti delle norme attuali – gli autori non intendono abbandonare.

Si chiedono, infatti, a partire dall’introduzione: «[…] Cosa resta, alla fine di questa vicenda?

Un grande murale, sulla facciata di una casa di Caivano. Che rappresenta due bambine che uniscono le mani, nella speranza che dalla terra che stringono tra le dita cresca una pianta solida e rigogliosa.

Ma cosa ci insegna Caivano? Cosa abbiamo imparato, osservando il degrado dei luoghi e delle strutture dove le bambine venivano portate? La palestra in disuso, i parchi in disarmo, l’abbandono…

 […] Ma quando creiamo il vuoto sociale – in cui le politiche per i giovani sono assenti e in cui le leggi sono solo punitive, senza entrare nel cuore dei bisogni – creiamo le basi quotidiane per continuare ad avere cento, mille vicende Caivano”».

Le due bambine di Caivano, dunque, sono un simbolo.

Ad essere penalizzate, infatti, dopo aver subito abusi gravissimi, sono ancora una volta loro e le loro famiglie.

Mentre i responsabili di quegli atti – gli adolescenti e poi gli adulti all’interno del contesto – hanno ricevuto una Pena non rieducativa e certo non sono stati oggetto di alcuna Giustizia Riparativa, le due bimbe sono state collocate in una struttura, lontane dalla famiglia. Chi sembrano essere i colpevoli dunque? E chi le vittime?

Le bambine penalizzate dalla separazione dai propri cari sono tra le vittime o tra i puniti? E la famiglia, lontana dalle proprie bambine, non appare anch’essa punita, per la grave colpa di non aver salvato, tutelato abbastanza, le piccole dai propri carnefici?

Perché non si nota alcuna differenza sostanziale, significativa, evidente, tra i destini di vittime e carnefici?

«Ecco, allora, che – alla luce di questi fatti tremendamente esemplari – saltano agli occhi altre centinaia, migliaia di decreti, atti autoritativi che sanciscono un destino simile per tante famiglie e per tanti bambini penalizzati alla stessa maniera. Ed ecco che noi, oggi – ricordano ancora gli autori – non possiamo non osservare con approccio critico proprio questi provvedimenti che quotidianamente disegnano la vita di migliaia di famiglie condannandole allo stesso ingiusto destino. La Giustizia, invece – soprattutto ove siano coinvolti Bambini e Famiglie – ha il dovere di essere un Giustizia che aiuta, rieduca, sostiene e dona speranza.»

 

Ufficio Stampa INPEF

Milano: il tribunale accoglie l’istanza. Un bimbo di solo un anno e mezzo rientra a Natale dai suoi genitori

