Roma, 16 febbraio 2025 – Con grande onore, Francesco Miraglia è stato ufficialmente nominato Cavaliere dell’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia (UNCI), un prestigioso riconoscimento che premia l’impegno e la dedizione nel campo professionale, giuridico e sociale.
L’UNCI, fondata nel 1980, riunisce coloro che hanno ricevuto onorificenze cavalleresche per meriti distintivi nella loro professione o per il servizio reso alla comunità. Francesco Miraglia si è distinto per il suo costante lavoro nella difesa dei diritti, nella tutela delle fasce più deboli della società e nell’affermazione della giustizia, incarnando i valori dell’Unione.
La cerimonia di investitura si è svolta oggi, 15 febbraio 2025, in una prestigiosa cornice istituzionale, alla presenza di autorità civili e rappresentanti dell’UNCI. Durante l’evento, Francesco Miraglia ha espresso il suo ringraziamento per questo importante riconoscimento:
“Ricevere questa onorificenza è per me un grande onore. La considero un incentivo a continuare con dedizione e responsabilità il mio impegno nel mondo della giustizia e nel supporto alla comunità. Questo riconoscimento non è solo personale, ma appartiene a tutti coloro che ogni giorno lottano per i valori di equità, legalità e solidarietà.”
L’UNCI si dedica alla promozione di attività culturali e sociali, favorendo il dialogo e la collaborazione tra i suoi membri per la realizzazione di progetti a beneficio della collettività. Con il suo operato, Francesco Miraglia rappresenta un esempio di professionalità e passione civile, incarnando perfettamente i principi dell’Unione
Roma, 15 febbraio 2025 – Con grande onore, Francesco Miraglia è stato ufficialmente nominato Cavaliere dell’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia (UNCI), un prestigioso riconoscimento che premia l’impegno e la dedizione nel campo professionale, giuridico e sociale.
L’UNCI, fondata nel 1980, riunisce coloro che hanno ricevuto onorificenze cavalleresche per meriti distintivi nella loro professione o per il servizio reso alla comunità. Francesco Miraglia si è distinto per il suo costante lavoro nella difesa dei diritti, nella tutela delle fasce più deboli della società e nell’affermazione della giustizia, incarnando i valori dell’Unione.
La cerimonia di investitura si è svolta oggi, 15 febbraio 2025, in una prestigiosa cornice istituzionale, alla presenza di autorità civili e rappresentanti dell’UNCI. Durante l’evento, Francesco Miraglia ha espresso il suo ringraziamento per questo importante riconoscimento:
“Ricevere questa onorificenza è per me un grande onore. La considero un incentivo a continuare con dedizione e responsabilità il mio impegno nel mondo della giustizia e nel supporto alla comunità. Questo riconoscimento non è solo personale, ma appartiene a tutti coloro che ogni giorno lottano per i valori di equità, legalità e solidarietà.”
L’UNCI si dedica alla promozione di attività culturali e sociali, favorendo il dialogo e la collaborazione tra i suoi membri per la realizzazione di progetti a beneficio della collettività. Con il suo operato, Francesco Miraglia rappresenta un esempio di professionalità e passione civile, incarnando perfettamente i principi dell’Unione
Francesco Miraglia è stato insignito del prestigioso Premio Athena d’Oro durante una cerimonia di alto valore culturale e professionale che si è svolta l’8 novembre presso la storica cornice di Palazzo Valentini a Roma, in una sala gremita e arricchita dalla presenza di illustri personalità del mondo della cultura e della professione. Questo riconoscimento, conferito dalla Fondazione Area Cultura ETS, si presenta come un omaggio non solo al talento, ma anche all’impegno di Miraglia, che da anni si distingue come professionista e scrittore impegnato nella difesa dei diritti e nella promozione di valori universali come la giustizia e la dignità umana.
