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Viterbo: anarchia nelle istituzioni

Sindaco, servizi sociali e tutore “stracciano” la sentenza del tribunale riguardo tre fratellini

VITERBO (13 Marzo 2023). C’è un tribunale che sentenzia e una serie di istituzioni pubbliche che invece di eseguire il provvedimento, agiscono in modo tutto diverso. A discapito della felicità di tre bambini e della sentenza di un Tribunale.

I genitori, rivoltisi all’avvocato Miraglia, sono ricorsi in Appello e hanno scritto al presidente del tribunale per i minorenni di Roma. In attesa dell’udienza prevista per maggio ci si interroga: ma in provincia di Viterbo le regole chi le fa?

I tre bambini hanno 12, 6 e 3 anni, abitano nel Viterbese e per alcune difficoltà familiari il Tribunale per i minorenni di Roma lo scorso aprile ha emesso un decreto di adottabilità, pur conservando la possibilità per i bimbi di continuare a vedere i genitori naturali, secondo un preciso calendario di incontri. Che però sono stati improvvisamente sospesi dai Servizi sociali. Il motivo? Non alterare l’equilibrio dei bambini e “capire meglio la situazione”. «Ma cosa c’è da capire? – sottolinea l’avvocato Miraglia –. I bambini sono affezionati ai genitori e un giudice ha stabilito che debbano continuare a frequentarsi. Non è che il vero “obiettivo” sia gettare le basi per rendere questi tre bambini “orfani di genitori vivi” attraverso la comp0leta inottemperanza di una sentenza?». Gli assistenti sociali avrebbero preso la decisione di sospendere gli incontri di comune accordo con il curatore dei bambini, la comunità in cui alloggiano e il sindaco del loro Comune di origine, dopo aver sentito il “giudice dell’adozione”, figura che nemmeno esiste dal punto di vista giuridico. Insomma, che si nasconde dietro a questa vicenda? Il proseguo è ancora più incredibile «Ci siamo rivolti allora al giudice tutelare – prosegue l’avvocato Miraglia – che tra i compiti ha di accertarsi che le sentenze vengano correttamente  rispettate. Ancora più incredibile è quanto è successo in udienza, una settimana fa,  davanti al Giudice Tutelare, lo stesso giudice  ha chiesto rivolgendosi al Sindaco e all’avv. del Tutore e dei servizi un appiglio per giustificare in mancato rispetto della sentenza del TM di Roma: ma che gli serve per agire? Deve solo limitarsi ad applicare la sentenza e ad assicurarsi che tutti la rispettino. “Non pensiate che io abbia paura di emettere un provvedimento” ci ha detto allora. E quindi cosa aspetta ad intervenire? Che i bambini si dimentichino dei genitori? Siamo all’anarchia totale!».

L’avvocato Miraglia ha scritto quindi al presidente del Tribunale per i minorenni, per appurare se effettivamente  se qualche Giudice ha autorizzato ad non rispettare il  provvedimento emesso della stessa autorità giudiziaria oppure se i servizi sociali nel caso hanno millantato una siffatta autorizzazione.

A questo punto penso che in entrambi i casi siamo difronte ad una gravità assoluta,  che merita attenzione da parte del Presidente del Tribunale per i minorenni ed eventualmente anche inviando gli atti alla Procura della Repubblica competente affinché si faccia chiarezza.

La famiglia ha intanto denunciato sindaco, assistenti sociali, curatori e responsabili della comunità per mancata ottemperanza ad un provvedimento di un giudice, abuso di ufficio e omissione di atti d’ufficio.

… ma tutto ciò a chi giova!!!

 

 

 

Viterbo: chiuse le indagini sulla vicenda delle due ragazze straniere, Angelina e Katya stuprate da 5 italiani

COMUNICATO STAMPA

 

Viterbo: chiuse le indagini sulla vicenda delle due ragazze straniere, Angelina e Katya stuprate da 5 italiani

 

Francesco Miraglia, nuovo avvocato di una delle ragazze incontra giovedì 23 maggio il vice console russo a Roma.
 
Un nuovo avvocato difenderà la giovane russa Angelina, oggi maggiorenne, che nel 2012, in provincia di Viterbo, insieme ad un’amica norvegese disse di essere stata violentata da un gruppo di ragazzi italiani. Si tratta di Francesco Miraglia, del Foro di Modena,  penalista, esperto in diritto di famiglia e minorile che andrà a sostituire il collega Andrea Emilio Falcetta del Foro di Roma. Una vicenda che aveva suscitato un grande scalpore non solo in Italia ma anche in Russia dove il caso è tutt’ora molto seguito.
Lo scorso 29 marzo – spiega l’avvocato Miraglia – il Pubblico Ministero, Fabrizio Tucci, ha chiuso le indagini che vedono coinvolte le due ragazze che all’epoca dei fatti erano entrambi minorenni. Vista la gravità e la delicatezza della situazione, il prossimo giovedì, 23 maggio, mi incontrerò con il vice console russo a Roma, Vyacheslav Pankov che sta seguendo con molta attenzione la vicenda e che si è messo a disposizione della ragazza e dei suoi familiari. Un atteggiamento che ho apprezzato molto e che spero sia seguito anche dal nostro Ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge. Mi auguro infatti che quest’ultimo prenda posizione in merito e convochi al più presto la giovane almeno per farle sentire la vicinanza dello Stato italiano, soprattutto in un momento così delicato per le donne, in cui si parla sempre più di violenza su di esse e di femminicidio”.
Una storia quella di Angelina e Katya (nome di fantasia) che aveva toccato profondamente anche gli abitanti della cittadina di Acquapendente da dove provengono quattro dei cinque ragazzi (uno risiede a Onano) accusati quindi di aver stuprato, la notte del 29 settembre 2012, in un bosco vicino a Montefiascone, le due giovani che erano da poco uscite dalla discoteca Theatrò, dove erano andate a divertirsi. Le due minorenni, invece di ritornare a casa con l’auto che avevano in precedenza affittato, avevano preferito chiedere l’autostop ed erano poi state caricate a bordo dell’autovettura di uno dei giovani.
Secondo la loro testimonianza, il gruppo di ragazzi avrebbero abusato di loro. Il giorno dopo lo stupro Angelina e Katya, si presentarono dai carabinieri per denunciare il fatto. Questi ultimi provvidero immediatamente a sequestrare i vestiti che entrambe indossavano quella notte e il computer della giovane russa per verificare se ci fosse stato uno scambio di messaggio tra lei e qualche appartenente del gruppo prima di uscire per andare a ballare. La vicenda comunque non è ancora chiara e si aspettano, nelle prossime settimane, nuovi svil