Il Tribunale ha accettato l’istanza di riportare a casa un bambino di un solo anno e mezzo per le feste di Natale
Milano. (22 dicembre 2023) Giacomino (nome di fantasia) un bambino di un solo anno e mezzo potrà passare il Natale con i suoi cari. Il Tribunale per i minorenni di Milano ha emesso un decreto in cui ordina il rientro a casa del bambino per le feste natalizie.
La vicenda prende il via fin dalla nascita del bambino, a causa della superficialità e oseremmo dire cattiveria di alcuni psichiatri che, con le loro valutazioni e relazioni, hanno fatto sì che questo bambinello vivesse lontano dalla sua mamma e dal suo papà per più di un anno.
I genitori si sono quindi rivolti alla Professoressa Vincenza Palmieri e allo studio Miraglia per ottenere verità e giustizia per Giacomino e per la loro famiglia. Sebbene fosse stato chiaro fin da subito che il provvedimento di allontanamento era stato eccessivo, i genitori si sono messi in gioco per il bene del figlio seguendo scrupolosamente le indicazioni dei servizi e dei professionisti, tanto che gli stessi Servizi Sociali hanno evidenziato la loro progressiva e positiva evoluzione.
Alla luce di queste ed altre circostanze positive, come rilevato chiaramente nella perizia del consulente di parte, è apparso necessario il rientro di Giacomino presso i genitori. Il Tribunale ha quindi ritenuto necessario che rientrasse subito a casa per trascorrere le festività con la sua famiglia.
L’avvocato Miraglia oltre ad esprime una grandissima gioia per questo bambino e i suoi genitori non usa mezzi termini: “È una storia commovente che evidenzia l’importanza di una valutazione accurata nei casi di tutela minorile. Speriamo che esperienze simili portino a una riflessione sulla necessità di riforme nel sistema per garantire decisioni più ponderate e nel miglior interesse dei bambini e delle famiglie coinvolte. La nostra istanza è stata depositata in ottobre, in meno di due mesi il Tribunale ha richiesto le relazioni aggiornate e addirittura emesso un provvedimento, su questo non posso esimermi di fare un plauso al Tribunale per la celerità ed anche per l’umanità dimostrata nel permettere al bambino il rientro proprio il giorno di Natale.”
Secondo la Professoressa Vincenza Palmieri che segue la famiglia: “Sono contenta che proprio in questa felice ricorrenza anche Giacomino sia lì dove si trovava un altro bambinello duemila anni fa, cioè con la sua famiglia. Tuttavia il mio pensiero va a tutti quei bambini che anche quest’anno dovranno passare il Natale lontano dai loro cari.
In un libro ho scritto: «Soluzione alloggiativa, una grotta. Non una culla ma un giaciglio di paglia. Un bambino nudo, al freddo e al gelo, coperto solo da un panno bianco. Un bue ed un asino in camera da letto vicino al neonato. Di Giuseppe il Falegname dicono che abbia sposato sua madre Maria ma che non sia lui il vero padre. Quale sarebbe, oggi, il destino di Gesù Bambino?»
Ritengo che si possano aiutare le famiglie a casa loro come è successo a Betlemme e come è successo oggi a Milano. Credo che i miracoli possano diventare la normalità.”

Ci uniamo all’augurio di una riforma del sistema che riporti a casa tutti i bambini strappati e auspichiamo che ora questa famiglia e questo bambino possano avere una vita serena e felice.
FamiglieUnite.it

” Armando Editori presenta: “Bambini Prigionieri”

“10, 100, 1000 Bibbiano. Il nuovo libro di Vincenza Palmieri e Francesco Miraglia. Il volume arriva in libreria proprio quando un altro possibile “caso Bibbiano” si affaccia alle cronache: nell’indagine coordinata dalla Procura di Massa la Filiera Psichiatrica sembra manifestarsi, ancora una volta, in tutta la sua ferocia

«Se fin dal principio non avessimo utilizzato ciò che abbiamo di più caro – il Diritto, la Ricerca, la Scienza senza scheletri nell’armadio, la Libertà di Comunicazione – e non ne avessimo fatto un metodo, molte cause sarebbero state perse: molti bambini sarebbero stati persi. E noi preferiamo essere scomodi che perpetrare l’ingiustizia».

È uno dei passaggi di Bambini Prigionieri, il nuovo libro di Vincenza Palmieri (Presidente Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare e Consulente Tecnico Forense) e di Francesco Miraglia (Avvocato Cassazionista Esperto in Diritto Minorile e Mediazione Penale) da oggi in libreria con Armando Editore.

Con una Prefazione di Mario Giordano e la Postfazione di Francesco Morcavallo, il testo racconta – partendo dal “caso Bibbiano” – le storie di madri e padri che si sono visti sottrarre i propri figli a causa di una presunta inidoneità genitoriale. Storie di allontanamenti illegittimi e di perizie “copia & incolla”, di bambini strappati alle loro famiglie solo per essere segregati nelle strutture, sedati e a volte persino legati ai letti; nonché di cooperative create e mantenute in vita al solo scopo di lucrare, spesso con la compiacenza della politica, sulla pelle dei più deboli.