Il Premio Athena d’Oro celebra quelle figure che, attraverso il proprio operato, hanno contribuito a plasmare positivamente il tessuto culturale e sociale del Paese. Miraglia, noto per la sua dedizione e per la sua integrità professionale, ha saputo affrontare questioni complesse, spesso legate alla sfera dei diritti umani e delle libertà fondamentali, con una visione chiara e un profondo senso di responsabilità. Nelle sue opere e nel suo lavoro come professionista, Miraglia ha sempre posto in primo piano la persona e il valore della giustizia, consapevole che ogni caso rappresenta non solo un episodio di vita, ma una possibilità di contribuire a una società più equa. Ricevere questo premio, ha dichiarato Miraglia, rappresenta per lui un riconoscimento che va oltre la dimensione personale: è un omaggio alla giustizia e a chi si impegna quotidianamente per difenderla, e un incoraggiamento a continuare su questo percorso per dare voce a chi spesso non ne ha.
Ad aprire la cerimonia è stato l’Onorevole Fabrizio Santori, Segretario Generale dell’Assemblea Capitolina, il quale ha evidenziato l’importanza di sostenere quelle figure come Miraglia, che rappresentano l’eccellenza italiana e che, con il proprio lavoro e la propria visione, contribuiscono a promuovere i valori del nostro Paese nel mondo. L’evento è stato organizzato dalla Fondazione Area Cultura ETS, presieduta dalla dottoressa Angelica Loredana Anton, che ha ribadito nel suo discorso come la cultura rappresenti l’essenza stessa della società e ha ringraziato tutti i premiati per il loro ruolo nel rafforzare e ampliare gli orizzonti culturali e sociali dell’Italia. Miraglia, con il suo operato, incarna appieno questi valori, mostrando come l’unione tra giustizia e cultura possa davvero essere la chiave per una società più coesa e giusta.
La Corte d’Appello annulla la sentenza di adottabilità
ROMA (24 ottobre 2024). Sentenza annullata: la tredicenne sinti potrà riavere la sua bimba, che le era stata tolta appena nata per essere dichiarata adottabile. La Corte di Appello di Roma ha accolto il ricorso presentato dalla famiglia della ragazzina, tramite l’avvocato Miraglia: nessuno era stato informato della dichiarazione di adottabilità della piccola e soprattutto alla giovane mamma non è stata offerta la possibilità – prevista per legge – di riconoscere la figlia, una volta raggiunti i 16 anni di età.
«Una bella vittoria – dichiara l’avvocato Miraglia, che annuncia –: abbiamo denunciato l’assistente sociale e il giudice relatore al tribunale di Perugia, auspicando che il gip li rinvii a giudizio, in quanto è ormai chiaro, e sancito anche dalla sentenza d’appello, che hanno palesemente violato la legge».
La vicenda risale al 2023, quando la giovane mamma tredicenne era ancora incinta della sua bambina. Gli assistenti sociali la spediscono a vivere in una casa famiglia fino al momento del parto, avvenuto a maggio, dopo il quale non le viene data la possibilità di stare con la figlioletta se non per una manciata di giorni. Con l’ inganno, fingendo di portarla a fare una visita di controllo, affidano la neonata a una famiglia. Nel frattempo, con una celerità inusuale – 28 giorni appena – il Tribunale per i Minorenni di Roma emana la sentenza di adottabilità della bambina, adducendo un presunto “stato di abbandono” della piccola.
In realtà la neo mamma ha attorno a sé l’intero nucleo familiare che la supporta, ma soprattutto accade qualcosa di contrario ad ogni principio legislativo: in pieno spregio della legge 184/83 alla mamma non viene concessa la possibilità di poter attendere i 16 anni per riconoscere la figlia. E per giunta a nessuno dei familiari è stato comunicato l’avvio del procedimento di adottabilità. La ragazza invece avrebbe dovuto mantenere la bimba con sé in seno alla sua famiglia, fino al compimento di 16 anni e poi diventarne madre a tutti gli effetti.
Sulla base di queste aperte violazioni della legge, all’udienza della Corte d’Appello, svoltasi lo scorso 17 settembre, i giudici hanno accolto il ricorso, dichiarando la nullità della sentenza di adottabilità del Tribunale per i Minorenni di Roma, confermando però il collocamento della bimba presso la famiglia affidataria, per non causarle dei traumi, fintantoché non si compia il processo di graduale avvicinamento della piccola alla madre naturale e possano stare finalmente insieme.
