Intervista all'avvocato Francesco Miraglia sul decreto di allontanamento del ragazzo dipendente da videogiochi
Il ragazzo rimane con sua madre’
Allontanamento firmato, ma l’avvocato «Per portarlo via devono arrestarlo»
CREMA – «O lo arrestano o se lo portano via attraverso la procedura del trattamento sanitario obbligatorio, altrimenti il ragazzo rimane qui, a casa con sua madre». L’avvocato Francesco Miraglia ne è certo. Il legale si occupa del ‘caso’ del ragazzino quindicenne che il tribunale dei minori vuole allontanare dalla madre in quanto dipendente dai videogiochi. Tanto che non riusciva nemmeno ad andare a scuola.
Il decreto di allontanamento è stato emesso il 28 dicembre scorso ed è stato notificato all’avvocato lunedì 5 febbraio 2018. «Chiediamo — prosegue l’avvocato — di sospendere il decreto. Si tratta dell’ennesimo provvedimento superficiale, che non tiene conto del fatto che il ragazzo non gioca più e va regolarmente a scuola»
https://t.co/F5mwCKQ8MW
(https://twitter.com/MiragliaInfo/status/960949467271843841?s=03