 

Bambini Prigionieri arriva sugli scaffali nello stesso giorno in cui un altro possibile “caso Bibbiano” s’impone all’attenzione mediatica. Si tratta di un’indagine anticorruzione coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Massa, che vede coinvolti funzionari pubblici, rappresentanti di enti locali e gestori di una cooperativa rispetto ai servizi di “Accoglienza” dei minori:

Una filiera declinata in tutto il suo torbido invischiamento, sostiene Vincenza Palmieri per fare sempre più affari con i bambini prigionieri. Questo volume è il nostro contributo affinchè  “10, 100, 1000 Bibbiano” possano  mettere a nudo ancora una volta il Sistema di collusione politica che, attraverso clientelismo e bacini di voti lavora notte e giorno per alimentare se stesso, a discapito dei Minori e delle Famiglie”.                     

I fatti di Massa Carrara» afferma Francesco Miraglia «come tante altre inchieste di questi anni, dimostrano l’esistenza di un sistema che merita attenzione da parte dell’opinione pubblica ma soprattutto della politica, di ogni colore. Storie portate alla luce in questo libro, che raccontiamo attraverso casi concreti vissuti in prima persona come professionisti.“

Se “10, 100, 1000 Vietnam”, 50 anni fa, rappresentava l’entusiasmo dei giovani che auspicavano un’epocale rivoluzione sociale, oggi – con identico entusiasmo – “10, 100, 1000 Bibbiano” vuole essere il grido di chi si dà la missione di liberare i BAMBINI PRIGIONIERI e smascherare una Filiera Psichiatrica e Politica che anche quest’anno, a Natale, lascerà oltre 50 mila bambini lontani dalle proprie case.

 

Il giudice sono io! Bambino lasciato alla madre.

Ottimo e rivoluzionario decreto del Tribunale Ordinario di Torino Sezione Settima Civile – Famiglia
Le valutazioni psichiatriche non sono più un dogma in tribunale
Torino. “Il Tribunale non ignora la proposta di allontanamento del minore da entrambi i genitori da parte del Servizio di N.P.I. ma, allo stato, la ritiene poco praticabile e dagli esiti incerti, vuoi per le ragioni sopra indicate, vuoi per la considerazione che i principali aspetti di disagio del bambino paiono ricollegabili al conflitto separativo…” Con queste parole il Tribunale Ordinario di Torino, riunito in Camera di consiglio nelle persone del Presidente Dott. Cesare Castellani e dei giudici, Dott. Alberto La Manna e Dott.ssa Serafina Aceto, ha rigettato la proposta del Servizio di Neuropsichiatria infantile della ASL TO 2 di allontanare un bambino di soli sei anni dalla sua mamma e dal suo papà.
Come spiegheremo di seguito la notizia è molto importante e merita di essere pubblicata, anche se, per tutelare la privacy del bambino, preferiamo non entrare troppo nel merito. Diciamo solo che il decreto si colloca nell’ambito di una separazione molto conflittuale, per cui il Servizio di Neuropsichiatria infantile della ASL TO 2 era giunto a raccomandare l’allontanamento del bimbo da entrambi i genitori.
La Professoressa Vincenza Palmieri, Consulente Tecnico di Parte della madre, ha sottolineato l’importanza di fondare le valutazioni su basi oggettive: “Quando si fa una consulenza è importante, come tecnico, tenere conto della situazione oggettiva e difenderla, come abbiamo fatto in questo caso. L’atto peritale, come nella mia professione, deve avere un fondamento scientifico e basarsi su fatti e prove accertate e non su ipotesi o considerazioni soggettive dei vari operatori. Quando le conclusioni sono fondate su riscontri concreti, è possibile addivenire ad una decisione condivisibile e giusta che risolva la situazione.”
“Siamo molto soddisfatti della decisione del Tribunale.” Ha dichiarato l’avvocato della mamma Francesco Miraglia. “Per quanto concerne la giustizia minorile, ho sottolineato spesso nei Tribunali le criticità derivanti dall’appiattirsi sulle perizie degli psichiatri senza effettuare un’adeguata istruttoria, limitandosi ad un semplice copia incolla delle decisioni del consulente. Nel caso di specie i giudici hanno deciso di riprendersi il loro ruolo di Periti dei Periti e di fare un’istruttoria appropriata che li ha portati a rigettare la valutazione del Servizio di Neuropsichiatria infantile.”
Un altro aspetto molto positivo del decreto è il riconoscimento dei legami e degli affetti familiari. Infatti il Tribunale, pur disapprovando severamente alcuni comportamenti dei genitori, ha ritenuto opportuno mantenere i rapporti intra-familiari, in particolare con la madre: “… è verosimile, oltretutto, che un distacco dalla madre, con cui il rapporto, pur non equilibrato, rimane stretto, verrebbe dal minore vissuto in modo traumatico …”
Anche Paolo Roat, Responsabile Nazionale Tutela Minori per il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani, esprime soddisfazione per questa decisione: “A volte, in conformità con alcune teorie psichiatriche astratte di inadeguatezza genitoriale, si finiva per punire il minore per presunti difetti dei grandi. In questo caso il Tribunale ha deciso di mettere al primo posto il bene del minore. È un passo avanti molto importante e significativo.”

