Francesco Miraglia è stato insignito del prestigioso Premio Athena d’Oro durante una cerimonia di alto valore culturale e professionale che si è svolta l’8 novembre presso la storica cornice di Palazzo Valentini a Roma, in una sala gremita e arricchita dalla presenza di illustri personalità del mondo della cultura e della professione. Questo riconoscimento, conferito dalla Fondazione Area Cultura ETS, si presenta come un omaggio non solo al talento, ma anche all’impegno di Miraglia, che da anni si distingue come professionista e scrittore impegnato nella difesa dei diritti e nella promozione di valori universali come la giustizia e la dignità umana.
Il Premio Athena d’Oro celebra quelle figure che, attraverso il proprio operato, hanno contribuito a plasmare positivamente il tessuto culturale e sociale del Paese. Miraglia, noto per la sua dedizione e per la sua integrità professionale, ha saputo affrontare questioni complesse, spesso legate alla sfera dei diritti umani e delle libertà fondamentali, con una visione chiara e un profondo senso di responsabilità. Nelle sue opere e nel suo lavoro come professionista, Miraglia ha sempre posto in primo piano la persona e il valore della giustizia, consapevole che ogni caso rappresenta non solo un episodio di vita, ma una possibilità di contribuire a una società più equa. Ricevere questo premio, ha dichiarato Miraglia, rappresenta per lui un riconoscimento che va oltre la dimensione personale: è un omaggio alla giustizia e a chi si impegna quotidianamente per difenderla, e un incoraggiamento a continuare su questo percorso per dare voce a chi spesso non ne ha.
Ad aprire la cerimonia è stato l’Onorevole Fabrizio Santori, Segretario Generale dell’Assemblea Capitolina, il quale ha evidenziato l’importanza di sostenere quelle figure come Miraglia, che rappresentano l’eccellenza italiana e che, con il proprio lavoro e la propria visione, contribuiscono a promuovere i valori del nostro Paese nel mondo. L’evento è stato organizzato dalla Fondazione Area Cultura ETS, presieduta dalla dottoressa Angelica Loredana Anton, che ha ribadito nel suo discorso come la cultura rappresenti l’essenza stessa della società e ha ringraziato tutti i premiati per il loro ruolo nel rafforzare e ampliare gli orizzonti culturali e sociali dell’Italia. Miraglia, con il suo operato, incarna appieno questi valori, mostrando come l’unione tra giustizia e cultura possa davvero essere la chiave per una società più coesa e giusta.
La Corte d’Appello annulla la sentenza di adottabilità
ROMA (24 ottobre 2024). Sentenza annullata: la tredicenne sinti potrà riavere la sua bimba, che le era stata tolta appena nata per essere dichiarata adottabile. La Corte di Appello di Roma ha accolto il ricorso presentato dalla famiglia della ragazzina, tramite l’avvocato Miraglia: nessuno era stato informato della dichiarazione di adottabilità della piccola e soprattutto alla giovane mamma non è stata offerta la possibilità – prevista per legge – di riconoscere la figlia, una volta raggiunti i 16 anni di età.
«Una bella vittoria – dichiara l’avvocato Miraglia, che annuncia –: abbiamo denunciato l’assistente sociale e il giudice relatore al tribunale di Perugia, auspicando che il gip li rinvii a giudizio, in quanto è ormai chiaro, e sancito anche dalla sentenza d’appello, che hanno palesemente violato la legge».
La vicenda risale al 2023, quando la giovane mamma tredicenne era ancora incinta della sua bambina. Gli assistenti sociali la spediscono a vivere in una casa famiglia fino al momento del parto, avvenuto a maggio, dopo il quale non le viene data la possibilità di stare con la figlioletta se non per una manciata di giorni. Con l’ inganno, fingendo di portarla a fare una visita di controllo, affidano la neonata a una famiglia. Nel frattempo, con una celerità inusuale – 28 giorni appena – il Tribunale per i Minorenni di Roma emana la sentenza di adottabilità della bambina, adducendo un presunto “stato di abbandono” della piccola.