Questa vicenda solleva una questione ancora più ampia: il problema della giustizia non riguarda solo i grandi casi , ma anche le persone comuni, spesso appartenenti alle fasce più deboli della società. In questo caso specifico, i giudici e gli operatori coinvolti sembrano aver agito con una grave negligenza. Se ignoravano le norme, si tratta di una questione di incompetenza, ma se, al contrario, erano pienamente consapevoli delle leggi e hanno scelto deliberatamente di non applicarle, ci troviamo di fronte a un problema ancora più preoccupante. Questo atteggiamento potrebbe addirittura far pensare che tali violazioni siano avvenute perché la vicenda riguarda una famiglia Sinti? È un interrogativo scomodo, ma che merita di essere posto, perché il diritto deve essere uguale per tutti, indipendentemente dall’origine etnica o sociale.
Buonasera Gentilissimo Francesco Miraglia, sono Angelica Loredana Anton(Attrice, Scrittrice e Giornalista nonché Presidente, Fondatrice ed Ideatrice di Area Cultura, registrata come Rappresentante di interessi della Camera dei Deputati). Mi occupo di Cultura a 360 gradi e specialmente di Letteratura che sostengo molto, per cui organizzo Premi e Concorsi Letterari.
Prima di tutto mi complimento con Lei per la sua grande Professionalità.
Sarei felice ed onorata se Lei accettasse il Premio Area Cultura “Il libro dell’anno”2023 per il suo bellissimo Libro “L’avvocato dei bambini”. La Cerimonia di Premiazione sarà il 4 Novembre(di Sabato) alla Casa del Cinema a Villa Borghese nella Sala Cinecittà, ore 16:00. Un Premio Letterario che viene dato a determinati libri. Le elenco alcuni nomi Colleghi che Lei conoscerà di sicuro, come la Giornalista Vittoriana Abate, Michele Cucuzza e l’Avv. Daniele Osnato, Adriana Pannitteri, Amedeo Goria, Giusy Amato(Attrice e Scrittrice), Chiara francini(Attrice e Scrittrice), Igor Nogarotto(Scrittore ed Ex Iene), Emanuela Del Zompo(Scrittrice e Giornalista),Gianni Ferrara Mazzucco(Responsabile Musiche Rai) e tanti altri. Invece quest’anno tra i Premiati per il Premio Letterario “Il libro dell’anno” 2023 alcuni confermati sono: Fabrizio Santori(Segretario Generale dell’Assemblea Capitolina e Scrittore nonché Dirigente Lega), Simona Baldassarre(Assessore alla Cultura e Medico), Alvaro Corigliano(Ortopedico e Responsabile Unità Operativa Scoliosi e Patologie Vertebrali Fondazione Don Gnocchi IRCCS-Firenze),John B. Crisci(Scrittore, Sceneggiatore ed Ex Direttore della UN World Food Programme’s Supply Chain Division-origine canadese), Ruggiero Capone(Giornalista RAi), Isabel Russinova(Attrice, Scrittrice e Conduttrice Televisiva),Antonio Zequila(Attore e Conduttore Televisivo), Renato Giordano(Regista,Scrittore, Attore, Musicista,Direttore del Teatro Storico Tordinona di Roma e Medico Endocrinologo), Francesco Sole(Conduttore Rai Tv. e Scrittore) Dr. Francesco Longobardi (Criminologo – Pres. Ass.ne MEDEA ODV) altri in attesa di conferma. Saranno nominati quest’anno come Soci Onorari per Area Cultura: Medici, Ambasciatori, Personaggi di alto profilo e alcune Eccellenze Italiane come Prof. Giulio Tarro.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Angelica Loredana Anton
Patrocini ottenuti:
Assessorato Cultura Roma Capitale, ENAC – Ente Nazionale Attività Culturali, CET – Centro Europeo Turismo e Cultura di Roma, Istituto per la Cultura Italiana, World Literary Forum for Peace and Human Rights (WLFPH), Centro Studi Parlamentari – Segr. Generale, UniFUNVIC UNESCO, BOOKS FOR PEACE, e in attesa: Camera dei Deputati e Ministero Cultura (iter avviati)