il Seminario “Il Minore autore di reati”

 

COMUNICATO STAMPA
Il 3 dicembre l’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare propone
il Seminario “Il Minore autore di reati”

Con l’intervento di testimonianza “Ero una baby squillo, oggi parlo alle giovani donne
 
Nell’ambito del Master in Pedagogia Giuridica Forense e Penitenziaria – novità sperimentata con grande successo dall’INPEF quest’anno – sabato 3 dicembre si terrà un Seminario straordinario, gratuito e aperto al pubblico (accreditato presso l’Ordine degli Avvocati di Roma) sul tema del “Minore autore di reati”.
Gli argomenti trattati, di straordinaria attualità, abbracceranno la tematica da più ottiche complementari, percorrendola nei suoi punti fondamentali:

  • Il reato come espressione del disagio esistenziale
  • Le Baby-gang: caratteristiche e organizzazione interna
  • Il DPR 448/88
  • Le attività dei Centri per la Giustizia Minorile
  • La progettazione di rete e gli interventi educativi di recupero, di sostegno e di educazione all’autonomia personale rivolti ai minori collocati in comunità educative.
  • L’Ordinamento Penitenziario e la sua attuazione: le criticità del trattamento e del reinserimento dei minori autori di reato.
  • La progettazione di rete degli interventi di recupero e di rieducazione rivolti ai minori ristretti negli Istituti Penali per i Minorenni

per giungere, infine, alla composizione e simulazione di un progetto reale.
Il Seminario sarà condotto la mattina dalla Prof.ssa Stefania Petrera (Giudice Onorario c/o la sezione Minori della Corte di Appello di Roma, Pedagogista Familiare) ed il pomeriggio dall’Avv. Francesco Miraglia (Penalista, Esperto in Diritto di Famiglia e Minorile) assieme all’Avv. Carmen Pino (Penalista, Esperta in Diritto di Famiglia e Minorile).
In particolare, a rendere tale evento assolutamente unico, si assisterà ad una testimonianza davvero particolare dal titolo “Ero una baby squillo, oggi parlo alle giovani donne”, fortemente voluto dal Presidente Palmieri e realizzato grazie all’Avv Miraglia, difensore della ragazza che è oggi al contempo vittima e reo.
<<Il mio compagno non mi ha mai obbligato, è vero. Ma mi ha fatto capire che se non avessimo avuto soldi a sufficienza, visto che poco dopo l’inizio della nostra relazione è rimasto senza lavoro, se ne sarebbe andato all’estero e io non volevo perderlo. Era il mio punto di riferimento; così ho pensato che, in quel modo, sarei riuscita a mantenere entrambi […] Avevo 16 anni, nessuna esperienza. Ero invaghita e non mi rendevo conto della terribile strada che stavo per intraprendere>>.
Un evento di tale portata ribadisce concretamente l’importanza di non avere burocrati della formazione a parlare alle nuove generazioni ed evidenzia nel contempo la necessità di sostenere chi rompe il muro della vergogna e dell’omertà.
“Non possiamo pensare che sia una sorta di outing” – commenta in proposito il Presidente Vincenza Palmieri – ma, anzi, rappresenta la manifestazione di una presa di coscienza che passa attraverso la formazione delle giovani generazioni e che si allinea alla prassi, per noi abituale, di avvalersi di professionisti che lavorano quotidianamente sul campo e che ne sono testimoni con la propria vita. Come la nostra amica, che potrà criticamente rispondere alle domande sui perché individuali e sociali tale fenomeno delle baby squillo sia oggi così frequente.
E’ un fenomeno, infatti, molto più sommerso di quanto non riusciamo neanche ad immaginare. E la difesa dei Diritti Umani passa anche attraverso la prevenzione dello sfruttamento sessuale delle bambine e dei bambini.
Siamo orgogliosi di poter dare il nostro piccolo contributo”.
 