In realtà la neo mamma ha attorno a sé l’intero nucleo familiare che la supporta, ma soprattutto accade qualcosa di contrario ad ogni principio legislativo: in pieno spregio della legge 184/83 alla mamma non viene concessa la possibilità di poter attendere i 16 anni per riconoscere la figlia. E per giunta a nessuno dei familiari è stato comunicato l’avvio del procedimento di adottabilità. La ragazza invece avrebbe dovuto mantenere la bimba con sé in seno alla sua famiglia, fino al compimento di 16 anni e poi diventarne madre a tutti gli effetti.
Sulla base di queste aperte violazioni della legge, all’udienza della Corte d’Appello, svoltasi lo scorso 17 settembre, i giudici hanno accolto il ricorso, dichiarando la nullità della sentenza di adottabilità del Tribunale per i Minorenni di Roma, confermando però il collocamento della bimba presso la famiglia affidataria, per non causarle dei traumi, fintantoché non si compia il processo di graduale avvicinamento della piccola alla madre naturale e possano stare finalmente insieme.
Questa vicenda solleva una questione ancora più ampia: il problema della giustizia non riguarda solo i grandi casi , ma anche le persone comuni, spesso appartenenti alle fasce più deboli della società. In questo caso specifico, i giudici e gli operatori coinvolti sembrano aver agito con una grave negligenza. Se ignoravano le norme, si tratta di una questione di incompetenza, ma se, al contrario, erano pienamente consapevoli delle leggi e hanno scelto deliberatamente di non applicarle, ci troviamo di fronte a un problema ancora più preoccupante. Questo atteggiamento potrebbe addirittura far pensare che tali violazioni siano avvenute perché la vicenda riguarda una famiglia Sinti? È un interrogativo scomodo, ma che merita di essere posto, perché il diritto deve essere uguale per tutti, indipendentemente dall’origine etnica o sociale.
Buonasera Gentilissimo Francesco Miraglia, sono Angelica Loredana Anton(Attrice, Scrittrice e Giornalista nonché Presidente, Fondatrice ed Ideatrice di Area Cultura, registrata come Rappresentante di interessi della Camera dei Deputati). Mi occupo di Cultura a 360 gradi e specialmente di Letteratura che sostengo molto, per cui organizzo Premi e Concorsi Letterari.
Prima di tutto mi complimento con Lei per la sua grande Professionalità.
Sarei felice ed onorata se Lei accettasse il Premio Area Cultura “Il libro dell’anno”2023 per il suo bellissimo Libro “L’avvocato dei bambini”. La Cerimonia di Premiazione sarà il 4 Novembre(di Sabato) alla Casa del Cinema a Villa Borghese nella Sala Cinecittà, ore 16:00. Un Premio Letterario che viene dato a determinati libri. Le elenco alcuni nomi Colleghi che Lei conoscerà di sicuro, come la Giornalista Vittoriana Abate, Michele Cucuzza e l’Avv. Daniele Osnato, Adriana Pannitteri, Amedeo Goria, Giusy Amato(Attrice e Scrittrice), Chiara francini(Attrice e Scrittrice), Igor Nogarotto(Scrittore ed Ex Iene), Emanuela Del Zompo(Scrittrice e Giornalista),Gianni Ferrara Mazzucco(Responsabile Musiche Rai) e tanti altri. Invece quest’anno tra i Premiati per il Premio Letterario “Il libro dell’anno” 2023 alcuni confermati sono: Fabrizio Santori(Segretario Generale dell’Assemblea Capitolina e Scrittore nonché Dirigente Lega), Simona Baldassarre(Assessore alla Cultura e Medico), Alvaro Corigliano(Ortopedico e Responsabile Unità Operativa Scoliosi e Patologie Vertebrali Fondazione Don Gnocchi IRCCS-Firenze),John B. Crisci(Scrittore, Sceneggiatore ed Ex Direttore della UN World Food Programme’s Supply Chain Division-origine canadese), Ruggiero Capone(Giornalista RAi), Isabel Russinova(Attrice, Scrittrice e Conduttrice Televisiva),Antonio Zequila(Attore e Conduttore Televisivo), Renato Giordano(Regista,Scrittore, Attore, Musicista,Direttore del Teatro Storico Tordinona di Roma e Medico Endocrinologo), Francesco Sole(Conduttore Rai Tv. e Scrittore) Dr. Francesco Longobardi (Criminologo – Pres. Ass.ne MEDEA ODV) altri in attesa di conferma. Saranno nominati quest’anno come Soci Onorari per Area Cultura: Medici, Ambasciatori, Personaggi di alto profilo e alcune Eccellenze Italiane come Prof. Giulio Tarro.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Angelica Loredana Anton
Patrocini ottenuti:
Assessorato Cultura Roma Capitale, ENAC – Ente Nazionale Attività Culturali, CET – Centro Europeo Turismo e Cultura di Roma, Istituto per la Cultura Italiana, World Literary Forum for Peace and Human Rights (WLFPH), Centro Studi Parlamentari – Segr. Generale, UniFUNVIC UNESCO, BOOKS FOR PEACE, e in attesa: Camera dei Deputati e Ministero Cultura (iter avviati)
ROMA (17 luglio 2023). L’avvocato Francesco Miraglia del Foro di Madrid ha ricevuto il prestigioso premio “Colosseo d’oro 5.0”. La cerimonia si è svolta questa mattina, sabato 15 luglio, al Cardinal hotel St. Peter di Roma.
