Un'incredibile storia di stalking.
Modena 27 novembre 2009
Con la presente comunicazione, sono ad informare l’opinione pubblica di Reggio Emilia, che in data 20 novembre u.s. ho ricevuto mandato come avvocato di fiducia dal sig. Rodolfo Marconi, già noto all’opinione pubblica reggiana per essere stato coinvolto in un’incredibile storia di stalking a carico della sua ex compagna.
Purtroppo, ad oggi queste accuse, ancora tutte da dimostrare da parte del P.M referente del caso M.R. Pantani, ha provocato gravissimi danni psicosociali al mio assistito.
Difatti, non solo il Sig. Marconi deve presentarsi il prossimo 16 dicembre avanti al Tribunale Penale di Reggio Emilia per rispondere delle accuse di Stalking da parte della sua ex compagna, ma ha dovuto subire anche alcuni giorni di arresto, in fase d’indagini.
Se è vero come è vero, che la dott.ssa Pantani risulta essere coordinatrice d’area in Procura nelle inchieste contro le donne è altrettanto vero che è, e rimane un Pubblico Ministero che deve esercitare l’azione penale compiendo indagini anche in favore dell’ indagato.
Sarebbe gravissimo, che un qualsivoglia magistrato per il solo fatto di essere responsabile di questo o quel tavolo partisse da un presupposto sbagliato nell’indagare.
La cosa più grave, tuttavia, è che il mio assistito in data 11 aprile 2009, subiva tra le altre cose il sequestro di molti documenti strettamente personali ma soprattutto subiva il sequestro della carta d’identità, della patente di guida e della carta di circolazione della sua vettura, e ad oggi non ancora restituiti, nonostante, a dire del mio assistito, varie richieste.
Ebbene, per dirla alla Di Pietro cosa ci azzecca il sequestro e il trattenimento di questi documenti con il capo di imputazione per stalking?
Come può vivere la quotidianità una persona senza questi documenti?
Ammesso e concesso che siamo di fronte ad un comportamento molesto ed assillante perché vengono trattenuti i citati documenti?
Come detto, non vorremmo pensare che per il solo fatto di essere responsabile di questo o quel tavolo si potesse pregiudicare quel diritto fondamentale, secondo il quale ogni cittadino è innocente fino a prova contraria, fino cioè al 3° grado di giudizio.
Avv. Francesco Miraglia
L’avvocato Miraglia di nuovo contro il PM Pantani
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