———————————————————————————————–
Per informazioni e prenotazioni: – pedagogiafamiliare@gmail.com
– 06.5811057 – 06.5803948 – 329.9833356 – 329.9833862
La Segreteria Organizzativa è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 18.00 ed il sabato dalle ore 10.00 alle ore 13.00

Convegno “Le Garanzie e i Valori: l’Internazionale Minorile”

Convegno organizzato da I.N.PE.F. e dall’Ambasciata della Repubblica dell’Ecuador in Italia – Torino, 1 Aprile 2016 ore 16. Centro Incontri della Regione Piemonte, Corso Stati Uniti 23

Torino, (informazione.it – comunicati stampa – politica e istituzioni) Nell’ultimo periodo, sono stati oltre 100 i bambini ecuadoriani residenti in Italia allontanati dalle famiglie di origine e collocati in case famiglia o centri di accoglienza. Un fenomeno che ha allertato il Governo dell’Ecuador, Paese da sempre attento ai Diritti Umani ed in particolare ai Diritti dei Minori, spingendolo a dare avvio ad una serie di iniziative di sensibilizzazione delle Istituzioni locali a tale problematica. Già dal 2014, del resto, l’Ecuador ha istituito insieme all’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare un gruppo di lavoro che, oltre ad agire concretamente su alcuni casi di ricollocamento dei minori preso le famiglie di origine, si è anche fatto carico di numerose iniziative legislative e mediatiche per sensibilizzare il Governo Italiano e l’opinione pubblica ad un cambiamento importante nel rispetto dei Diritti dei Minori.
Da Torino, scelta per l’alta presenza di cittadini ecuadoriani che vi risiedono e per il ruolo strategico che questa città metropolitana riveste, a livello nazionale, nelle Politiche per l’Infanzia, partirà dunque la prima di una serie di iniziative che attraverseranno l’Italia, con tale fine.

Convegno “Le Garanzie e i Valori: l'Internazionale Minorile”

All’evento, dal titolo “Le Garanzie e i Valori: l’Internazionale Minorile”, che si terrà il prossimo 1° aprile presso il Centro Incontri della Regione Piemonte, parteciperanno, oltre ad alcuni rappresentanti delle Amministrazioni Comunali, Provinciale e Regionali, Juan Fernando Holguín Flores, Ambasciatore dell’Ecuador in Italia e la Prof.ssa Vincenza Palmieri, Presidente I.N.PE.F., insieme all’Avv. Francesco Miraglia e all’Avv. Francesco Morcavallo, ​triade ​ che costituisc​e​ il Gruppo di Lavoro dell’INPEF per la tutela dei Diritti dei Minori in Italia.
Tra i relatori, sarà presente anche l’On. Eleonora Bechis, membro della Commissione Infanzia della Camera dei Deputati, originaria proprio della città di Torino.