Il senato accademico dell’Accademia Cicerone, che ha istituito il premio, ha consegnato all’avvocato Francesco Miraglia del Foro di Madrid il riconoscimento “in virtù dei meriti acquisiti, per i quali si distingue quale eccellenza sia in Italia che all’estero”.
Il premio rappresenta un prestigioso riconoscimento destinato a coloro che contribuiscono, sia in Italia che oltre i confini nazionali, allo sviluppo e alla diffusione dell’italianità in ogni settore culturale, sociale, imprenditoriale, e alle eccellenze amiche dell’Italia, con l’obiettivo principale di creare una cooperazione tra i popoli per lo sviluppo di un mondo migliore.
L’evento è patrocinato dall’Enac (Ente Nazionale Attività Culturali), da Area Cultura, dal Centro studi parlamentari, dell’I.c.i. (Istituto per la Cultura Italiana) e dal C.i.c.s. (Comitato Internazionale Cooperazione e Sviluppo).
«E’ un grande onore ricevere questo importante riconoscimento – dichiara Miraglia – per me che quotidianamente metto la mia professionalità a servizio della salvaguardia dei diritti dei bambini, in cause a volte anche scomode, senza timore di sfidare lobby potenti, perché il grido di aiuto dei bambini spesso non viene nemmeno udito da chi sarebbe invece chiamato a tutelare i loro interessi. Ho sempre avuto particolarmente a cuore, la collaborazione con i Paesi esteri proprio in difesa dei minori: ho avviato infatti negli anni scorsi delle proficue collaborazioni con le istituzioni e i cittadini dell’Ecuador e del Senegal, prendendo in carico alcuni casi nei quali dei minori stranieri erano stati allontanati dalle loro famiglie senza un valido motivo, ma unicamente per la mancata conoscenza delle leggi italiane oppure per quei giri d’affari organizzati sulla pelle dei bambini, di cui la vicenda Bibbiano è solo una punta dell’iceberg».
Il premio “Colosseo d’oro 5.0” è solo l’ultimo dei riconoscimenti assegnati all’avvocato Francesco Miraglia del Foro di Madrid. .
Ad aprile era stato premiato per l’impegno in difesa dei minori nel corso della cerimonia del “Premio Solidarietà Italiana 2023”, organizzato da C.i.c.s. (Comitato Internazionale Cooperazione Sviluppo). Mentre a marzo era stato invitato in qualità di relatore all’università “Agora” di Oradea, in Romania, a tenere una conferenza agli studenti della facoltà di Giurisprudenza.
A giugno è stato invitato quale ospite al grande ricevimento organizzato dall’Ambasciata svizzera per celebrare la Festa nazionale elvetica, come “personalità che si è elevato nella difesa dei diritti sociali degli indifesi”.
In questa direzione, oltre ai dieci libri scritti in questi anni, va anche un opuscolo dato recentemente alle stampe per diffondere la conoscenza delle leggi italiane: «Servizi sociali, affidi e genitorialità: qualcosa da chiarire», redatto dallo stesso Miraglia insieme all’associazione Peribimbi.it.