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"Invece di parlare, uscite a controllare le vostre comunità"

Dura replica dell’avvocato Miraglia agli amministratori del Comune di Verona
VERONA (20 Agosto 2019). «Ma l’assessore Stefano Bertacco ci fa o ci è?». Non gliele manda a dire stavolta l’avvocato Francesco Miraglia, che dal Comune di Verona si è sentito replicare che sta sollevando i casi di mala gestione degli affidi e delle comunità di accoglienza solo per farsi pubblicità, strumentalizzando a suo vantaggio difficili situazioni dei minori. «A  parte che sono anni che scendo in campo in prima persona proprio sollevando i casi ambigui o clamorosamente finti di affidi facili e adozioni mascherate, sempre e solo per il benessere dei bambini, oltre che per tutelare i loro genitori» prosegue l’avvocato Miraglia.  «Di certo non ho bisogno di pubblicità ed eticamente mai lo farei sulla pelle dei bambini. Detto questo, come si fa a scaricare sul Banco alimentare  la responsabilità del cibo avariato nella comunità “Mamma Bambino” a Verona, asserendo  poi che il cibo si possa tranquillamente consumare dopo 40 giorni dalla data di scadenza? Mi pare  che dal febbraio 2019 (data di scadenza di una confezione di sugo di pomodoro) siano ben passati questi 40 giorni! E come mai, se va tutto bene, ieri si sono presentati quattro ispettori a prelevare uno scatolone e mezzo di merce scaduta? Pare ci fosse anche la Guardia di Finanza fino a metà pomeriggio. E alla consigliera Maria Fiore Adami, che mi accusa di “uscire dal buio per un minuto di gloria” vorrei dire di uscire lei ogni tanto da Palazzo Barbieri e di andare a controllare le comunità dove il Comune di Verona spedisce i cittadini, visto che il cibo scade nelle dispense  e che lei immagino manco sappia dove sono parcheggiate le persone, come la madre di 4 figli alloggiata  a Marghera da mesi, ancora in attesa di provvedimenti, di aiuto concreto e di un percorso di reinserimento. Ma lo sa la consigliera Adami, che presiede la Commissione delle Politiche sociali, che questa donna e i suoi figli sono stati praticamente dimenticati e costretti a vivere tutti in una stanza, lontani da casa propria? Ecco, invece di attaccare chi fa emergere la verità, si adoperi per controllare le strutture e risolvere  i casi di competenza della commissione che lei presiede».