Juan Fernando Holguín Flores, Ambasciatore dell’Ecuador in Italia, ha dichiarato: “Los excelentes resultados obtenidos por la estrategia desarrollada por el Gobierno del Ecuador en su apoyo a los niños y familias ecuatorianas en conflicto con los servicios sociales y/o tribunales de menores en Italia nos llenan de satisfacción. Ecuador protege a la familia como un núcleo de la sociedad y pilar de su desarrollo. Su integridad y protección es una prioridad nacional. Independientemente de su lugar de residencia, los ciudadanos ecuatorianos conocen que están respaldados por el Gobierno del Presidente Rafael Correa a través de su Embajada y Consulados”.
In occasione del Convegno, sarà anche inaugurata la mostra itinerante
“Storie di Padri, di Madri e soprattutto di Bambini”
per dare voce a quei bambini – di tutte le nazionalità – che sottratti alle proprie famiglie chiedono di essere ascoltati, scrivono diari e inviano lettere ai giudici per dire “Voglio tornare a casa!!”.
La Professoressa Palmieri, Presidente dell’INPEF, infatti, ha “raccolto disegni, lettere, poesie di bambini che sono “trattenuti” in talune strutture e che chiedono di potere tornare a casa dai loro genitori, dai fratelli, d​ai giochi lasciati nella cameretta quando sono stati portati via. La Mostra da’ voce a questi bambini e vorrei che si arricchisse man mano che toccherà altre città, con l’aiuto di quanti potranno e vorranno contribuire. Perché se nessuno li ha mai ascoltati, noi​ amplificheremo le loro voci!​”.
Il Gruppo di Lavoro sollecita la più ampia partecipazione possibile all’iniziativa, sottolineando che “Non è mai abbastanza quello che facciamo per i Diritti Umani ed i Diritti delle fasce più fragili: i bambini!”

“Le Garanzie e i Valori: l'Internazionale Minorile"

che si terrà Venerdì 1 aprile 2016 – a partire dalle ore 16.00
 
presso il
Centro Incontri della Regione Piemonte
Corso Stati Uniti 23  Torino
 
Un  prestigioso evento, organizzato dall’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare e  dall’Ambasciata dell’Ecuador in Italia, per affermare e promuovere ancora una volta il tema dei Diritti dei Minori.
 
Location dell’iniziativa sarà Torino, scelta per l’alta presenza di cittadini ecuadoriani che vi  risiedono e per il ruolo strategico che questa città metropolitana riveste, a livello nazionale, nelle  Politiche per l’Infanzia.
 
 
Un pomeriggio di studio e di riflessioni che si concluderà con l’inaugurazione della
 
mostra itinerante
 
Storie di Padri, di Madri e soprattutto di Bambini
 
Un evento nell’evento per dare voce a quei bambini – di tutte le nazionalità – che sottratti alle proprie famiglie chiedono di essere ascoltati, scrivono diari e inviano lettere ai giudici per dire “Voglio tornare a casa!!”
 
È fondamentale prenotarsi secondo le modalità indicate nella locandina in allegato. Le domande saranno accolte sino al numero consentito in sala.
Ai partecipanti è richiesta l’esibizione di un documento di riconoscimento.

Incontro istituzionale presso la sede nazionale dell'INPEF in difesa dei diritti dei bambini

 Ambasciata dell’Ecuador, INPEF, Gruppo Istituzionale a garanzia dei Diritti dei Minori ecuadoriani in Italia in un incontro storico: un passo fondamentale sulla strada dei Diritti Umani, dei Minori e della Multiculturalità nel nostro Paese – 
Si è svolto ieri, presso la sede dell’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare,  un importante incontro operativo-istituzionale tra le figure più alte e rappresentative dell’INPEF, l’Ambasciatore dell’Ecuador in Italia Juan Holguìn Flores – accompagnato dalle alte cariche della rappresentanza diplomatica ecuadoriana nel nostro Paese – ed il Gruppo di Lavoro Istituzionale a Garanzia dei Diritti dei Minori Ecuadoriani in Italia, nelle persone della Prof.ssa Vincenza Palmieri e dell’Avvocato Francesco Miraglia, alla presenza dell’On. Eleonora Bechis, in qualità di membro della Commissione Parlamentare Infanzia e Adolescenza presso la Camera dei Deputati.
Molti i punti all’ordine del giorno, parecchie le questioni di peso e le urgenze affrontate, con l’intento di fortificare il modello operativo già in essere ed estendere il partenariato. Innanzitutto, è stato chiarito lo stato dell’arte sul lavoro di rappresentanza legale e di supporto psico-pedagogico per le famiglie ecuadoriane i cui bambini sono stati ingiustamente allontanati. Dopo un anno e mezzo di intervento coordinato tra Governo dell’Ecuador e Gruppo di Lavoro Istituzionale, l’Ambasciatore Juan Holguìn Flores ha dichiarato: “Siamo molto soddisfatti dei risultati ed abbiamo ritenuto di rinnovare l’intesa e di siglare un nuovo Protocollo, in conseguenza del grande successo che ha permesso di tornare a casa a oltre trenta bambini”.
Un tema a cui si è dedicata grossa attenzione è stato quello della possibile applicazione dello Ius Solis in Italia e la concessione della Cittadinanza Italiana ai figli degli immigrati nati nel nostro Paese: il Governo Ecuadoriano, infatti, guarda con vivo interesse e favore a tale processo normativo mediante il quale i figli di cittadini ecuadoriani nati nel territorio d’Italia accederebbero per diritto alla Cittadinanza.
Fondamentale, in questo contesto, è la verifica della situazione attuale e l’implementazione di sistemi innovativi di integrazione tra migranti e cittadini italiani, nell’ottica di favorire metodi, approcci, attività di costruzione di una reale multiculturalità integrata nel nostro Paese, fondata su un lavoro comune in materia.
Si è ribadita, dunque, la necessità di realizzare eventi di comunicazione, formazione, informazione e sensibilizzazione per la comunità ecuadoriana in Italia, in tutto il territorio del nostro Paese. Oltre al lavoro ampio, profondo e concreto svolto dal Gruppo di Lavoro Istituzionale composto dalla Prof.ssa Vincenza Palmieri e dagli Avvocati Francesco Miraglia e Francesco Morcavallo, si caldeggia una collaborazione fattiva da parte di tutte le forze politiche italiane e delle Istituzioni preposte a tali attività, nel Paese, per creare nuovi spazi e ambiti di promozione dei Diritti, dell’Integrazione e della multiculturalità.
L’incontro, svoltosi in un clima di grossa stima ed attiva collaborazione tra i Soggetti, ha visto moltiplicarsi gli stimoli reciproci e le proposte concrete.
Una riunione – per dirla con le parole dell’Ambasciatore dell’Ecuador – molto interessante creativa e produttiva, in cui c’è stato un vivace scambio di punti di vista su temi che riguardano i bambini in particolare, ma anche tutta la comunità ecuadoriana in Italia; un incontro importante, da cui credo partiranno tanti nuovi bei progetti”.
Anche l’On. Bechis ha sottolineato la crucialità dei temi trattati e la convinzione che “la collaborazione con l’INPEF e l’Ambasciata dell’Ecuador darà ottimi risultati, soprattutto nel moltiplicare il lavoro, attraverso il dialogo con altri ambasciatori. In più occasioni ​ la Presidente Palmieri ​ha ribadito di puntare ad assicurare a tutti il diritto alla felicità, io vorrei andare oltre, mirando al diritto alla serenità”.
L’incontro si deve, dunque, considerare come uno dei passi, forse dei primi passi, nella costruzione di una realtà multiculturale integrata, viva e propositiva sul fronte dei Diritti Umani, delle famiglie e dei Minori. Si apre quindi una stagione densa di lavoro ed eventi, per la costruzione e la realizzazione
http://www.cronacasociale.it/wp/incontro-istituzionale-presso-la-sede-nazionale-dellinpef-in-difesa-dei-diritti-dei-bambini/